Anno | 2014 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Paolo Virzì |
Attori | Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio Giovanni Anzaldo, Matilde Gioli, Guglielmo Pinelli, Gigio Alberti, Bebo Storti, Vincent Nemeth, Pia Engleberth, Nicola Centonze. |
Uscita | giovedì 9 gennaio 2014 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 3,55 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 24 aprile 2020
Tra splendore e miseria, ritratto di una provincia del Nord Italia che offre un affresco beffardo dei giorni d'oggi. Il film ha ottenuto 8 candidature e vinto 6 Nastri d'Argento, 19 candidature e vinto 7 David di Donatello, In Italia al Box Office Il capitale umano ha incassato 5,7 milioni di euro .
Il capitale umano è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
In un paesotto della Brianza che finisce in "ate", eretto alle pendici di una collina una volta incredibilmente boscosa, un cameriere da catering neanche più giovane torna a casa a notte fonda con la sua bicicletta, chiuso tra il gelido freddo di una curva cieca e il sopravanzare spavaldo e sparato di un Suv che lo schiaccia lasciandolo agonizzante, vittima predestinata di un pirata anonimo. Il giorno dopo, la vita di due famiglie diversamente dislocate nella scala sociale brianzola viene toccata da questo evento notturno in un lento affiorare di indizi e dettagli che sembrano coinvolgere il rampollo di quella più ricca, assisa nella villa che sovrasta il paese, e la figlia dell'altra, piccolo borghese con aspirazioni di ribalta. Uno a uno sfilano i presunti protagonisti: il padre della giovane ragazza, un ingenuo stolto e credulone, titolare di un'agenzia immobiliare, pronto a giocarsi quello che non ha per entrare nel fondo fiduciario del magnate della zona al quale accede per un eccesso di fiducia e grazie all'entratura garantitagli dalla figlia, fidanzata con il giovane rampollo della ricca famiglia; il magnate, cinico e competitivo, perfetto prodotto brianzolo, forgiato con la tempra di chi ha abbattuto ettari di bosco per costruire quell'impero economico, inno del malcostume e del cattivo gusto: le moglie dell'uno e dell'altro, la prima psicologa tutta presa dalla sua missione e dall'imminente maternità, tardiva e sofferta, la seconda sposa tonta con il sogno del teatro, obnubilata dalla ricchezza e dal troppo avere: in ultimo i rispettivi figli, non più incolpevoli, mai più adolescenti, complici dell'orrore in questa "tragedia" balzachiana che della commedia ha solo i tipi.
Paolo Virzì fa un salto in avanti nel personale viaggio politico nell'Italia del suo presente, puntando finalmente la bussola verso il nord del Paese, trovando un cuore nero che non fa ridere proprio per niente. La goliardia toscana, il cinismo burlone romano (modi e luoghi che hanno caratterizzato la sua commedia) sono lontani, lontanissimi, senza quasi più alcun eco in queste lande brianzole, disegnate come fossero terre straniere abitate da genti aliene che comunicano in un linguaggio misterioso e duro. Virzì si fa suggestionare dal suo limite, un misto di gap culturale e sociale (un livornese in Brianza), che presto trasforma nella sua arma migliore, abbandonando il facile gigioneggiare nelle disgrazie del malcostume centroitaliano per addentrarsi nei meandri di un apologo potente e inaspettato.
Liberamente tratto dal thriller di Stephen Amidon, ambientato nel Conneticut, con l'aiuto di Francesco Piccolo e Francesco Bruni, Il capitale umano vanta un cast variamente composto su cui domina Fabrizio Bentivoglio che interpreta senza alcun timore il personaggio di Dino Ossola. Ecco, crediamo che questo tipo unico di "scemo" sia in assoluto una delle migliori descrizioni di un certo italiano contemporaneo, degno della migliore tradizione del cinema nostrano.
IL CAPITALE UMANO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | €12,99 | |||
€9,99 | - |
Virzì ha fatto centro, invito gli spettatori a non perdersi forse l'unico film italiano degno di attenzione in questo momento e lasciar perdere le critiche uscite sui giornali: la profndità dei temi è l'attualità si mescolano in un film intenso e ben diretto e recitato.
