Titolo originale | Winter's Tale |
Anno | 2014 |
Genere | Fantastico, |
Produzione | USA |
Durata | 113 minuti |
Regia di | Akiva Goldsman |
Attori | Colin Farrell, Jessica Brown Findlay, Jennifer Connelly, Russell Crowe, William Hurt Eva Marie Saint, Matt Bomer, Will Smith, Kevin Durand, Kevin Corrigan, Lucy Griffiths, Graham Greene (II), Finn Wittrock, Rob Campbell, Beth Katehis, Norm Lewis, Caitlin Dulany, Alan Doyle, Georgie Lalov. |
Uscita | giovedì 13 febbraio 2014 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,21 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 gennaio 2015
Un racconto di miracoli, destini incrociati e dell'antica battaglia tra il bene e il male. In Italia al Box Office Storia d'inverno ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,5 milioni di euro e 824 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Peter Lake è un ladro abile e scaltro nella New York di inizio Novecento. Orfano raccolto sulle rive dell'Hudson da pescatori di vongole, Peter cresce sotto l'ala protettiva di Pearly Soames, boss dei Five Points e demone che trova soddisfazione nel sangue. Tradite le aspettative del suo mentore, che lo voleva assetato di vite umane e lo sognava erede di un trono oscuro, Peter è costretto a lasciare New York per salvaguardare la sua vita e la sua etica. Ma un cavallo bianco, pieno di grazia e di sorprese, conduce il suo destino in ben altra direzione. Incrociato lo sguardo di Berverly Penn, giovane donna malata di consunzione e a un passo dalla morte, Peter se ne innamora perdutamente. Inseguito da Soames e i suoi scagnozzi, decide infine di restare in città e di 'rubare' il cuore della ragazza dai capelli rossi, vagheggiandola come una stella e inseguendola oltre i confini del tempo.
A volte basta una ragione per sopportare un film ingenuo e non propriamente riuscito e molto spesso quella ragione risiede in un attore e in un ruolo. Russell Crowe, 'cattivissimo' co-protagonista di Storia d'inverno, incarna da solo la malia di una favola che parla di miracoli senza riuscire a farne uno che confermi col suo potere lo spettatore nella fede-cinema. Se l'intercessione di Crowe non basta a risollevare le sorti di una storia d'amore consumata tra ombre e luci, tra ragioni artistiche e logiche di marketing, nondimeno l'attore sollecita con la sua performance un'interessante riflessione intorno al Male e alla sua resistenza al Male. Perché Russell Crowe è da sempre eroe di impeccabile fattura, interprete di personaggi verticalmente positivi, talmente formidabili e scomodi da non poter più scendere al livello dell'uomo comune. Di questa eccezionalità il corpo di Crowe porta i segni e rivela il carisma, la statuarietà, l'inamovibilità e la centralità anche quando è chiamato a essere un
La prima regia di Akiva Goldsman, celebre sceneggiatore di A Beautiful Mind, Cinderella Man, Io sono leggenda, Il Codice da Vinci, lo arruola nella fila dei cattivi, provando a corrompere la sua straordinarietà. Punctum della visione, Crowe catalizza sguardo e interesse del pubblico, di cui imprigiona il libero arbitrio, conquista gli occhi e ruba l'anima. Pearly Soames è insomma l'ardente 'luogo' della dannazione che aspettiamo di (ri)vedere spuntare di nuovo, a cavallo o (sol)levato in faccia al nemico, che ha il volto e la irishness di Colin Farrell. In fuga dal Soames di Crowe, Farrell interpreta l'innamorato letteralmente imperituro che non verrà mai meno alle sue promesse e alla sua amata. Storia d'inverno è un dramma sentimentale che si serve della fantasia e degli effetti speciali per arrestare il tempo e riscrivere il destino dei suoi protagonisti. Peter e Pearly, cristallizzati e impermeabili al decadimento, rivendicano l'eternità della propria bellezza e della propria dannazione, cullando ciascuno l'illusione di vendetta o di remissione. Il loro fisico sfida le leggi della natura e produce una storia che fluttua tra passato e presente, che dice di una passione mai tragicamente romantica.
A mancare all'opera prima di Goldsman è l'idea di una forma visiva e narrativa capace di resuscitare l'incanto di un sentimento declinato attraverso 'gli oceani del tempo'. All'inesplorato, il regista preferisce il concetto esplicito, la parafrasi e personaggi che si comportano come ci si aspetta faccia il cliché del buono, del mediocre, del saggio, dell'innocente. Il digitale non accomoda poi l'assenza di struggimento e il culto della superficie, 'congelando' un paesaggio narrativo senza via di uscita e gelando (ahimè e ahinoi) quel 'diavolo' di un Crowe. Adattamento del romanzo omonimo di Mark Helprin, Storia d'inverno è intrattenimento monocorde senza crepitio se non quello del ghiaccio che affonda i bad guys di Soames. Meglio allora inquadrarlo come inedita faccia dell'epica filmografia di Russell Crowe, forma assiderata del male in look rasato che 'umilia' a colpi di cranio quello sempre ricercato di Farrell. Proiettato nel futuro e pettinato all'indietro.
