Titolo originale | Poulet aux prunes |
Anno | 2011 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Germania |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi |
Attori | Mathieu Amalric, Edouard Baer, Maria de Medeiros, Golshifteh Farahani, Éric Caravaca Chiara Mastroianni, Mathis Bour, Enna Balland, Didier Flamand, Serge Avedikian, Rona Haetner, Jamel Debbouze, Isabella Rossellini. |
Uscita | venerdì 6 aprile 2012 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Officine Ubu |
MYmonetro | 3,09 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 10 maggio 2014
Questa è la storia dell'ultima settimana di vita di Nasser-Ali, un musicista di talento. In Italia al Box Office Pollo alle prugne ha incassato 476 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Tehran, 1958. Nasser Ali è un virtuoso del violino, che la moglie ha fatto a pezzi, infrangendogli il cuore. Perduto il suo strumento, Nasser prova inutilmente a sostituirlo, spingendosi in botteghe di città lontane. Fallito ogni tentativo e incapace di essere altro che un musicista, Nasser si lascia morire nel suo letto davanti agli occhi smarriti dei suoi figli e di una consorte mai amata. Negli otto giorni che precedono la sua cercata dipartita, Nasser ripercorrerà come in una favola la sua vita e il dolce segreto che l'ha ispirata. Incantandola per sempre.
"Le penne che non scrivono di valori islamici vanno spezzate", sosteneva Khomeini, spingendo le 'voci' indocili dell'Iran all'esilio o alla clandestinità. Non basta allora un 'pollo alle prugne' a rimediare il danno e a riempire il vuoto di una perdita, quella di una donna, di un amore, di un Patria. Avvolgendo il live action con l'animazione fiabesca e il sogno felliniano, Marjane Satrapi continua la sua ricerca artistica ed esistenziale, traducendo per lo schermo la sua graphic novel (Pollo alle prugne), ribadendo l'inaccettabilità della lontananza e avvalorando il suo lavoro come riflesso della propria vita di 'esule'. Perché ancora una volta i suoi protagonisti verranno banditi, allontanati dalla fonte della propria ispirazione e costretti a cercare un luogo dove sentirsi sicuri e vivere pienamente la propria ossessione. Se la protagonista di Persepolis sceglieva per sé e per la sua libertà un 'giardino' reale (Parigi), il violinista senza violino di Pollo alle prugne muore di consunzione dentro un Eden mentale che bandisce ogni regola a favore dell'immaginazione. Un'immaginazione che può tornare alla propria patria e alla propria memoria, abitata da chi abbiamo amato e mai dimenticato. Sotto la favola, lo humor e il neorealismo fantastico della Satrapi, batte (e ribatte) un'idea politica, che non dimentica di saldare i conti (anche) con l'America (colpevole del colpo di Stato del '53) in una sequenza mordacemente sprezzante sull'ottusità genitoriale e la cultura 'ingrassante' degli States. Nasser Ali, interpretato da Mathieu Amalric, singolare alchimista del fantastico, funziona allora come l'allegoria complessa e sofisticata di un movimento dell'anima contro le odiose persecuzioni di regime consumate nella società iraniana. Una resistenza che dopo la fuga di Persepolis, (ri)cerca la morte e il silenzio come ultima (ri)soluzione.
POLLO ALLE PRUGNE disponibile in DVD o BluRay |
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La scena si svolge a Teheran, all’imbrunire degli anni cinquanta. Nasser Ali è un violinista di talento, che ha girato il mondo fino all’età di 40 anni, riscuotendo successo in ogni angolo del pianeta. Al presente, Nasser è un marito e un padre distratto, completamente assorto in un passato d’artista che ne assorbe ogni istante. La moglie, esasperata dalla situazione, in un accesso d’ira distrugge [...] Vai alla recensione »
Nel momento in cui fu presentato a Venezia il nuovo film di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, cominciai a fremere dall'attesa, tanto ho amato profondamente Persepolis; ero solo un po' perplesso dal fatto che la nuova traduzione cinematografica di un graphic novel dell'Artista persiana fosse reso in un film "in carne ed ossa".