“Ci siamo giocati tutto, anche il futuro dei nostri figli... e adesso, finalmente, ci godiamo quello che ci spetta” Dino Ossola Colline della ricca provincia brianzola, non lontano da Milano. Notte della vigilia di Natale.
Il capitale umano di Paolo Virzì [Mentire] Inventare per fingere dunque mentire. È ciò che fanno tutti ne “Il capitale umano” (2013, regia di Paolo Virzì) e – con metodo - ingannano soprattutto se stessi. In una non detta località italiana (sarebbe Ornate, paese inventato ma collocabile nell’area lombarda, non precisamente briantea) [...] Vai alla recensione »
Paolo Virzi realizza con "Il capitale umano", probabilmente, il suo miglior film. Regista Entre les mures di fatto poliedrico nella rappresentazione del genere umano, passato dai personaggi positivi del "La prima cosa bella", altro film notevole, alla negatività assoluta di questi poveri cristi che hanno deciso di abdicare, coscientemente, alla volontà del grande fratello. [...] Vai alla recensione »
A me è piaciuto. Parla di un'Italia contemporanea e per certi versi molto vera. Se qualcuno si è risentito , mi chiedo...perchè? Non sono veri certi personaggi? Forse è proprio perchè c'è tanta verità che alcuni si sono offesi.....
IL CAPITALE UMANO di Paolo Virzì Questo bellissimo film parla di una vicenda di cronaca raccontata intrecciando le storie e i profili dei personaggi ,narrate passo passo fino a svelare la realtà dei fatti , sorprendendo lo spettatore per l’inaspettata conclusione affatto scontata. Con la stessa sequenza di movenze di un abile esperto del gioco del “cubo magico” [...] Vai alla recensione »
La pellicola ci mostra con nitore l’homo oeconomicus contemporaneo: un uomo mosso da impulsi economici, guidato dalla ratio del profitto, moralmente desertificato. Avidità, finanza ed economia dettano le leggi del suo comportamento, i sentimenti, la scelta delle amicizie e del consorte. Ci troviamo di fronte alla granitica rappresentazione di personaggi de-formati, [...] Vai alla recensione »
Sublime. Per sgombrare subito il campo dagli equivoci, non si tratta di “apparenze” come in “American Hustle”. Siamo decisamente fuori pista. Qui tutti i personaggi sono convinti di quello che fanno, eccetto le finzioni di cortesia, cui neanche noi alle volte possiamo sottrarci per non far del male a qualcuno. L’accento verosimilmente è stato posto in maniera divina sull’incapacità di un’intera [...] Vai alla recensione »
Con Il capitale umano, Virzì conferma di essere a suo agio anche quando esce dal genere della commedia che finora gli è stato più congeniale. Già nel 2008 con Tutta la vita davanti, in quel caso puntando anche sul grottesco, si era spinto a una critica piuttosto decisa di alcuni meccanismi perversi della società contemporanea, nello specifico la precarietà [...] Vai alla recensione »
Il cinema senza autori come Virzì sarebbe destinato ad inaridirsi definitivamente come fonte di analisi e di rappresentazione della società contemporanea. A "Il capitale umano" bisogna riconoscere prima di tutto il merito di sapere emozionare senza privare lo spettatore di stimoli critici. Operazione da sempre acrobatica quella di avere "la botte piena e la moglie ubriaca" che il regista affronta con [...] Vai alla recensione »
'Il capitale umano' è un film che parla di speculazione finanziaria, di corruzione, di volgarità morale, di prepotenza economica, di drammi sociali e familiari, di avidità, di facili arricchimenti, di subdoli ricatti, di degrado culturale,ecc. In sostanza parla dell'Italia attuale, con tutti i suoi difetti, il suo malcostume, i suoi vizi cronici.
