Anno | 2011 |
Genere | Animazione |
Produzione | Belgio |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Bavo Defurne |
Attori | Eva van der Gucht, Luk Wyns, Thomas Coumans, Mathias Vergels, Jelle Florizoone Katelijne Damen, Nina Marie Kortekaas, Daniel Sikora. |
MYmonetro | 3,05 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 24 novembre 2014
CONSIGLIATO SÌ
|
In una cittadina della costa belga, Pim cresce in una casa malconcia insieme alla madre Yvette, un'esuberante suonatrice di fisarmonica, nutrendo sogni di evasione fin dalla più tenera età. Da sempre, legato da un rapporto di profonda amicizia con il vicino di casa Gino, scoprirà di amarlo una volta raggiunta l'adolescenza. Ma la loro relazione non sarà certo facile: emozioni contrastanti, pregiudizi, incostanza da parte di Gino caratterizzeranno il difficile apprendistato alla vita amorosa di un ragazzo sensibile e senza punti di riferimento certi.
Ispirato al romanzo omonimo di André Sollie, l'esordio nel lungometraggio di Bavo Defurne si muove sugli stessi territori già alla base di una serie di cortometraggi con cui il regista si era fatto le ossa, riscontrando successo di pubblico e critica. Le medesime difficoltà dell'amore omosessuale, tuttavia, in North Sea Texas trovano un orizzonte espressivo più ampio e meno legato alla tematica e al genere in sé. Che Pim provi un sentimento verso una persona del suo stesso sesso, in definitiva, non sembra contare molto perché il reale oggetto dell'indagine è l'amore con i suoi patimenti, la mancanza di sicurezza, la sofferenza del non essere corrisposti.
Affettuoso e sentito, il film di Defurne è ammirevole sotto molti punti di vista, primo fra tutti quello di una prosa rilassata in cui ogni personaggio ha il suo necessario e debito sviluppo: intorno al legame di Pim e Gino si muovono, infatti, altre esistenze, tutte segnate da una generale insoddisfazione. In una geografia dei sentimenti in cui ognuno, alla fine, sembra essere orfano di una metà, dagli adulti fino alla tenera Sabrina, il regista belga sa trovare il giusto tono emotivo, sfruttando bene le cornici della storia, tanto negli spazi aperti quanto negli ambienti domestici: anche nella volontà di non determinare con esattezza il tempo in cui si svolge l'azione sta l'universalità del racconto.
Con qualche eccesso di poeticismo di troppo, la sequenza lungo il bagnasciuga oppure il finale, North Sea Texas sa arrivare al cuore senza essere mai ricattatorio grazie ad un intreccio psicologico che dà forma ad una suspense emotiva ricca, stratificata e fuori dalla gabbia del pregiudizio.
Presentato nella sezione autonoma di Alice nella città del Festival Internazionale del Film di Roma 2011, ha ricevuto il Premio Marc'Aurelio Alice nella città sopra i 13 anni. Ottima direzione degli attori.