Anno | 2013 |
Genere | Avventura, |
Produzione | Francia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Jean-Pierre Jeunet |
Attori | Helena Bonham Carter, Judy Davis, Callum Keith Rennie, Kyle Catlett, Niamh Wilson Jakob Davies, Rick Mercer, Dominique Pinon, Julian Richings, Richard Jutras, Mairtin O'Carrigan, Michel Perron, Dawn Ford, James Bradford. |
Uscita | giovedì 28 maggio 2015 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Microcinema |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,34 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 29 maggio 2015
Jean-Pierre Jeunet torna a girare un film in inglese, e questa volta in 3D: un film d'avventura tratto dal romanzo di Reif Larsen. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Cesar, In Italia al Box Office Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet ha incassato 125 mila euro .
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T.S. Spivet ha dieci anni e vive in un ranch sperduto nel Montana insieme ai genitori e alla sorella Grace. T.S. Aveva un gemello, Layton, morto in un incidente con il fucile. Layton giocava a fare il cowboy, tutto muscoli e lazo. T.S. invece ha un'intelligenza superiore alla media, raccoglie dati e sperimenta. Ha inventato la macchina a moto perpetuo e ha spedito i suoi progetti. Un giorno il telefono squilla. L'istituto Smithsonian vuole conferirgli il premio Baird e T.S ora deve andare a Washington D.C. a ritirarlo. Nessuno ovviamente sa che lui è soltanto un bambino. Così, alle quattro della mattina, inizia l'avventura a bordo di un treno merci.
Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet è un viaggio al contrario, da ovest verso est, in antitesi con il mito da frontiera americana. È un ritorno all'origine, un cammino solitario in cui il distacco dalla famiglia rigenera relazione. È un percorso spirituale, naturale processo silenzioso di accettazione della perdita. Metabolizzare l'assenza per rinascere. E riscoprirsi non solo intelletto, ritrovare in se stessi il lato mancante. Complementare.
Lo straordinario viaggio di T.S Spivet racconta un'America dimenticata, lirica e meravigliosa. Un'America sconfinata, ripresa poeticamente grazie ad una tecnica 3D sempre funzionale alla narrazione.
Un mondo descritto attraverso gli occhi di un piccolo genio. E il parallelismo è facile, immediato. Un bimbo che inventa cose e un regista che crea storie. Jean-Pierre Jeunet è un artigiano, uno che si sporca le mani e, con il suo stile inconfondibile, plasma materia cinematografica. Scrive, disegna, riprende e dirige. La tecnica e la poesia si mescolano nell'unico grande obiettivo della creazione di un mondo unico, reale e immaginario. Fantasioso, appunto. Ci si trova nella favola onirica di un bimbo simile per natura ai coetanei Hugo Cabret e Pi. E i coetanei in sala, intanto, hanno accolto con lunghi applausi le divertenti avventure del piccolo genio. Non solo battiti di mani, ma boati e urla felici. Sono bambini, e sono il termometro della verità. E al Festival Internazionale del Cinema di Roma Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet ha conquistato un po' tutti, grandi e piccini.
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L'ultima opera di Jeunet (di cui avevo visto "Il favoloso mondo di Amelie") mi ha lasciato sensazioni positive, un diffuso senso di leggerezza ormai insolito in questi ultimi tempi, dominati da eventi plumbei e regressivi. Già nei titoli, il regista francese illustra la sua poetica. I riferimenti al "favoloso" e allo "straordinario" rimandano a favole [...] Vai alla recensione »
Per la serie: "se il film non arriva in Italia, l'italiano prova di tutto per arrivare al film", l'ultima avventura di Jean Pierre Jeunet, "L'Extravagant voyage du jeune et prodigieux T.S. Spivet", una cooproduzione franco americana ispirata dal romanzo "La mappa dei miei sogni" di Reif Larsen, va visto in francese o inglese, ad ormai un anno dalla sua uscita [...] Vai alla recensione »
T.S. Spivet è un bambino prodigio; cresciuto in un ranch del Montana, con un padre cow boy che ricorda il più truce Clint ed una madre entomologa. T.S. ha una sorella che sogna di diventare una modella ed un fratello gemello Layton eterozigote che ha tutto quello che lui non ha, forza, coraggio, e non ha tutto quello che lui ha, l’intelligenza e la curiosità intellettuale. [...] Vai alla recensione »
Jean-Pierre Jeunet ritorna sullo schermo con un'altra favola, come il precedente "Il Favoloso Mondo di Amélie", ma ambientandola negli Stati Uniti e precisamente nello sconfinato, selvaggio ed affascinante territorio del Montana. La vicenda è tutta imperniata su di un ragazzino di dieci anni, estremamente dotato di intelligenza, che viene convocato a Washington [...] Vai alla recensione »
Sono passati ormai 13 anni da "il favoloso mondo di Amelie", nei quali Jean Pierre Jeunet ha palesato di aver perso il brio dei tempi migliori, con un paio di film certamente non indimenticabili (l'esplosivo piano di Bazil, per citarne uno). Neanche stavolta purtroppo le attese vengono ripagate. Film troppo lungo, che stenta tantissimo a partire, e finisce presto per annoiare. Vai alla recensione »
È triste finire un film e ritrovarsi a dover ammettere che del film non te n'è fregato niente. Un film che non coinvolge in nessuna parte, che sembra voglia partire e non parte mai. Arriva alla fine senza lasciare niente.
Per essere un film prevalentemente dedicato ai più piccoli, T.S. Spivet è decisamente troppo surreale e presenta soluzioni narrative inadeguate. Come adulto l'ho trovato noioso e con una trama banale e poco avvincente. I miei figli si sono addormentati. Se poi si vogliono continuare a fare film solo per mettersi gli occhialini 3d si vede che mancano veramente le idee.
La fonte di ispirazione è un romanzo, Le mappe dei miei sogni nell'edizione italiana 2010 ( The selected works of T. S. Spivet nell'originale inglese pubblicato l'anno prima) dello scrittore statunitense Reif Larsen. La confezione del libro rappresenta graficamente la passione cartografica del piccolo protagonista essendo la scrittura accompagnata e arricchita da mappe e disegni.
A 10 anni è difficile essere riconosciuti come geni. Per questo quando il piccolo T.S. Spivet (Kyle Catlett) inventa la macchina del moto perpetuo e viene convocato dall'istituto Smithsonian di Washington per l'attribuzione del premio Baird nessuno gli crede essendo un bambino. D'altra parte T.S. è un'eccezione alla regola: viene dal Montana dove vive in un ranch con mamma entomologa (Helena Bonham [...] Vai alla recensione »
Piacevole, garbata favola del francese Jean Pierre Jeunet, quello di Amélie, un regista con l'animo del sognatore. T.S. Spivet, dieci anni, vive nel ranch del Montana con papà cowboy, mamma entomologa e sorellona, Non c'è più il gemello Layton, morto in un incidente. Che viaggio fino a Washington, dove è pronto un prestigioso premio per la sua invenzione sul moto perpetuo.