Ricordo i film di Virzi' per la loro intensita' e forza nel far sentire emozioni e senza mezzi termini, Capitale Umano, invece e' spiazzante, il percorso e' opposto. Ambientato in Brianza,luogo popolato, secondo il regista, da truffatori e ipocriti. Il film si sviluppa in 4 capitoli, tra flashback e presente, e racconta le vicissitudini di 2 famiglie, gli Ossola e i Bernaschi, evidenziandone debolezze, [...] Vai alla recensione »
Anche se "Il capitale umano" è un titolo ottimo ed esauriente, credo che una seconda opzione sarebbe potuta benissimo essere "La Grande Bellezza", questa volta con cognizione di causa. La storia è questa: le persone si stanno massacrando giorno dopo giorno, non esiste più nessuna morale e rispetto verso l'altro essere umano, la finanza e l'economia [...] Vai alla recensione »
Tanto di cappello di fronte a questo film di Paolo Virzì (Tutti i santi giorni e La prima cosa bella) che ho trovato di una bellezza straordinaria, sotto molti punti di vista. Innanzi tutto nel raccontare la vita personale dei protagonisti e non soltanto i tre su cui si sofferma il regista. Raccontando la stessa storia vista da tre diversi punti di vista, infatti, si riesce a comprendere anche [...] Vai alla recensione »
Con il termine capitale umano, secondo il portale Wikipedia, si intende l'insieme di conoscenze, competenze, abilità, emozioni, acquisite durante la vita da un individuo e finalizzate al raggiungimento di obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi. Questo punto etico è la partenza di tutti i diversi o contrapposti spunti che emergono dalla visione di questo quasi capolavoro ideato dall'emblema [...] Vai alla recensione »
Dopo la sua Toscana e dopo Roma, Paolo Virzì si trasferisce in Brianza… culturalmente e paesaggisticamente l’antitesi della sua Livorno, Virzi sceglie l’hinterland milanese, in uno dei tanti paesi con l’immancabile desinenza in –ate, per portare sullo schermo l’omonimo romanzo statunitense di Stephen Amidon. Già da queste prime indicazioni, non possiamo che ammirare il coraggio del regista labronico, [...] Vai alla recensione »
Abituati male dai tanti (troppi) dozzinali film italiani realizzati negli ultimi anni, all’inizio del film, vedendo i movimenti di macchina e la fotografia, viene da chiedersi se il film sia americano, scandinavo, francese o di un'altra nazionalità. La produzione è italo-francese, ed il soggetto è liberamente ispirato all'omonimo romanzo americano di Amidon.
Dino Ossola è il titolare di un’agenzia immobiliare operante nell’entroterra milanese che comincia ad avvertire le prime scosse della crisi che travaglia il paese. Grazie all’amicizia della figlia con il figlio di un ricco faccendiere brianzolo, nell’ansia di salire la scala sociale, accetta improvvidamente la proposta di investire una rilevante (per lui) somma [...] Vai alla recensione »
Tutti i personaggi sono in qualche modo vittime ma tutt'altro che innocenti, e la suddivisione del film in capitoli al fine di farci vedere la storia da tutti punti di vista dei comprimari si mostra incalzante e gestita splendidamente. Questa pellicola trabocca marcio e vergogna da tutti i pori e alla fine lascia un'angoscia e uno strascico allucinanti, ti fa quasi vergognare di esistere.
Bellissimo film, attori straordinari calati splendidamente nella parte diretti da un ispiratissimo Virzi , film strutturalmente perfetto ambientazione straordinaria sceneggiatura perfetta ,ottimo il racconto della storia attraverso le tre dimensioni umane nei singoli personaggi nelle quali emerge tutta l’arroganza del potere finanziario attraverso le varie falsità che occorrono per generare soldi [...] Vai alla recensione »
Prova di maturità di Paolo Virzì, che in questo film dipinge a tratti forti il malcostume di una certa aristocrazia cinica e senza scrupoli, che, approfittando degli ingenui di turno e del proprio lussuosissimo tenore di vita, si arricchisce truffando e deprededando il prossimo e puntando con derivate sul fallimento dei governi.
