Anno | 2013 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 117 minuti |
Regia di | David Gordon Green |
Attori | Nicolas Cage, Tye Sheridan, Gary Poulter, Ronnie Gene Blevins, Heather Kafka Sue Rock, Adriene Mishler, Trevante Rhodes, Brenda Isaacs Booth, Anna Niemtschk, Aaron Spivey-Sorrells, Ulysses Lopez, Robert Johnson, Dana Freitag, Erin Elizabeth Reed, Spiral Jackson, John Daws, Brian Mays. |
Uscita | giovedì 16 ottobre 2014 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Movies Inspired |
MYmonetro | 3,04 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 gennaio 2015
Joe ha l'occasione di redimere i suoi peccati offrendo una chance a un ragazzo in cerca di lavoro. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, Al Box Office Usa Joe ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 345 mila dollari e 106 mila dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Gary Jones ha quindici anni e un padre alcolista che 'picchia duro'. Costretto a cambiare paese con la madre e la sorella per le intemperanze del genitore, il ragazzo arriva in una cittadina del Texas deciso a trovare lavoro e a proteggere la parte sana della sua famiglia. Assoldato da Joe Ransom, un uomo generoso coi deboli e aggressivo con gli arroganti, Gary trova pace e consiglio al suo fianco. Ex detenuto col vizio della birra e delle belle signore, Joe è noto alla polizia e inviso a un vecchio rivale che non smette di provocarlo rivelandone la natura collerica. Natura che sembra acquietarsi davanti allo sguardo azzurro e pulito di Gary, che non smette di provarci e di sognare un futuro migliore. Accomunati dallo stesso cuore, crescono insieme, tra abeti 'avvelenati' e dentro un pick-up. Ma il mondo fuori non smette di tormentarli e di chiedere loro il conto.
Trasposizione del romanzo omonimo di Larry Brown, Joe è la storia di una scoperta. La messa in scena di uno sguardo accecato molto tempo prima che impara di nuovo a vedere, lo sguardo di un 'padre' su un figlio ma pure, reciprocamente, lo sguardo di un figlio su un padre. Nell'America rurale, dove l'umanità sembra costretta a convivere con la sua parte peggiore, un uomo e un ragazzo si incontrano e camminano insieme verso la redenzione. Perché diversamente da Cronenberg (A History of Violence), David Gordon Green contempla la possibilità dell'innocenza e la possibilità di cancellare il proprio passato meritandosi una dannata seconda occasione. Nonostante un villain ottuso, un poliziotto ostinato e un altro indulgente, nonostante le forze incomprensibili e le pulsioni ancestrali, il protagonista di Nicolas Cage, che porta il suo passato nell'ardente perturbabilità del suo sguardo, prova a sedersi nella mensa del vivere 'civile' e a sperimentare una paternità simbolica. Partendo dalle proprie insufficienze, Joe non si offre a Gary come esempio ma come riflesso e riflessione consapevole dentro un paesaggio naturale sempre più selvaggio dove gli alberi, come i figli, vengono avvelenati e poi abbattuti. Feriti nel corpo e nell'anima, Joe e Gary hanno bisogno l'uno dell'altro e sono capaci di riconoscerlo e di riconoscersi, capaci di guardarsi e di trovare conforto nelle reciproche solitudini.
La vicenda di Joe, che si risveglia alla sua vera natura ogni qualvolta la minaccia entra in gioco, è frutto di una messa in scena che lavora su un passato sepolto senza mai fare ricorso all'uso didascalico del flashback e di un lavoro di attore dal volto fino a ieri inviolabile. Prossimo nel carattere al cattivo tenente di Herzog, Cage interpreta un personaggio incontinente che procede per la sua strada tra prostitute, neri, cani e reietti, scoprendo la primavera e la potenza salvifica dell'amore. Gordon Green, che frequenta con disinvoltura commedie e drammi indipendenti, realizza il suo soggetto nella maniera più lineare possibile, rivelandoci che il domani del mondo potrebbe in fondo non essere così oscuro. Trasparente metafora del sogno americano, Joe non si trasforma mai in un incubo, scartando all'ultimo momento l'atto d'accusa all'America e alla sua cultura della frontiera. Il senso più profondo della forza e della sopraffazione resta in superficie, soffocando l'inquietudine selvaggia incarnata da Nicolas Cage e Tye Sheridan e le dinamiche perverse prodotte dalla violenza. Violenza che si 'suicida' giù da un ponte, rigenerando un figlio e un padre (ideale) finalmente ritrovati nell'amore e nel lavoro che dà forma al mondo, che trasforma la materia, che realizza l'impresa e genera il futuro.
