Titolo originale | Anomalisa |
Anno | 2015 |
Genere | Animazione, |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Charlie Kaufman, Duke Johnson |
Attori | Jennifer Jason Leigh, David Thewlis, Tom Noonan . |
Uscita | giovedì 25 febbraio 2016 |
Tag | Da vedere 2015 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,21 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 26 febbraio 2016
Charlie Kaufman, Oscar alla migliore sceneggiatura originale per Se mi lasci ti cancello, esordisce alla regia di un film d'animazione, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia con il Gran Premio della giuria. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Anomalisa ha incassato 38,6 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Michael Stone è marito e padre nonché noto autore del best seller "Come posso aiutarti ad aiutarli?" e si trova a Cincinnati per una conferenza. Michael prende alloggio all'hotel Fregoli e, dopo aver rivisto una donna con cui undici anni prima aveva avuto una relazione, incontra casualmente Lisa Hesselman la quale è arrivata in città con un'amica proprio per assistere alla sua conferenza. Tra i due si instaura un'immediata attrazione che potrebbe cambiare la vita di entrambi.
Charlie Kaufman una volta ha affermato: "l'abitudine per uno scrittore è quella di consegnare una sceneggiatura e poi sparire. Questo non fa per me". Dopo aver trovato registi che rispettavano questa sua volontà (Gondry e Jonze) Kaufman si era messo in proprio con Synecdoche, New York e ora, grazie a un crowdfunding, con questo nuovo film in cui non smette di sperimentare utilizzando un'animazione stop motion che, sin dalle prime inquadrature, ripropone l'ormai nota originalità dell'autore a cui, per l'occasione, si affianca Duke Johnson. Se ci si ferma però al plot di base si può ricavarne l'impressione della ennesima riproposizione della storia di due esistenze chiuse nella propria più o meno affollata solitudine che cercano insieme una possibile via d'uscita. Kaufman ce l'aveva già proposta con intensità in Se mi lasci ti cancello. Con lui però non è (e non poteva essere) così. Perché i pupazzi sono sin dall'inizio tali in quanto mostrano le giunture di maschere che lasciano intendere che, sotto di esse, ci sia un aspetto non umano. Ma, come accade spesso nei suoi lavori, è presente un ulteriore livello di lettura che abbisogna di specifici strumenti di decodifica. Lo spettatore infatti si chiede inizialmente perché tutti i personaggi, tranne Michael, abbiano la stessa voce maschile sia che si tratti di uomini che di donne. Quando poi entra in scena Lisa si può finalmente ascoltare l'unica voce femminile e a questo punto le ipotesi potrebbero essere molteplici andando dalla disumanizzazione di un mondo di pupazzi a quella della messa in rilievo dell'unicità del possibile 'vero amore'.
C'è però una risposta molto più aderente al film e anche più 'scientifica' anche se sottaciuta. Perché Michael Stone sceglie non casualmente il Fregoli Hotel. La storia del teatro ci ricorda come Leopoldo Fregoli sia stato un grande imitatore ma soprattutto un grandissimo trasformista sulle scene di tutto il mondo. Non tutti però sanno che al suo nome è legata una sindrome che definisce una malattia psichiatrica in cui il paziente si sente perseguitato da una singola persona la quale, secondo il suo delirio, assume le sembianze di coloro che lo circondano non abbandonandolo mai. Riletto in questa chiave il film assume tutta un'altra rilevanza e la colazione mattutina in hotel si rivela come un piccolo gioiello di scrittura in costante equilibrio tra ironia e tragedia.