Dino Ossola (Fabrizio Bentivoglio) è un agente immobiliare e, come tale, non è uno sprovveduto in fatto di facili guadagni. Eppure il sogno di fare la grande svolta, grazie a una partita di tennis in doppio con Giovanni Bernaschi (Fabrizio Gifuni), danaroso speculatore, e al fatto che sua figlia Serena (Matilde Gioli) amoreggia con il figlio di Giovanni, lo fa abboccare ad un [...] Vai alla recensione »
C’è una Brianza ricca, agiata, fatta di borghesi impomatati,arrivisti e imbroglioni. C’è ne è un'altra di eterni illusi, quelli che credono ancora nella stangata, nella rivalsa sociale attraverso investimenti azzardati alla ricerca dell’agiatezza morale ed economica a lungo bramata. C’e una Brianza in cui non filtra la luce che rimane imprigionata, intrappola [...] Vai alla recensione »
A quattro anni dall'uscita del capolavoro "La Prima Cosa Bella", e ad un anno dallo stupendo "Tutti i Santi Giorni"; Virzì torna dietro la macchina da presa per creare una pellicola che stupisce dall'inizio alla fine. L'alta borghesia milanese fa da protagonista in un film dove niente è come in realtà appare. I personaggi, per la maggior parte del film molto misteriosi, vengono ben dipinti dal regista, [...] Vai alla recensione »
Un altoborghese rampante in finanza. La moglie frustrata che aspirerebbe al teatro. Il figlio inconcludente e viziato. E poi un immobiliarista untuoso e trafficone, la moglie psicologa che non afferra nulla di ciò che le sta intorno, la figliastra che frequenta i ricchi, ma è attratta da altro... Sullo sfondo il paesaggio brianzolo, cuore nero del profondo Nord, dove tutti ballano al [...] Vai alla recensione »
Il Capitale umano è un film ben girato, ben scritto e soprattutto ben recitato. Virzì si imbatte in una sorta di noir e allo stesso tempo un film che ritrae molto bene la società moderna. In particolare si sofferma su uno spaccato di società, quella del ceto ricco dell’alta finanza. Ma non si ferma qui, perché anche chi non ne fa parte, aspira a quel tipo di [...] Vai alla recensione »
Dichiaro subito una sorta di conflitto di interessi: amo il cinema di Virzì e lo ritengo uno dei migliori registi italiani. Meglio avvisare subito quando si parte prevenuti: ritengo sia una base di onestà intellettuale, anche quando l'essere prevenuti è, al contrario, in senso negativo e porta a criticare l'ultimo film per la rappresentazione della Brianza.
Film tratto dall'omonimo thriller di Stephen Amidon in cui viene rappresentato uno spaccato della società contemporanea del Nord Italia, e precisamente una poco definita località della Brianza, attraverso il racconto di una vicenda che coinvolge gli esponenti di tre famiglie distinte. La storia ruota tutta intorno all' incidente in cui incorre a notte fonda un uomo in bicicletta [...] Vai alla recensione »
E' solo una forma di incontenibile pudore a trattenere il pubblico dall'applauso, quando lo splendido film di Paolo Virzì si conclude con le tre parole che gli danno il titolo "Il capitale umano". E' il valore che le compagnie assicurative attribuiscono al risarcimento da destinare ai congiunti del defunto, in base alle sue potenzialità lavorative, alla sua età [...] Vai alla recensione »
Tratto dall’omonimo romanzo di Stephen Amidon,il capitale umano di Virzì è un film che un cinefilo deve vedere. L’avidità di Dino,uno dei protagonisti di uno degli episodi che compongono il film,interpretato benissimo da Bentivoglio,è il sintomo di un qualcosa di fortemente radicato nella nostra società,il desiderio di rivalsa.
Dato che questo film è nel gruppo dei candidati all’Oscar 2015 come miglior film straniero, il mondo potrebbe dire dell’Italia e degli italiani che siamo molto malmessi, coi valori negativi attribuibili alle nostre vite (quelli della nostra economia ne sono conseguenza). Sarebbe un altro film che mette in luce i nostri peggiori difetti, come l’Oscar di quest’anno, [...] Vai alla recensione »
Paolo Virzì soprende in questo film. Dimenticatevi lo stile a cui ci ha abituato che in questo film ha totalmente cambiato. All'inizio può sembrare un classico film italiano di oggi che parla di crisi familiare e di crisi economica che il nostro paese sta vivendo ma improvvisamente si trasforma in un thriller con un incedere alla tarantino di pulp fiction e jackie brown, cioè con un film non lineare [...] Vai alla recensione »
La storia ruota attorno ad un incidente d'auto di cui rimane vittima un povero ciclista di ritorno dal suo turno di lavoro come cameriere in una cena di gala studentesca e nel quale sono coinvolti, a vario titolo, i personaggi della vicenda narrata: l'agente immobiliare Dino Ossola, separato dalla moglie e con la nuova compagna incinta, decide incautamente di investire in un rischioso fondo [...] Vai alla recensione »
Si sarebbe potuto iniziare dalla fine del film, con la definizione di "capitale umano" dal punto di vista economico. Così, dal concetto freddo e accademico, si evince una società altrettanto cinica, egoista, e furba, tanto da approfittare immediatamente di quelli che per pura umanità provano un senso di pietà o semplicemente "scoprono il fianco".