JOE disponibile in DVD o BluRay |
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Non capisco le recensioni negative. Davvero un bel film crudo. Non ho mai amato Nicolas Cage, ma in questo ruolo è supremo. I meriti vanno ammessi. Il film è un moderno dramma metaforico che ruota intorno alla vita drammatica di un ragazzo che cerca di riscattarsi e trova in Joe la propria via per il riscatto. In un'America violenta priva di legge, che ricorda molto un feudo sono le azioni a contare. [...] Vai alla recensione »
Joe è un rude texano dal passato burrascoso caratterizzato da alcool, tabacco e galera, con una "carriera" da galeotto iniziata per colpa di un poliziotto disattento. Fa il boscaiolo, uccide alberi deboli per conto di proprietari terrieri e un giorno si presenta al suo cospetto Gary, quindicenne in cerca di lavoro e di protezione da un padre violento che attua vessazioni di ogni tipo [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film Joe alla TV ed è un buon film. La trama: Joe ex pregiudicato è un piccolo imprenditore in una località ricca di boschi del sud degli USA, il lavoro per cui impiega operai consite nell'indebolire chimicamente gli alberi che poi verranno abbattuti dai boscaioli e sostituiti con alberi più robusti. Joe è un uomo solitario che vive chiuso in sè, [...] Vai alla recensione »
Davvero bello. Il realismo made in USA che coinvolge lo star system è un prodotto raro perciò da ricordare. Qui si parla di realismo crudo, alieno dalla spessa patina sentimentale e ammiccante che regna in quel settore e ricopre la realtà per renderla liscia e presentabile e quindi calamita di dollari. Ambientato nel sud degli USA, degna di nota è l'assenza delle [...] Vai alla recensione »
In un certo senso l'immagine degli alberi che vengono avvelenati per poter essere in seguito legalmente abbattuti perchè malati e quindi sostituiti con nuovi alberi migliori, potrebbe essere considerata la metafora di ciò che accade nel film. Joe infatti - e non solo lui - è un albero malato destinato a venire abbattuto per essere sostuito da qualcuno che non si volterà dall'altra parte quando la [...] Vai alla recensione »
Joe Ransom, un ex pregiudicato, si tiene a fatica fuori dai guai lavorando nei boschi avvelenando e tagliando alberi. Gary, un giovane disagiato con padre alcolista e violento, cerca da lui un posto di lavoro e fin da subito entra nelle sue grazie. I due cresceranno insieme in una sorte di legame padre/figlio, cercando di costruirsi una vita migliore, cosa resa assai difficile da conoscenze pericolose. Joe [...] Vai alla recensione »
Un giovane ragazzo alle prese con una madre sbandata e un padre violento e alcolizzato finisce per stringere amicizia con Joe un ex galeotto che capitana una squadra di operai. David Gordon Green ci regala uno spaccato di quell'America lontana dai riflettori e dalla vita frenetica delle grandi metropoli. Ci troviamo infatti in un paesino rurale che offre allo spettatore una serie di personaggi [...] Vai alla recensione »
Joe diretto da David Gordon Green , interpretato da Nicolas Cage e Tye Sheridan , un film drammatico con qualche sprazzo di thriller e azione , infatti Joe in alcune scene sembra un film alla Terrence Malick , ricorda molto infatti : rabbia giovane dello stesso Malick . Sembra un film sulla vita , sulla natura , sulla redenzione , sembra un film molto calmo ma poi ci sono improvvisamente esplosioni [...] Vai alla recensione »
un ritratto impietoso della provincia americana, a tratti molto realistico con scene crude, un universo di perdenti che vivono ai margini della società senza che esista un vero centro di attrazione. questo film si può associare ad altri già visti in questa stagione quali "il fuoco della vendetta" e "Mud". Nicolas Cage fa il suo e si dimostra adatto nel ruolo [...] Vai alla recensione »
Un regista di commedie che cerca il film 'serio'. Tutto ben confezionato, ma prevedibile. America di provincia, reietti, padri disgraziati e disgraziati che si improvvisano padri. Bildungsroman come tanti altri. Siamo in zona Frozen River, Un gelido inverno e Mud ( col quale condivide il piccolo protagonista ). Tutto già visto.
Crudo e schietto. I personaggi sono dei burberi americani arrabbiati con la vita stessa e sempre in cerca di rogne nate da un malessere interiore. Joe è uno di questi, che combatte giornalmente contro i propri demoni per stare alla larga dai guai, ma non mancano le situazioni in cui è facile perdere le staffe. L'incontro col giovane Gary, bisognoso di lavoro e maltratto da un padre [...] Vai alla recensione »
Romanzo difficile da trasporre in film perché fortemente psicologico.Una realtà americana marginale che espone i temi in forma poco apprezzabile in ambito eurpeo. Il risultato è essenzialmente noia.
