Titolo originale | Duk haan chau faan |
Anno | 2010 |
Genere | Commedia |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Ann Hui |
Attori | Sandra Ng Kwan Yue, Vivian Chow, William Wai-Ting Chan, Eddie Cheung . |
MYmonetro | 2,97 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 luglio 2011
CONSIGLIATO SÌ
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Macy (Sandra Ng) e Anita (Vivian Chow) si incontrano dopo anni di separazione a un seminario per donne incinte. Tra le due la fiamma è tutt'altro che estinta, ma ora ci sono di mezzo i futuri bambini, i padri degli stessi e un buon numero di altre complicazioni.
È uno strano team quello che assembla All About Love: uno dei produttori più commerciali e senza scrupoli di Hong Kong, ossia Wong Jing, la sceneggiatrice più engagée del momento (Yee Shan Yeung) e una regista da sempre sensibile a temi politici o sociali come Ann Hui (Night & Fog, Goddess of Mercy). Il primo sembra non avere influito, visto che il film impiega ben poco per palesare le sue reali intenzioni, ossia sensibilizzare l'opinione pubblica su temi delicati e spesso trattati in maniera inopportuna. Dopo le violenze sessuali di Night & Fog e lo sguardo sulla gente comune di The Way We Are, è la volta della diversità sessuale, che la Hui sceglie di affrontare mediandola con la pochade di un'intricata famiglia "allargata" che ricorda quelle care a Ferzan Ozpetek. Con l'intento di non appesantire le posizioni su una materia oggetto di discussioni infinite, All About Love finisce per dedicare molto spazio agli equivoci che coinvolgono i due strampalati "concubini" Mike e Robert, componente comica dell'intreccio, finendo per suscitare diverse perplessità. Il ruolo da burattini svuotati di senso dei due uomini, sostanzialmente dei donatori di sperma semoventi, è quasi inaccettabile come il fatto che uno dei due abbia un precedente (assai prossimo) di violenza domestica su cui si sorvola frettolosamente, in una sceneggiatura spesso confusa. Uno script in cui si cerca di convogliare l'urgenza di affrontare troppi argomenti - i problemi delle madri single e delle adozioni, la discriminazione nei confronti degli omosessuali (e dei bisessuali, discriminati a loro volta dagli omo in una delle scene più divertenti), i problemi della maternità nel lavoro - per un solo film, sacrificando l'unità narrativa e la funzionalità dell'intreccio, via via disperso in mille rivoli in egual modo scarsamente interessanti.
Nonostante i difetti talora macroscopici, All About Love resta un film importante, se non altro per l'interpretazione di Sandra Ng - mantide bisex dalle cui non-decisioni dipendono i destini di diversi uomini e donne - tra le migliori della carriera di un'attrice da toppo tempo confinata nelle commedie più commerciali, confezionate per il pubblico del Capodanno cinese.