Eh sì,straziante,sconvolgente e senza speranza,sono queste le giuste parole per definire il messaggio che Il Capitale Umano vuole mandare allo spettatore e credetemi se vi dico che ci è riuscito in pieno.Il Capitale Umano è un film clamoroso,che ti si insinua nella mente e non ti molla più. innanzitutto la regia di Virzì è veramente notevole,è una regia briosa costutuita da piani sequenza e movimenti [...] Vai alla recensione »
C'è qualcosa nei film di Paolo Virzì che mi fa impazzire, anche se devo ancora individuarne la natura con precisione. E questo, “Il capitale umano”, questo è il suo capolavoro. Con questa vicenda tratta liberamente dal romanzo di Stephen Amidon, il regista mette in mostra anche con una sottile ironia degli stereotipi tipici della società, oserei aggiungere [...] Vai alla recensione »
In "la prima cosa bella" Virzi mi aveva fatto piangere di commozione, dando risalto alla parte bella della nostra anima. Ne "Il capitale umano" Virzi mi ha fatto incupire dando spazio alla parte meno bella della nostra anima. Non per questo sono uscito meno contento dalla sala. Il capitale umano di cui si parla nel film ha un'accezione negativa nella sua triste e cinica realtà [...] Vai alla recensione »
Una vigilia di Natale come non ti aspetti: non ostante i fatti drammatici si coglie anche un pizzico d’atmosfera. La direzione del film è stata estremamente attenta al concatenersi degli eventi e accurata nei dettagli: sono cose che mi hanno sorpreso molto; eppoi quanto mestiere nella scelta del cast. Virzì ha fatto un signor lavoro: complimenti.
Tornatore ha lasciato la chiassosa, stentorea e coloratissima Sicilia per addentrarsi in una indefinita Mitteleuropa, creando il capolavoro che ben conosciamo. Inaspettamente anche Virzì ha operato la medesima scelta, ottenendo quasi gli stessi risultati. Lasciato lo spirito burlone e ridanciano della Toscana, anche Virzì si volge a nord, pur non stravolgendo il [...] Vai alla recensione »
Siamo alla solita domanda:"Il denaro, o meglio la ricchezza danno la felicità?" Molti invidiano i ricchi però non si rendono conto che per rimanere tali debbono continuamente pensare agli affari, a scapito anche di lasciare la moglie ad annoiarsi! Questa,stanca di comprare articoli di lusso, e di annoiarsi, finisce col cornificare il marito! Il figlio è un alcolizzato [...] Vai alla recensione »
IL CAPITALE UMANO (IT, 2014) diretto da PAOLO VIRZì. Interpretato da FABRIZIO BENTIVOGLIO, VALERIA BRUNI TEDESCHI, FABRIZIO GIFUNI, VALERIA GOLINO, LUIGI LO CASCIO, MATILDE GIOLI, BEBO STORTI, GIGIO ALBERTI Filo conduttore della vicenda è la tragica agonia del cameriere di un catering: pedalando in una notte d’inverno, vicino alle feste natalizie, l’uomo viene [...] Vai alla recensione »
Bel film , e' sempre un piacere accorgersi che il cinema italiano non e' solo polpettoni pseudosociali con sottofondo di sinistra,naturalmente finanziati coi nostri soldini. Ma qua c'e' una buona storia ,egregiamente diretta con buoni colpi di scena e una discreta vena di giallo. Ottimi poi tutti gli interpreti, a partire da una superlativa interpretazione del Fabrizio Giffuni (bravo,bravo [...] Vai alla recensione »
Ma storie come quella descritta nel "Capitale Umano" di Virzì accadono continuamente sotto i nostri occhi ignari e, spesso, colpevoli. L'affresco impietoso e scarno di una società di arricchiti e arrivisti con le loro debolezze e i loro sogni fa da assoluto protagonista in questo film, magistralmente diretto, che attraverso una macchina da presa costruisce e demolisce ogni [...] Vai alla recensione »