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Siamo di fronte a qualcosa davvero di molto originale, una novità nel cinema d'animazione, non solo per la tecnica con cui è realizzato, una sorta di stop-motion speciale, ma anche e soprattutto per il racconto che si è deciso di narrare. La vicenda di Michael Stone, novello guru della produttività aziendale, e delle sue confusioni affettive, è quacosa di molto presente nel mondo in cui viviamo, qualcosa [...] Vai alla recensione »
Film a suo modo spiazzante, che riesce ad essere brutto e originale allo stesso tempo. Genialità? Forse. Sicuramente grande originalità e grande voglia di sperimentare. Siamo di fronte ad un film a pupazzi animati (animazione a passo uno), e fin dall'inizio lo spettatore si chiede: perché tutti i personaggi tranne il protagonista hanno la stessa voce e la stessa inflessione? [...] Vai alla recensione »
"Anomalisa" è un film d'animazione, nel senso che non è interpretato da esseri umani attori, ma non può essere definito come un cartone animato vero e proprio. Le figure, a cui danno la voce svariati attori (nella versione inglese originale Jennifer Jason Leigh, David Thewlis, ecc...) sono disegnate al computer con una tecnica altamente raffinata da sembrare dei reali individui, sebbene dotati di maschere, [...] Vai alla recensione »
Di fronte alla spiazzante originalità del film (ricercata in modo ossessivo sia nella tematica che nella tecnica di esecuzione) può essere altrettanto spiazzante una lettura semplice attraverso una domanda perfino banale : a chi è rivolto veramente il film ? A qualche strizzacervelli interessato a cimentarsi con un caso di scuola ? A qualche casa cinematografica che fino [...] Vai alla recensione »
Sconcertante, intenzionalmente sconcertante, nell'avere voluto affidare a "pupazzi", ai tecnici l'esatta definizione, a marionette l'espressione di sentimenti autenticamente umani, profondamente, quotidianamente umani, la falsità dei rapporti cui si fa finta di credere, il sogno di uno strappo, uno squarcio, che ci restituisca a noi stessi.
Sono del parere che certi film vadano valutati in base al genere, ai propositi commerciali e al pubblico di riferimento. Da una commedia musicale mi aspetto cose diverse rispetto a un film di supereroi, per questo secondo me il metro di giudizio va riadattato di volta in volta. Anomalisa non è uno di questi film. Parla un linguaggio che più personale non si può, eppure è universale.
Quindici anni fa Richard Linklater diresse un film abbastanza sottovalutato secondo chi scrive,"Waking Life",basandosi su un sogno del protagonista ove attori in carne ed ossa recitevano " ridotti"a disegni animati. Senza aver visto l'opera precedente di Kaufman "Syneddoche, New York", si potrebbe dire che le analogie con "Anomal [...] Vai alla recensione »
Uno stop motion che fa il verso a Kafka e a autori esistenzialisti del calibro di Albert Camus. Avevamo visto già Freud mischiato al fumetto con “Inside out” con risultati soddisfacenti e siamo a conoscenza del fatto che molti film di animazione siano divenuti quasi lo specchio più intimo e preciso del malessere e al tempo stesso della gioia di vivere della nostra società.
un cartoon film con una storia semplice e lineare. un uomo ,una ragazza, un hotel, dalla sera alla mattina seguente. qui la differenza la fanno i particolari, molto particolari. con duetre guizzi Kaufman mette a nudo noi e la nostra società (o almeno una buona parte). molti ,che lo capiranno, non vorranno aammettere a sè stessi che ci siamo ridotti cosi, o quasi, e quindi lo bolleranno [...] Vai alla recensione »
[NO SPOILER] Veramente un grande film diretto da Charlie Kaufman che già conosciamo per il premio oscar alla miglior sceneggiatura con "Eternal sunshine of the spotless mind", (uno dei miei film preferiti) tradotto malamente in italiano "se mi lasci ti cancello". Anomalisa è un film minimalista: non ci sono attori, ci sono solo personaggi animati e 3 doppiatori, [...] Vai alla recensione »
Secondo film diretto dallo sceneggiatore Kaufman,in collaboazione con Duke Johnson.Con una strabiliante animazione in stop motion(specialmente per quanto riguarda le espressioni dei protagonisti),il regista traspone una sua performance teatrale di 10 anni prima(poi diventata uno spettacolo con David Thwelis[che doppia Michael],Jennifer Jason Leigh[che doppia Lisa]e Tom Noonan[che doppia tutti i personaggi [...] Vai alla recensione »
Tecnicamente è superbo, con espressioni facciali di primo livello. Parla della omosessualità e relativo aspetto psichiatrico in modo pulito ed incisivo. Consigliato ad un pubblico maturo.