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Premesso che il giudizio dato da Carlotrevisan mi ha indotto ad andare a vedere questo film ne condivido in toto il suo giudizio. Il cinema, quando non sono vere, sono storie frutto di fantasia ed immaginazione, verosimili, ma non sempre possibili; basta pensare ad inverosimili inseguimenti, migliaia di sparatorie, salti acrobatici, scontri senza conseguenze, o incontri occasionali a cui fanno subito [...] Vai alla recensione »
Quando ci si accinge a scrivere una recensione per un film di questa categoria, di solito ci si interroga con una semplice domanda: il film e' riuscito a farci emozionare ? Se la risposta e'affermativa, allora si merita la sufficienza, altrimenti e' gia' un mancato successo. Akiva Goldsman, piu' famoso come sceneggiatore (a beautiful mind, il codice da vinci, hancock, io sono [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta devo essere in disaccordo con i grandi critici cinematografici che hanno stroncato questo film di Akiva Goldsman già autore e produttore di alcuni tra i film più significativi di Hollywood come A Beautiful mind, Io sono leggenda, il Codice da Vinci, Angelo e demoni e molti altri che qui si cimenta come regista. Come per molti film di Goldsman, siamo di fronte ad un genere [...] Vai alla recensione »
New York con i suoi colori e luci retrò sembra il luogo ideale per una storia d'amore antica e moderna che il regista Akiva Goldsman ha diretto, secondo me, in un modo sensibile e toccante, attento soprattutto ai sentimenti più profondi del cuore. Il suo film è una favola misteriosa, delicata e romantica, dove l'amore quello vero e irreale trascende ogni cosa e trasporta [...] Vai alla recensione »
Questo film rientra in un genere di non facile definizione: è forse un "melodramma-fantasy-pseudo-mistico"? Esistono dei (numerosi) precedenti sia in termini di film che di serial tv (in cui si fonde una storia ambientata in una determinata epoca / contesto ed il "mistico", o il "soprannaturale" o il "demoniaco", ecc (...tra i tanti ricordo un film con A.
"Winter's Tale"(Akiva Goldsman, acnnhe sceneggiatura, da un romanzo di Mark Helrprin, 2014)racconta di un ladro buono che, nel 1916 , si innamora di una ragazza ricca ma malata di TBC(tubercolosi)e che, con l'ausilio di un magico cavallo bianco e nonostante gli impedimenti frapposti dalle forze del male, in particolare da un demone, un tempo anch'egli impegnato nella professione [...] Vai alla recensione »
Per"Winter's Tale"di Akiva Goldsman vale ciò che vale probabilmente anche per il libro da cui è tratto(che non ho letto, dunque non potrei esprimermi, a rigor di logica, in merito), ma anche per varie altre opere, letterarie, teatrali, filmiche e altre:si tratta di fiabe e come tali vanno considerate. Potenze del male contro quelle del bene(comunque si chiamino, angeli per [...] Vai alla recensione »
New York, inizio '900. Peter Lake (Colin Farrell) è un bel giovane topo d'appartamento che non rischia mai l'arresto: il suo unico nemico è il vecchio padre putativo, Pearly Soames (Russell Crowe), cattivissimo gangster che non perdona al ragazzo d'averlo abbandonato. D'altra parte Peter è alla ricerca di una sola cosa: la persona della sua vita, quella che darà significato alla sua esistenza.
Senza troppi giri di parole questa é una pellicola non riuscita. Premesse interessanti per un cast ben assortito, ambientazioni ben fatte, sonoro degno del film di natale. Purtroppo la storia di fondo é ben poco interessante e la noia invade lo spettatore ben presto. Lo sconsiglio decisamente ad un pubblico adulto mentre puó piacere a bambine tra i 6 e 10 anni.
