Titolo originale | Le journal d'un curé de campagne |
Anno | 1950 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Robert Bresson |
Attori | Claude Laydu, Jean Danet, Jean Riveyre, André Guibert, Antoine Balpêtre, Bernard Hubrenne Gaston Séverin, Gilberte Terbois, Jeanne Etievant, Léon Arvel, Marie-Monique Arkell, Martial Morange, Martine Lemaire, Nicole Ladmiral, Nicole Maurey. |
Tag | Da vedere 1950 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,14 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Tratto dal celebre romanzo di Georges Bernanos, il film racconta le esperienze di un giovane prete al suo primo incarico nella parrocchia di un piccolo paese. Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Tratto dal celebre romanzo di Georges Bernanos, il film racconta le esperienze di un giovane prete al suo primo incarico nella parrocchia di un piccolo paese. Malgrado il suo impegno pastorale sia totale, non riesce a scalfire la diffidenza dei paesani. Nemmeno la conversione in extremis di una nobildonna vissuta sempre in preda all'odio e al rancore serve ad attirargli le simpatie dei parrocchiani. Stanco e gravemente malato, il sacerdote muore solo, ma in pace con se stesso. Grande rigore, e una particolare attenzione al testo originale di Bernanos. Un atto di modestia da parte del regista che gli ha certamente giovato. È uno dei rari casi in cui il film non sfigura rispetto al romanzo.
IL DIARIO DI UN CURATO DI CAMPAGNA disponibile in DVD o BluRay |
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Un giovane prete dalla salute cagionevole di una piccola parrocchia di campagna si trova a far fronte alle difficoltà del suo ministero. Le anime del paese gli sono lontane, le ragazze del catechismo si prendono gioco di lui e la sua scarsa esperienza di vita secolare gli impedisce di vivere come vorrebbe le sofferenze di chi gli si avvicina.
Trasposizione del romanzo di bernanos quello di Bresson si rivela fedele al romanzo. La storia di un parroco e del suo rapporto con dio e con la gente della comunità in cui vive. Bresson confenziona un film bellissimo con il suo stile accurato e particolare. Il cinema di bresson, definito il cinema della mani, qua raggiunge una delle sue altissime vette.
Un giovane prete assume l'incarico in una parrocchia di un piccolo borgo francese. Sente attorno a sé ostilità e diffidenza, specie di un Conte che vive nel peccato, tenendo in casa la sua amante, con la moglie ormai rassegnata e addolorata dalla prematura morte di suo figlio. La loro figlia invece non ci sta e vorrebbe fuggire. Il curato cerca di mettere pace nei loro cuori, ma non [...] Vai alla recensione »
Il film in questione racconta la storia di un giovane parroco e dei suoi rapporti con alcuni membri della sua comunità(dove tutti lo guardano con sospetto)e che contribuiranno a mettere in crisi la sua vita e la sua fede religiosa. Robert Bresson costruisce,fin dalle prime scene,un film il cui punto di forza si trova in una forma di "ritmo delle immagini"(definizione perfetta per "riassumere" lo stile [...] Vai alla recensione »
Molto dolce, sullo stile di "marcellino pane e vino 1954" oppure "bernadette 1943"
uno dei migliori di bresson
Tutto è sempre visto attraverso gli occhi del protagonista, così come, attraverso quegli stessi occhi, sono visti i drammi singoli degli altri personaggi. Il merito poetico di questo audacissimo linguaggio che ha portato sul piano universale un problema unicamente confinato negli abissi dell’individuale, è nell’equilibrio perfetto di ogni suo termine e nella tesa, dolente atmosfera drammatica che sa [...] Vai alla recensione »
Forse un giorno qualcuno si divertirà a raccoglierei vari pregiudizi che si sono susseguiti attorno al cinema. E un buon mazzetto sarà dato dagli indagati «rapporti» fra cinema e letteratura. Proclamata da molti la massima affinità tra film e romanzo, non poteva non sorgerne la questione della cosiddetta «fedeltà». Per un non breve periodo, quando si trattava di giudicare un film tratto da un'opera [...] Vai alla recensione »