Difficilmente guardo con piacere un film italiano o spesso non mi convincono mai fino in fondo. Manca sempre qualcosa: agli attori, alla sceneggiatura, alla storia. Il Capitale Umano invece mi ha completamente convinta su tutto. Non c'è niente che non vada in questo film, la storia è potente, reale, è lo specchio perfetto della nostra società triste, avara, cinica, dove [...] Vai alla recensione »
Ti ritrovi in Brianza, nelle ville extralusso dei milanesi bene, con il loro accento strafottente prima che fastidioso. E ti trovi davanti un film di quelli che graffiano, che lasciano il segno non solo per la storia che raccontano ma soprattutto per come la raccontano. Per ricostruire chi e come ha investito un ignaro e innocente ciclista, Virzì compone un film a quattro tempi, con tre protagonist [...] Vai alla recensione »
Il capitale umano è un film diverso dai fiolm che Virzì normalmente ci propone. Ha una struttura narrativa particolare ed inconsueta, dove gli avvenimenti che si svolgono nell'arco di sei mesi sono narrati in 4 capitoli visti ogni volta dalla prospettiva di alcuni dei personaggi dei film e ripartendo ogni volta dall'inizio.
Un capolavoro, un intuizione coltivata ed attentamente valorizzata. L'intuizione sta nel decidere di spiegare la malattia della società italiana di oggi mettendo sotto i riflettori il sintomo maggiore: la solitudine. L'intuizione è quindi valorizzata con una raffinata regia dei tempi, delle inquadrature ed alcuni stratagemmi: la maggior parte degli incontri avvengono [...] Vai alla recensione »
con queste recensione tutte positive mi trovo a disagio fare critica. Io non sono un critico ma ho visto molti film e mi sono fatto una idea di cosa deve essere un film.... prima premetto che questo è un film che cavalca la situazione sociale e politica che stiamo vivendo... come lo faccia ..lo fà male e con poca professionalità, bisognerebbe prima spiegare quale la differenza [...] Vai alla recensione »
Un film convincente come pochi, “Il capitale umano” è genuino e non fa sconti, mostrando una realtà di ricchezza e lusso. Il plot è liberamente ispirato al romanzo omonimo di Stephen Amidon che il regista livornese Paolo Virzì ha adattato e ambientato in Brianza. La storia è divisa in vari capitoli, analizzata da differenti prospettive, un po’ alla [...] Vai alla recensione »
Un benmisurato commento a una certa parte della società odierna. Personaggi ben tagliati e ottime recitazioni. Su tutte quelle di Valeria Bruni Tedeschi e di Fabrizio Bentivoglio, ben assecondati da tutto il cast. Il film non ha pause e poteva essere girato in bianco e nero tanto é essenziale. Ben calibrati i tipi antropologici. Persino le auto sono commisurate agli aspetti fisiognomici [...] Vai alla recensione »
Uno dei motivi (non pochissimi, ultimamente) per i quali si prova disgusto per il sistema-Italia è la pessima abitudine di commentare e attaccare i film senza averli visti. Le polemiche leghiste su Il capitale umano, il nuovo lavoro di Paolo Virzì accusato di «insultare i brianzoli», non sono solo pretestuose: sono profondamente scorrette. Il sospetto che si usi un film importante come pretesto per [...] Vai alla recensione »
Con Il capitale umano Paolo Virzì ha cambiato passo. È andato in Brianza a raccontare com'è cambiata l'Italia, lo ha fatto come se partisse per l'Alaska. Ha messo in valigia i suoi attrezzi da sarto di storie e come un esploratore si è addentrato di soppiatto nella terra dei ricchi. Di quelli che "hanno scommesso sulla rovina del nostro paese, e hanno vinto".