Nasser Alì, un famoso suonatore di violino, incontra all'angolo della strada Irane, il suo grande amore, ma lei finge di non riconoscerlo. Da questo incontro scopriamo che, a causa di un litigio, sua moglie ha distrutto il suo violino e Nasser Alì non riesce a trovare un altro violino che suoni come il suo, nessun violino riesce più [...] Vai alla recensione »
Dopo l'intenso j'accuse di Persepolis torna la regista iraniana Marjane Satrapi e non manca di colorire a tratti anche questo suo nuovo lavoro con l'animazione, un'animazione dolce e ironica, malinconica e vitale. Come malinconico e vitale è l'intero plot che ci fa conoscere la vita di Nasser Ali grande violinista che un giorno, dopo che la moglie mai amata gli ha frantumato [...] Vai alla recensione »
Dal film d’animazione (Persepolis) a una tecnica mista in cui compare l’action-live ma anche qualche fondale e diverse scene tipo fumetto. Qua e là spuntano brani di genere onirico o fiabesco con invenzioni surrealiste alla francese e qualche lungaggine come lo spazio eccessivo dato all’angelo della morte, piumato, nero nel viso e bianco nel sorriso.
POLLO ALLE PRUGNE (FR/GERM/BELG, 2011) diretto da MARJANE SATRAPI & VINCENT PARONNAUD. Interpretato da MATHIEU AMALRIC, EDOUARD BAER, MARIA DE MEDEIROS, GOLSHIFTEH FARAHANI, ERIC CAVARACA, ISABELLA ROSSELLINI, CHIARA MASTROIANNI, RONA HARTNER, JAMEL DEBBOUZE Come fonte d’ispirazione c’è l’omonimo fumetto disegnato da M.
Il titolo non inganni lo spettatore: “Pollo alle prugne” non costituisce un manuale di cucina né un ricettario di specialità esotiche ma la nuova pellicola della fumettista/sceneggiatrice/regista Marjane Satrapi. Già nel precedente lungometraggio (Persepolis), l’eclettica iraniana aveva dato eccellente prova di coniugare il linguaggio parlato proprio [...] Vai alla recensione »
Un fumetto firmato dalla Satrapi di Persepolis trasposto dalla stessa e da Paronnaud in forma di commedia drammatica contenuta in una fiaba per adulti che diventa melodramma ed a tratti si tinge di poesia sulle note di Olivier Bernet nella colorata fotografia di Beaucarne. Il film è sull’amore trasfigurato-sublimato in arte cui è impossibile rinunciare, perché è [...] Vai alla recensione »
Un uomo, due donne, una che lo ama, l'altra amata da lui: un mondo fatto di convenzioni, di vecchie storie e di bambini vivaci. L'uomo decide di morire e ci mette otto giorni, otto giorni lunghissimi, sicuramente anche a colpa di un doppiaggio pessimo che toglie completamente l'espressività alla recitazione, otto giorni in cui trionfa l'accidia più assoluta del protagonista&nbs [...] Vai alla recensione »
Nella Tehran degli anni 60, come potrebbe il virtuoso del violino Nasser Alì vivere senza l'amore della sua vita? E come potrebbe vivere accanto alla persona che lo ha privato di tale importante amore? E cosa c'entra un pollo alle prugne in tutto questo? Nasser è un virtuoso del violino che, dopo aver visto distruggere il proprio strumento dalla moglie, si mette alla disperata [...] Vai alla recensione »
Favola tratta dall'omonimo libro a fumetti di Mariane Satrapi, autirice del più noto e riuscito "Persepolis", in cui viene narrata una struggente ed infelice storia d'amore tra un musicista di violino ed una bella ragazza iraniana. Un amore sfortunato ed impossibile teso a simboleggiare quello stesso per la propria patria (l'Iran), dove ormai è divenuto quasi impossibile [...] Vai alla recensione »
Marjane Satrapi è una delle donne più intelligenti della nostra epoca. Fumettista sublime e regista soventemente in crescita, rappresenta una delle migliori scoperte acquisite dal cinema europeo negli ultimi decenni(lei è di nascita iraniana, ma naturalizzata francese, e il suo cinema risente positivamente di entrambe le diverse eppur simili etnie).
La metafora del soffio come tempo che fugge e vita da cogliere al volo comincia dai titoli di testa, con un treno sbuffante vapore, prosegue con gli anelli di fumo delle sigarette che disegnano la noia di Nasser-ali e con le prolungate boccate di sua madre e sua figlia che scandiscono fasi alterne di vite non scelte. Eppure la lezione di un vecchio maestro di musica del protagonista, insigne violinista [...] Vai alla recensione »
I due registi del famoso “Persepolis” (2007) hanno realizzato una fantasmagorica fiaba che ha un gusto narrativo da “Mille e una notte”, anche se qui le notti sono solo 8, cioè gli ultimi giorni di vita di un bravissimo violinista che, depresso e avvilito per la distruzione del suo amato violino, decide di morire.
