Anno | 2012 |
Genere | Sperimentale |
Produzione | Germania |
Durata | 22 minuti |
Regia di | Carsten Aschmann |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 5 febbraio 2020
È nei luoghi dove l'acqua incontra l'architettura e la tecnologia che si crea un rapporto di amore-odio tra l'uomo e questa sostanza vitale.
CONSIGLIATO N.D.
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Uniti a suoni provenienti dalla storia del cinema, si vedono fiumi, argini, dighe, lavori di trattamento di acque reflue, barriere, zampilli e cascate. Apparentemente abbandonati e dimenticati, diventano i luoghi dove l'acqua incontra l'architettura e la tecnologia, che lavorano per lei, con lei e contro di lei. Si crea un dialogo tra acqua e uomo in cui l'uomo si arrende a essa, oppure sente il bisogno di piegarla alle proprie esigenze. L'acqua non lo lascia mai libero.
Nella sua composizione formale, questo cortometraggio si inserisce nel solco dei film-saggio. Affrontando il tema dell'importanza dell'acqua per la vita dell'uomo, il regista rinuncia a spiegazioni economiche, ecologiche o scientifiche, per attribuire al proprio lavoro la stessa sostanza liquida dell'oggetto trattato.