Anno | 2005 |
Genere | Azione |
Produzione | Giappone |
Durata | 119 minuti |
Regia di | Yojiro Takita |
Attori | Somegorô Ichikawa, Rie Miyazawa, Kanako Higuchi, Atsuro Watabe, Fumiyo Kohinata Takashi Naito, Mutsumi Fujita, Yukijiro Hotaru, Hanae Kan, Kazuo Kuwabara, Sarutoki Minagawa, Erika Sawajiri, Kumiko Tsuchiya, Tatsuo Yamada, Kôji Ohkura. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 17 dicembre 2012
Durante aspri conflitti tra samurai e demoni, in Giappone, si sviluppa la storia d'amore tra Izumo e Tabuki, una fanciulla stranamente legata ad Ashura, la regina dei demoni.
CONSIGLIATO SÌ
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Edo è il punto di incontro tra mondo degli uomini e mondo dei demoni. Questi ultimi, guidati dalla sacerdotessa Bizan, si diffondono sempre più in città, in attesa della reincarnazione della terribile regina dei demoni Ashura, la cui venuta implica la fine per la razza umana.
Yojiro Takita è regista noto per alternare produzioni di basso profilo, che a tutto farebbero pensare meno che a un autore, a opere più raffinate, come il geniale No More Comic Magazines! e l'acclamato Departures, vincitore di un Oscar e sorprendente successo anche in Italia. Ashura - La regina dei demoni si colloca in qualche modo a metà strada, percorrendo la via della trasposizione in chiave horror-fantasy, semi-seria e sufficientemente autoironica, di una pièce pensata per il teatro Kabuki; Yojiro riutilizza infatti l'origine del soggetto come spunto per calcare la mano sulla recitazione degli attori, giustificare la scenografia scarna delle scene in interni e gestire sottotrame che aggiungano valore al plot principale. L'uccisore di demoni pentito Izumo diviene così un attore Kabuki, una volta ritiratosi, e si rende protagonista di momenti al limite dello slapstick, che stemperano l'atmosfera goth-apocalittica di un fantasy cupo e sostanzialmente pessimista.
Nella visione di Yojiro Edo è una sorta di Babilonia infestata da demoni assetati di sangue umano e di Guardiani dei Demoni avidi e spietati quanto i demoni stessi. Lo scenario ideale per confondere Bene e Male, Eros e Thanatos e mescolare ruoli senza - almeno secondo l'impressione generale - prendersi mai troppo sul serio. Le bizzarrie che si susseguono, e che, in qualche modo, mirano all'imprevedibilità free-flow di Hong Kong e della premiata ditta Tsui Hark-Ching Siu-tung (Zu Warriors of the Magic Mountain, Storia di fantasmi cinesi), mantengono vivo l'interesse per le due ore di durata e regalano qualche momento memorabile: i ribaltamenti escheriani del castello all'ingiù di Ashura, il look eccessivo dei Guardiani dei Demoni, il brano di chiusura totalmente fuori contesto - My Funny Valentine nell'interpretazione di Sting - ma sorprendentemente azzeccato.
Ma è l'epilogo in generale che, attraverso il personaggio del romanziere (realmente esistito) Nanboku Tsuruya, osservatore interessato della vicenda e incarnazione dello storytelling, restituisce senso all'operazione di Yojiro e all'idea di mescolare realtà storica e fantasia in un picaresco e strampalato romance che, nonostante qualche difetto di troppo, svolge appieno il suo compito.
ASHURA - LA REGINA DEI DEMONI disponibile in DVD o BluRay |
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