M.A.R.C.O.

In una cittadina di provincia scorrono le vite parallele di due fratelli diversi eppure intimamente legati. Mentre il rapporto tra i loro genitori si logora, il diciannovenne Marco, esuberante e desideroso di indipendenza, e il diciassettenne Tommaso, più riflessivo e versato per la scrittura, affronteranno ciascuno a suo modo il dolore di un'esistenza annichilita da quel mondo degli stupefacenti che quasi per caso assorbe il fratello maggiore sotto lo sguardo impotente del più giovane e dei suoi amici di sempre.
Frutto del progetto Cine-Scuola 2009, ideato e condotto da Alexander Cimini, l'indipendente M.a.r.co. è realizzato grazie al contributo di alcuni studenti di istituti superiori di Forlì e Faenza impegnati nelle varie fasi della lavorazione fino alla recitazione. Con poche migliaia di euro a disposizione, l'eterogenea squadra composta da professionisti e non professionisti ha ottenuto un prodotto dignitoso, dotato di un ritmo senza eccezionali cadute di tono in cui le buone idee riescono - in alcuni momenti - ad aggirare i limiti imposti dal budget. Una delle qualità più evidenti di questo lavoro è, infatti, la dinamica di una progressione narrativa ingolfata solo dalla volontà di voler toccare troppi e troppo alti argomenti: al di là delle problematiche legate alla droga e alla malavita organizzata, trattate con ferma partecipazione e competenza, il film vorrebbe dire la sua anche sull'emarginazione degli anziani, sulla distanza tra genitori e figli e, più in generale, sulle difficoltà dell'apprendistato alla vita adulta da parte di un gruppo di ragazzi ognuno con le proprie (e forse troppo smaccate) peculiarità. Pur con l'obiettivo di mostrare il baratro causato dall'assunzione degli stupefacenti agli spettatori in età "a rischio", questa pellicola indie evita il peso del racconto didattico in favore di una storia magari non originalissima, ma di decisa presa sulla contemporaneità, da cui emerge inoltre un buon uso dei mezzi cinematografici: si pensi alla padronanza nel gestire una struttura a flashback che porta ad una conclusione in cui a mescolarsi sono diverse e contrastanti emozioni. Oltre ad aver curato la produzione, il regista forlivese Alexander Cimini è autore della colonna sonora e del preciso montaggio. Vincitore del primo premio al Rome Independent Film Festival 2011 e del riconoscimento assegnato dalla giuria dei giovani al Valdarno Cinema Fedic. Ivano Marescotti interpreta il ruolo dello psicologo di Tommaso. 

Attraverso un apparente disordine narrativo di flash-back e flash-forward il film racconta l'irrequieto percorso di due fratelli, Marco e Filippo. Pur avendo un carattere molto diverso, il loro legame è piuttosto forte. Il primo è estroverso, ambizioso, ha 19 anni e frequenta l'università, ma si trova improvvisamente coinvolto in una situazione criminosa che lentamente gli sfugge di mano. Il secondo, 17 anni è sensibile, introverso e ama scrivere brevi racconti che poi legge agli amici nei week-end che passano insieme nella loro casa di campagna. Il loro è un gruppo di amici affiatato e dai gusti semplici. Marco conosce casualmente Christian, un giovane elegante, che dietro all'apparenza da uomo d'affari gestisce un'organizzazione criminale legata alla droga. Grazie a Christian Marco fa la conoscenza di Marta che diventerà la sua ragazza e da quel momento la vita di Marco cambierà... fino ad allontanarsi dai veri affetti e perdere il controllo di tutto.