La mer à l'aube

Film 2011 | Storico 90 min.

Regia di Volker Schlöndorff. Un film con Léo-Paul Salmain, Marc Barbé, Ulrich Matthes, Thomas Arnold, Patricia Dagmey. Cast completo Titolo originale: La mer à l'aube. Genere Storico - Francia, Germania, 2011, durata 90 minuti. - MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 settembre 2012

Un film storico (presentato nella sezione Panorama alla Berlinale 2012), ambientato in Francia durante il regime nazista degli Anni Trenta. Il film è stato premiato a Biarritz, Il film è stato premiato a Luchon, ha ottenuto 2 candidature a Monte-Carlo,

Consigliato sì!
3,00/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Un film rigoroso che trae spunto da una storia vera per interrogarsi, con partecipazione, sulle contraddizioni della guerra.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

20 ottobre 1941, nella Francia occupata dai nazisti tre giovani resistenti uccidono il comandante Hotz a Nantes. La reazione di Hitler da Berlino è immediata e violentissima. 150 francesi debbono essere messi a morte per rappresaglia. Il bacino in cui individuare le vittime sono i campi di raccolta in cui sono stati internati comunisti e giovani contrari al governo collaborazionista di Vichy. Tra loro il diciassettenne Guy Môquet che lascerà una lettera che tuttora viene letta nelle scuole francesi.
"Sto per morire! Quello che vi chiedo, a te in particolare, mamma, è di essere coraggiosi. Io lo sono, e voglio esserlo tanto quanto quelli che sono passati prima di me. Certo, avrei preferito vivere. Ma quello che spero con tutto il cuore, è che la mia morte serva a qualcosa. Papà, perdonami se ti ho fatto arrabbiare; ti saluto un'ultima volta. Sappi che ho fatto del mio meglio per seguire la strada che mi hai indicato. Un ultimo addio a tutti i miei amici e a mio fratello che amo tanto. Che studi molto, per poter diventare un uomo. 17 anni e mezzo! La mia vita è stata così breve! Ma il mio unico rimpianto è quello di dovervi lasciare". Questo è quanto si legge nella lettera inviata da Môquet ai genitori prima della fucilazione avvenuta il 22 ottobre 1941.
Volker Schlöndorff prende spunto da questo ragazzo, tanto noto in Francia quanto sconosciuto alle nostre latitudini, per affrontare la lettura di un periodo storico che i francesi non hanno mai rivisitato con la dovuta autocritica. La Francia in quel momento è occupata e il Maresciallo Pétain governa dal 16 giugno del 1940. La Resistenza ai nazisti è estremamente debole e proprio su questo elemento il regista tedesco costruisce la propria narrazione. Ci mostra (dopo accurate ricerche storiche) come in realtà nel campo degli occupanti ci fosse una spaccatura tra chi voleva che "l'esempio" fosse eclatante e chi, se non per umanitarismo almeno per tornaconto, comprendeva che un massacro come quello richiesto da Berlino avrebbe infiammato una rivolta che per il momento non si stava manifestando. Dall'altra parte non esita nel mostrare come invece sul versante francese si siano andati a cercare tra i prigionieri le vittime da mandare a morte dichiarando di "voler evitare di far fucilare 50 buoni francesi". Schlöndorff ci presenta questi francesi 'cattivi' mostrandone, con rigore ma anche con partecipazione, le diverse origini ideologiche e culturali. Come in Roma città aperta la molteplicità dei piani e dei personaggi trattati (ivi compreso il soldato che dovrà far parte del plotone di esecuzione) offre allo spettatore l'occasione di riflettere sulle motivazioni dell'animo senza rinunciare alla commozione. L'autore de Il tamburo di latta (pur realizzando un film stilisticamente molto diverso da quello che lo rese famoso) non ha smesso di interrogarsi e interrogarci sui temi fondamentali che toccano l'essere umano.

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mercoledì 19 settembre 2012
 

"Sto per morire! Quello che vi chiedo, a te in particolare, mamma, è di essere coraggiosi. Io lo sono, e voglio esserlo tanto quanto quelli che sono passati prima di me. Certo, avrei preferito vivere".

winner
miglior attore
Biarritz
2012
winner
miglior regia
Luchon
2012
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