E' un prodotto ben realizzato, con buone musiche, tra le altre cose. Parla di omosessualità in modo neanche troppo velato, oltre a una dose di varie tipologie di manie. Mi sento di dare due stelle perché non può essere un capolavoro, ma è certamente un film consigliato ad un pubblico maturo.
Prendere a colpi la corteccia degli alberi, avvelenarli e lasciarli morire; è questo che il protagonista Joe e la sua squadra fanno per vivere, ed è questo che avviente nella vita dei personaggi del film, abitanti di una città texana. Un film che manca fondamentalmente di buoni e cattivi. Certo, è facile prendere in simpatia Joe, che scopre il suo lato paterno e protettivo, [...] Vai alla recensione »
Dramma di un'America rurale dura e violenta, che ricorda titoli quali "Un gelido inverno" di Debra Granik. Un ritmo lento, un'atmosfera opprimente, personaggi che si trascinano dolenti scontando una vita che sembra senza futuro o redenzione, e un paesaggio essenziale, fatto di lavoratori neri, datori di lavoro bianchi, un bordello, uno spaccio, una stazione di polizia con prigione, [...] Vai alla recensione »
Ispirato a uno dei romanzi più noti di Larry Brown, Joe narra il percorso di redenzione del personaggio del titolo: un tipo rissoso e solitario, che si guadagna da vivere avvelenando gli alberi malati dei boschi, e accelerandone la morte, per conto di una compagnia di legname. Una pratica poco pulita, ma ai nostri occhi Joe è riscattato dal senso di responsabilità verso i compagni; e dall'impegno con [...] Vai alla recensione »
Irruento e violento con i prepotenti, Joe (Nicholas Cage) è dolce e generoso con gli indifesi. In particolare, con Gary (Tay Sheridan), che a 15 anni deve vedersela con il padre alcolizzato e con la povertà. Ambientato in Texas, tra miseria umana e umana solidarietà, il film di Green sta dalla parte degli "ultimi", con il buon sapore del cinema d'America di tanto tempo fa.
Poco dopo l'uscita italiana di Mud arriva un film che lo ricorda da vicino. Tratto da un romanzo di Larry Brown, narra l'incontro tra un ex-detenuto di nome Joe e il quindicenne Gary, in fuga da un padre alcolista violento e deciso a difendere la famiglia. Joe approda in un triste villaggio del Texas dove la comunicazione latita e la violenza è la misura di tutte le cose.
Ogni giorno la stessa storia per l'ex galeotto Joe (Cage): i disperati da portare nel bosco ad avvelenare gli alberi, il bordello per sollazzarsi, il bar per trangugiare la solitudine, il divano per addormentarsi guardando il meteo. Ma tanto basta, l'importante è non ricacciarsi nei guai, finché non arriva Gary (Sheridan), 15enne angariato da un padre balordo, ma desideroso di mettersi in tasca qualche [...] Vai alla recensione »
Cupo dramma agreste tra personaggi di sconsolato squallore. In Texas il taciturno ex galeotto Joe dirige una squadra di neri chiamata a radere al suolo un bosco. Quando sbuca il volenteroso quindicenne Gary, in cerca di lavoro per sé e per il padre, l'accoglie nel manipolo. Troverà un inatteso amico, ma anche tanti guai. Nicolas Cage, forse contagiato dall'impeccabile deb Tye Sheridan, è quasi bravo. [...] Vai alla recensione »
Mai azzardare previsioni su quello che faranno gli attori, specialmente i migliori. Il personaggio interpretato da Nicholas Cage nel potente dramma di David Gordon Green ha diversi tratti che sono diventati un marchio di fabbrica dell'attore: la fisicità minacciosa e la rabbia strisciante sotto una precaria capacità di controllarla. Eppure Cage ha tolto alla sua performance ogni eccesso.
Con "Joe" David Gordon Green (Venezia 2013) ci porta dentro il più mefitico Sud degli Usa (siamo nel Texas), con una storia che inizia tra i binari abbandonati, dove un giovane ragazzo (il bravissimo quasi 17enne Tye Sheridan) rimprovera il padre balordo, nullafacente e alcolizzato, che gli risponde picchiandolo. In un clima di angoscia codificata nel western, un adulto sbandato, ma ancorato a un [...] Vai alla recensione »