Film che segna l'esordio alla regia del produttore e sceneggiatore Akira Goldsman, "Storia d'inverno" è un fantasy tratto dall'omonimo romanzo dei primi anni '80 di Mark Helprin. Narra di una grande storia d'amore, quella di Peter e Beverly, che sopravvive al tempo e alla morte, un fumettone dove i miracoli accadono come fossero al norma, i destini s'incrociano [...] Vai alla recensione »
Storia d'inverno è un film del 2014 scritto, diretto e prodotto da Akiva Goldsman, con protagonisti Colin Farrell, Jessica Brown Findlay. Russell Crowee e Jennifer Connelly e Will Smith Questo film segna il debutto alla regia dello sceneggiatore e produttore Akiva Goldsman. La pellicola è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Mark Helprin, [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di un giovane uomo, rimasto praticamente orfano sin dalla nascita, il quale vive a New York agli inizi del Novecento compiendo furti e legandosi agli ambienti della malavita cittadina. Un giorno mentre egli si introduce in una lussuosa villa per un ennesimo furto, vi incontra la giovane padrona di casa di cui si innamora subito follemente e da qui, poichè ella è [...] Vai alla recensione »
Nel 1916 Peter Lake (Farrel) è un trovatello divenuto ladro per necessità, ma l'incontro con una splendida ragazza dai capelli rossi cambierà tutta la sua vita. A metà tra il biblico ed il fiabesco "Storia d'inverno" vorrebbe essere il film perfetto per San Valentino, ma non è così.
Purtroppo su mymovies ultimamente succede quello che sta succedendo un po' dappertutto: si è quasi completamente persa la lettura del linguaggio cinematografico. Film fracassoni e di tendenza, ma complessivamente mediocri (come American Hustled, Wolf of wall street ecc..) vengono esaltati, mentre quando un film rompe veramente gli schemi dell'attuale cinema, rientrando in quel linguaggio [...] Vai alla recensione »
Su tutti, la grande prova di Russel Crowe che veramente non poteva essere più di così convincente e adeguato al ruolo !! Pur essendo un film fantastico certamente si fa apprezzare anche per un certo "drammatico realismo" che deriva anche dall'eterna e quotidiana lotta tra bene/male e gli intrecci, spesso imponderabili, di destini dei vari personaggi (interpretati da un cast tutto di un certo spessore). [...] Vai alla recensione »
Come altri spettatori, non capisco assolutamente la stroncatura dei critici. Io non mi sono pentita della mia scelta, anzi..! Il film è piacevole e coinvolgente: una favola metropolitana, che si sviluppa in tempi diversi e quindi con ambientazioni diverse, ma sempre suggestive (si va dai cupi sobborghi della metropoli fine ottocento alle distese innevate che circondano la casa di campagna di Beverly). E [...] Vai alla recensione »
Un gran bel film, le recensioni dicevano il contrario e invece devo dire che mi è proprio piaciuto.. Ottima recitazione da parte di tutti e grande storia coinvolgente. Da vedere con la propria ragazza.
ottimo film! da vedere con la propria ragazza, finalmente uno dei pochi che manda qualche messaggio positivo.. anzi.. solo messaggi positivi.. bellissimo!!!
E' un film sicuramente Particolare (e scrivo particolare con la P maiuscola perché non penso ci sia parola più appropriata); per essere apprezzato appieno deve essere visto almeno 2 volte. Le citazioni e i dialoghi sono veramente spettacolari, sono questi ultimi infatti a fare veramente il film poichè il resto, anche se con un cast spettacolare: Colin Farrel, Russel Crowe, Will Smith, Jennifer Connelly [...] Vai alla recensione »
Se l'intento del regista era creare una favola invernale, questa, nonostante il cast d'eccezione, è una delle più noiose: persino una scena come la morte di Beverly e il relativo funerale, che dovrebbe strappare qualche lacrima, non riesce a suscitare alcun sentimento. Il film è in sostanza molto piatto, senza nessuna scena capace di suscitare vere emozioni nello spettatore.
E' una realizzazione originale, con buona commistione tra generi. Due ore passate piacevolmente, con una trama piuttosto complessa per il genere. Consigliato ad adulti e bambini.
ho visto il film mi sono commossa,un amore che va oltre il tempo e la razionalità,il bene contro il male,loro che si amano,ma divisi da una malattia e dalla fatalità e solo dopo anni capisce che la sua amata si è rincarninata in una bambina,a sua volta condannata a morte da una malattia e lui cerca in tutti i modi di salvarla,riuscendoci dopo vari ostacoli,tra cui il suo passato e riunendosi alla [...] Vai alla recensione »
E' qualcosa di più di un film carino. Non è un capolavoro, ma sicuramente sa farsi apprezzare sotto molti aspetti. Innanzitutto la storia non è banale, e l'aspetto sentimentale lascia il posto (come se vogliamo già in Frozen) all'Amore più puro, quello che fa dire che nessuna vita è più importante di un'altra, e per questo, tutte [...] Vai alla recensione »
Una bella storia però non convince il modo come è realizzato il film. Se vedi il trailer pensi che sara un bellissimo film, una storia d'amore che ti farà sognare però il film non è riuscito e non convince affatto.
