Titolo originale | The Second Best Exotic Marigold Hotel |
Anno | 2015 |
Genere | Commedia drammatica, |
Produzione | USA |
Durata | 122 minuti |
Regia di | John Madden |
Attori | Judi Dench, Maggie Smith, Bill Nighy, Dev Patel, Celia Imrie, Penelope Wilton Ronald Pickup, Tina Desai, Diana Hardcastle, Lillete Dubey, Tamsin Greig, Shazad Latif, David Strathairn, Richard Gere. |
Uscita | giovedì 30 aprile 2015 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,40 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 30 aprile 2015
Le vicende dell'hotel, tra l'imminente matrimonio di e il uso sogno di ingrandire l'attività con tutte le complicanza del caso. In Italia al Box Office Ritorno al Marigold Hotel ha incassato 964 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Sonny Kapoor e Muriel Donnelly, proprietari del Marigold Hotel, volano negli States per realizzare un sogno: aprire un secondo Marigold Hotel. Ma per i sogni servono fondi e una società americana disposta a investire. Rientrati in India e in attesa dell'ispettore, che arriverà in incognito a valutare la gestione alberghiera, Sonny e Muriel affrontano i marosi della loro esistenza. Sonny è un giovane uomo indiano a un passo dal matrimonio e sull'orlo di una crisi di nervi a causa di un rivale americano troppo interessato ai suoi 'affari', Muriel una vecchia signora inglese con pochi giorni davanti. A fare corona, un gruppo di vecchi amici decisi a resistere nella terza età e indecisi su come (e con chi) spendere la terza età. Una lunga notte bollywoodiana farà chiarezza.
Nella vita reale le persone âgée sembrano ossessionate dalla "gioventù eterna", quel bisogno (in)naturale di rimandare o di negare la vecchiaia, nel cinema diversamente si prende atto della terza età e si immaginano luoghi altri, e qualche volta esotici, in cui 'accomodarla'. Se gli americani la tuffavano in una piscina miracolosa (Cocoon) e i francesi in una vivace comune (E se vivessimo tutti insieme?), gli inglesi la trasferiscono addirittura nelle vecchie colonie indiane e dentro un albergo overbooked. Per questa ragione è necessario acquistarne un altro e girare un sequel.
Tre anni dopo Marigold Hotel, John Madden rimette mano alla regia e ritorna nel Rajasthan per raccontare le tribolazioni esistenziali e sentimentali di un gruppo di britannici in un interno. Perché le città indiane fungono soltanto da décor, fondali saturati di colori e charme esotico sui cui proseguire una storia e riconfermare un cast so british. Squadra vincente non si tocca allora ma si aggiorna con la presenza di Richard Gere, che entra nella hall del Marigold hotel e della terza età pieno di una quieta bellezza. Bellezza che toglie ancora il respiro, lo rende oggetto del desiderio delle clienti e innamora la madre del protagonista.
Come e più di Marigold Hotel, Ritorno al Marigold Hotel accumula clichés che convergono nel matrimonio bollywoodiano, che 'sposa' i giovani protagonisti e conferma gli anziani, vedovi o divorziati, nei loro sentimenti. Alternativa paradisiaca ai ricoveri occidentali, il Marigold hotel è il luogo ideale in cui spendere la propria avventura crepuscolare, morire, ricominciare o innamorarsi, consumati da amori platonici che quasi mai trovano un'espressione fisica. Gestito ancora una volta da Dave Patel, che sembra fare il verso al personaggio romantico interpretato per Danny Boyle (The Millionaire), il soggiorno nella commedia neocoloniale di Madden è reso piacevole dai pensieri arguti di Judi Dench, dai sentimenti farfuglianti di Bill Nighy e dall'umorismo pungente di Maggie Smith, che recita in un ruolo solitario contro la prospettiva di coppia dominante nel film. Nondimeno Ritorno al Marigold Hotel resta uno 'spettacolo' per turisti occidentali a cui vendere l'illusione di un'immersione in una cultura altra e la garanzia di ritornare a casa a sipario chiuso.
RITORNO AL MARIGOLD HOTEL disponibile in DVD o BluRay |
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Il primo film aveva la poesia, la delicatezza e la fraschezza che questo sequel ha completamente perso. Gli attori sono sempre validi, i colori e la fotografia richiamo la voglia di India. La storia è banale e scontata, troppo contrasto tra i giovani e la vecchia generazione. Banali i testi e la storia non regge. Speriamo che non facciano il terzo. Per chi non avesse visto il primo e non questo posso [...] Vai alla recensione »
Se volete passare un paio d’ore rilassate vi posso consigliare questo film, sequel dell’inaspettato successo del “MARIGOLD HOTEL”del 2012 di John Madden. Lo stesso gruppo di bravissimi attori che aveva scelto di passare l’età della pensione in India in questo improbabile albergo tenuto da Sonny (Dev Patel), un giovane indiano inattendibile.
In una giornata molto calda, quasi afosa, due cose possono dare sollievo: o rifugiarsi all'ombra e sorseggiare una bibita fresca oppure aprire il getto dell'acqua fredda e congelarsi la pelle fino a che il rimpianto dell'afa è così grande da non avvertirne più il fastidio. Ecco, Ritorno al Marigold Hotel può essere paragonato alla prima soluzione.
Il titolo italiano "Ritorno al Marigold Hotel" (ma anche quello originale inglese "The Second Best Exotic Marigold Hotel") fa già facilmente intuire che il film costituisce il sequel del primo, intitolato "Marigold Hotel" e che gli avvenimenti che accadono sono la più o meno diretta conseguenza di quelli precedentemente narrati.
Per tutti gli spettatori che si innamorarono del Marigold Hotel, di quel giovane ragazzo indiano e dei suoi anziani ospiti che decidono di trasformarsi da ospiti in ospitanti, il ritorno al Marigold è un dovere. I due proprietari hanno deciso di fare le cose in grande e volano negli States per trovare i finanziatori per aprire una nuova struttura.
Devo essere sincero, la storia e scarsina e forse un pò scontata, insomma non avvince come quella del primo film. L'attore Anglo-Indiano Devi Patel è bravissimo credo che avendo solo 25 anni possa fare una fulgida carriera. Judi Dench, Maggie Smith, Celia Imrie, Bill Nighy, Ronald Pickup, come tutta la scuola inglese con la loro bravura danno un valore aggiunto anche a un film che [...] Vai alla recensione »
Mi è quasi piaciuto di più del primo, lascia una scia esotica e profumata di speranza.
La bellezza innamora la madre del protagonista. chissà chi la abita
Ho dato una stella, quindi inequivocabilmente brutto!
Mai andare a verificare i miti , è un peccato mortale.