Mi sono addormentato. Un film morto! Attori noiosi, il vuoto nel nulla Ma vaff...
non mi è piaciuto. mi è sembrato che l'obiettivo del film fosse l'assurdità a tutti i costi. si può non vedere
La politica degli autori tende a identificare soprattutto i registi come tali. Dimenticando troppo spesso come il cinema sia un'arte corale, e come dietro le immagini ci sia, quasi sempre, prima di tutto un testo. Nella galassia di sceneggiatori che tra gli anni 90 e il nuovo millennio hanno "fecondato" il cinema e la narrazione televisiva Usa, Charlie Kaufman, classe 1958, è tra le rare eccezioni.
Rifiuta il ruolo di "fornitore di storie" o di semplice cesellatore di dialoghi, impone sin dalla prima esperienza importante (Essere John Malkovich, 1999) una sua presenza centrale, necessaria alla produzione fino alla fase del montaggio.
L'interesse per le storie non lineari, surreali, con al centro dilemmi esistenziali universali, ha fatto spesso parlare di un tocco personale, meglio di una "poetica", riconoscibile indipendentemente dalla mano dei registi con i quali ha lavorato, fossero pure di grosso calibro come Spike Jonze o Michel Gondry. Kaufman stesso teorizza una partecipazione estrema dello sceneggiatore al processo creativo del film.
Una prima avvertenza, fondamentale: non farlo vedere ai bambini. Chi potrebbe esservi tentato perché è un film d'animazione se ne guardi bene, ripiegando su coniglietti e orsi polari. In Anomalisa Charlie Kaufman ha iniettato non solo la paranoia di Se mi lasci ti cancello (che scrisse), ma anche l'umor nero dell'unico titolo da lui diretto prima d'ora, Synecdoche, New York, forse il film più pessimista [...] Vai alla recensione »
Lui si chiama Michael Stone, aspetto anonimo, fama mondiale, il suo libro è divenuto la Bibbia di tutti coloro in cerca di affermazione: How May I Help You Help Them ovvero come motivare i venditori di tutto il mondo, manager e precari, impiegati e team leader per incrementare le vendite del 100%. Ma cosa ci sarà nella sua testa, quale sarà il suo occhio sul mondo? Facce uguali, maschi e femmine, adulti [...] Vai alla recensione »
Siamo uomini o pupazzi? Pupazzi ovviamente. Con una maschera sulla faccia, vite tutte uguali e pensieri altrettanto. Perfino le voci che sente il protagonista, motivatore di professione ma segretamente demotivato, sono sempre la stessa voce. Grigia, maschile, impersonale. Finché una sera come tante, in un grande albergo uguale a tutti i grandi alberghi del mondo, al depresso Michael appare Lisa.
Chi è Anomalisa? Lisa Hesselman (Jennifer Jason Leigh, voce), team leader di un call center di Akron, Ohio. Bruttina stagionata, è al Fregoli Hotel di Cincinnati per sentire Michael Stone (David Thewlis, voce), scrittore e conferenziere di successo. Ma è lui a rimanere irretito da lei o, meglio, dalla sua voce, l'unica a distinguersi dal timbro indifferenziato con cui tutti, uomini e donne, gli si [...] Vai alla recensione »
Michael, motivatore di successo, si trova in albergo, in Ohio. Di notte, incontra Lisa, ragazza Bruttina, ma che lo sconvolgerà perché rispetto ad un mondo stereotipato sembra un'anomalia. Durerà? Che delusione totale questo cartone per adulti, incapace di uscire da una normale storia di solitudine. E pensare che doveva essere un film sorprendente visto che Kaufman lo aveva finanziato con il crowdfunding, [...] Vai alla recensione »
Nonostante sia in gara per l'Oscar al miglior cartone animato, Anomalisa (originariamente un dramma radiofonico) è un film rigorosamente riservato agli adulti, per via che ci introduce nel tipico, interiorizzato teatro esistenziale del suo autore, Charles Kaufman: acclamato sceneggiatore (Essere John Malkovich. Il ladro di orchidee) che a volte esaspera troppo i toni cervellotici, vedi il caso di Synecdoche [...] Vai alla recensione »