Storia d'inverno sembra essere il tentativo di un racconto fantastico senza magia cavallo volante a parte, è l'intenzione di ricordarci che le forze del bene e del male sono in evoluzione, che forse la nostra vita è già predestinata, goldsman si avvale di buoni interpreti costretti a scazzottare per esigenze di copione mentre la fase romantica fa la sua parte in una storia [...] Vai alla recensione »
ho visto il film mi sono commossa,un amore che va oltre il tempo e la razionalità,il bene contro il male,loro che si amano,ma divisi da una malattia e dalla fatalità e solo dopo anni capisce che la sua amata si è rincarninata in una bambina,a sua volta condannata a morte da una malattia e lui cerca in tutti i modi di salvarla,riuscendoci dopo vari ostacoli,tra cui il suo passato e riunendosi alla [...] Vai alla recensione »
E' in scena il classico romanticismo che riporta, personalmente, a quello russo per atmosfere, paesaggi e abbigliamento. le attese sono stata smomtate da una storia troppo comune e mediocre, portata in scena da un cast altrettanto mediocre e, dispiace dirlo, per i protagonisti maschili Russel Crowe e Colin Farrell. eccezione fatta per Will Smith che non si smentisce mai.
Mi aspettavo la storia d'amore del secolo ed invece si è rivelato un film meno che mediocre...una storia insensata che non comunica la minima emozione...voto 0
intanto il titolo e' fuori luogo, poi il film!!! bene, deve far piangere? zero... deve intimorire con i suoi demoni targati crowe (un po') smith (ma per favore!)? zero virgola uno... deve far riflettere? si' molto, ma su cosa? insomma piu' che un film strappalacrime un film strampalato, l'unico momento bello il ballo di quasi fine anno ma poteva e doveva anche durare di [...] Vai alla recensione »
Trovo sia stata una bellissima "fiaba da vedere". Molte emozioni, amore, ma anche, malinconie e tristezze. Un grande cast che, secondo me, ha recitato molto bene le mille sfaccettature dei personaggi. All'interno ci sono molti segnali, biblici o comunque molto spirituali, da sapere e, soprattutto, da voler cogliere.
Il film presenta un'idea abbastanza originale di una battaglia tra il bene e il male tramite "angeli" e "demoni" camuffati sulla Terra. La realizzazione e i temi pessimi direi. Per cominciare quel taglio di capelli anacronistico (Colin Farrell) rasato ai lati e lunghi al centro, quasi stile moicano non si addiceva per niente agli inizi del Novecento anzi è più probabile riscontrarlo in recenti individui [...] Vai alla recensione »
La trama non è male, seppur poco fantasiosa, ma ci sono due errori fondamentali in questo film: la voce narrante e gli effetti speciali. Trasciando il taglio di capelli fatto a Colin Farrell,molto dark e affascinante, ma di non molto usato nei primi anni del Novecento, gli attori si muovono piuttosto bene nei loro personaggi. Ma la voce narrante oltre a parlare a vanvera, se ne esce fuori con [...] Vai alla recensione »
Escono contemporaneamente il film di Akiva Goldsman (sceneggiatore di A beautiful mind) e il romanzo di Mark Helprin portato in Italia da Neri Pozza ma scritto trent'anni fa. Resta solo una parte del debordante intreccio ambientato a New York nell'arco di centoventi anni (ammirazione per le soluzioni scenografiche). 1895: una coppia di immigrati russi respinti perché malati di tbc affidano il figlioletto [...] Vai alla recensione »
Per il suo esordio da regista lo sceneggiatore da Oscar (A Beautiful Mind) Akiva Goldsman rischia grosso. Storia d'inverno è l'azzardato adattamento dall'omonimo best-seller di Mark Helprin datato 1983. Si può mescolare fantasy e melò spinto? In una storia che spazia dal 1895 al 2014 assisteremo ai travagli di un ladro gentile (Colin Farrell) innamorato di un'altolocata newyorchese dai capelli rossi [...] Vai alla recensione »
Prende avvio in un'invernale New York inizio Novecento e si conclude nello scenario di un 2014 altrettanto algido dove le cose sono cambiate solo in superficie: perché ancora oggi, nei ribollenti sotterranei della metropoli, oscure forze infernali tramano per neutralizzare le forze del Bene. Nel trasporre sullo schermo il fluviale romanzo di Mark Culprin (Neri Pozza) - sorta di reinvenzione mitico-trascende [...] Vai alla recensione »
Che fantastico pastrocchio. Una favola involontariamente umoristica, nella New York del l895, con coda ai giorni nostri, dove il ladro Peter s'innamora della verde Beverly, malatissima derubanda. E sui due aleggia il malvagio Russell Crowe. Mentre un bianco cavallo alato trasporta l'inebetito Colin Farrell, la platea si chiede: ha lo stesso parrucchiere di Balotelli? Da Il Giornale, 13 febbraio 2014 [...] Vai alla recensione »