Può ancora servire a qualcosa la critica? Se ci fosse speranza, non perdetevi «Il capitale umano», un grande film italiano dal respiro universale che non ha bisogno della consueta slavina di aggettivi promozionali. L'unico problema dell'opus n°11 di Paolo Virzì è quello di farci pensare al fatidico Gulliver: un gigante imbracato con mille lacci e lacciuoli dai formicolanti lillipuziani decisi a capire [...] Vai alla recensione »
L'anno comincia con un evento felice per il cinema italiano, il nuovo film, "Il capitale umano" che un autore come Paolo Virzì si è scritto insieme con i suoi due fidi sceneggiatori, Francesco Bruni e Francesco Piccolo, già coronati da molti successi, e con la partecipazione di alcuni fra i più noti e validi interpreti del nostro cinema, da Valeria Bruni Tedeschi, a Fabrizio Gifuni, a Fabrizio Bentivoglio, [...] Vai alla recensione »
È interessante il lavoro di riscrittura compiuto da Paolo Virzì e i suoi co-sceneggiatori Francesco Bruni e Francesco Piccolo sull'omonimo romanzo di Stephen Amidon, cui si ispira il film Il Capitale umano. Non è tanto questione di aver trasportato l'azione dal Nord-Est Usa all'Italia, in una innominata cittadina della Brianza prealpina, cuore dell'opulento nordovest.
Crudele dramma socialfamiliare di Paolo Virzì, cui riesce bene il trapianto in Brianza di un romanzo ambientato in Connecticut. Protagonisti il viscido arrivista Fabrizio Bentivoglio e il cinico squalo Fabrizio Gifuni. Con rispettive compagne, la dolce psicologa Valeria Golino e l'infelice ex attrice Valeria Bruni Tedeschi, e figli. Il film, che si arrotola secondo quattro diversi punti di vista, non [...] Vai alla recensione »
Paolo Virzì con il suo ultimo lavoro "Il capitale umano" inaugura con successo il 2014 cinematografico italiano. Noir thriller di caratura internazionale, che fa leva sull'avvincente storia tratta dall'omonimo romanzo di Stephen Amidon, "Il capitale umano" è una pellicola suddivisa in quattro capitoli, ciascun capitolo è il punto di vista di un protagonista.
La svolta drammatica, seppur parziale, di Il capitale umano, è indicativa. Virzì cambia coraggiosamente passo e luoghi, atterra in Brianza osservandola come un marziano, come un luogo ostile e gelido. La trasferta al Nord serve anche ad accentuare questo senso di spaesamento, da estraneo nel proprio Paese (forse un film del genere Virzì non avrebbe mai potuto girarlo, non diciamo a Livorno, ma nemmeno [...] Vai alla recensione »
Nel 1943 Luchino Visconti portò in Italia Il postino suona sempre due volte di James M. Cain ambientandolo fra la Bassa Padana e Ancona. Ne uscì Ossessione, non solo un capolavoro ma un film che spalancava nuove strade. Settant'anni dopo Paolo Virzì (con Francesco Bruni e Francesco Piccolo co-sceneggiatori) prende un romanzo di Stephen Amidon e lo porta dal Connecticut alla Brianza.
Il film più cupo di Paolo Virzì non è troppo cupo, il suo film più cattivo non è troppo cattivo, nonostante il finale amaro faccia emergere che i veri cattivi (la borghesia) si salvano sempre e quelli accidentali (il ragazzo disadattato del popolo), pur non esenti da colpe, qualcosa almeno la pagano. Ma sarebbe azzardato definire "Il capitale umano" un film politico, considerando anche come l'unica [...] Vai alla recensione »
La Brianza è stata vendicata. Il cinema ancora no (e intanto sarebbe interessante calcolare a quanto ammonta, in volgarissimi euro, la pubblicità scatenata da dichiarazioni, interviste, battibecchi, apparizioni televisive che hanno promosso un film non propriamente riuscito a visione obbligatoria per chi ha a cuore le sorti del paese devastato dal berlusconismo).