Visto in anteprima alla 68a mostra del cinema di Venezia, Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud hanno saputo riproporre il loro talento visionario e poetico per raccontare un altro amore impossibile. Già ampiamente apprezzati in Persepolis, dove l'amore impossibile è quello per le proprie origini che il destino allontana, in questo film presentano un amore del passato che diventa perduto [...] Vai alla recensione »
Il film appartiene a quella categoria che viene definita “ti deve piacere il genere”, vale a dire cioè qualche cosa al di fuori della “costituzione” che guida la maggioranza dei film. I personaggi – veri – si muovono in una scenografia che cambia molto spesso scivolando disinvoltamente in mutazioni totali.
Trama ridicola, si celano parodie di personaggi e situazioni di altri film senza nesso logico, montaggio scontato, errori storici, incomprensibili (oltre che brutti) inserti di cartoni animati, recitazione statica...salvo solo la fotografia e (a volte) la musica.....un film da dimenticare........
Film francesse insensato,inutile che non lascia nulla solo il ricordo della sua inutilita'.Voto 5+
Il film è piacevole, a tratti fiabesco, soprattutto nella rappresentazione di alcuni personaggi. Mi aspettavo un maggiore realismo almeno nella descrizione della Tehran dell'epoca. Purtroppo l'ho trovato lontano dalle emozioni che ha saputo trasmettere Persepolis.
Vedo che le critiche di questo film sono molto diverse e contrastate. Pur non essendo un capolavoro assoluto ritengo che sia un ottimo film, con una storia originale e ben narrata, pieno di fantasia e a tratti di vera poesia. La presenza dei cartoni animati, pur non essendo una novità lo rende ancor più diverso e leggiadro. Rispetto agli stereotipi occidentali o americaneggianti rivela l'impronta di [...] Vai alla recensione »
Sinceramente mi è piaciuto. Leggero, tratta la vita e la morte con serenità, con la giusta delicatezza. A volte sembra una favola, altre è estremamente realistico. La trama può apparire banale, ma solo di primo acchito. Insomma, un buon modo di passare novanta minuti.
Le aspettative erano alte, lo ammetto. Persepolis, il precedente film della Satrapi, era un film ironico e divertente, politicamente corretto, ma capace di rendere bene l'idea del complicato rapporto Islam/Occidente con un linguaggio immediato e diretto come quello del fumetto. Pollo alle prugne, al contrario, dopo un'inizio promettente e alcune battute simpatiche, sprofonda nell'ovvio.
Un caleidoscopio, più che vedere immagini scorrere sembrava di voltare pagine.
Buona seconda prova della satrapi, che con illustri partecipazioni ci narra la stopria di un violinista e del suo amore lungo tutta una vita; quando la moglie(mai amata) rompe il suo violino, quello che suona con le note dell'antico sentimento non compiutosi, l'uomo si reca nella città dei suoi studi, dove rivede anche quella donna il cui ricordo l'ha inseguito per il mondo.
Fra i molti messaggi del film, uno in particolare mi ha colpito. Nel confronto fra il violinista tecnicamente bravo, anzi perfetto, e il maestro, il violinista puro artista, emerge una verità lieve e assoluta, come le volute di fumo che si alzano verso il cielo. Pittore, musicista, scultore, scrittore, poeta… qualunque artista, nel momento in cui crea “arte” è preda [...] Vai alla recensione »
Dopo Persepolis, Satrapi e Paronaud hanno fatto questo film con attori non di cartone che però sembrano dei cartoon. Siamo a Teheran nel 1958. Ottimi Amaric e la Medeiros nella parte rispettivamente di un celebre violinista e la moglie, il primo tormentato dal ricordo dell'unico vero amore - l'altra tormentata perché ama non ricambiata il marito, in preda ala rabbia durante [...] Vai alla recensione »
Non apprezzare questo film vuol dire capire poco di cinema e non dico altro!
Nella Teheran del 1958 il violinista Nasser Alì (Mathieu Amalric) è triste e depresso. Mentre attende sul letto una morte che vuol saperne di portarlo via, ripensa a una vita con un solo sussulto: l'incontro con la bellissima Irane. Folle e incantevole commedia della franco-iraniana Marjane Satrapi, autrice del fortunato cartoon Persepolis, la cui antica passione rispunta nella breve scena della favola [...] Vai alla recensione »
Quanti ingredienti, magari troppi nel secondo film della coppia franco-iraniana Paronnaud-Satrapi. Sulla scorta dei ricordi della vulcanica autrice di «Persepolis», già narrati a fumetti, «Pollo alle prugne» è un pot-pourri spassoso e vitalistico, ma stilisticamente incerto che parte come una commedia all’italiana e finisce in piena atmosfera surreale alla «Amélie Poulain».
Per rimettersi dall’indigestione provocata dai fumetti passati sul grande schermo, si può prendere una porzione di questo Pollo alle prugne. Forse il piatto non è riuscitissimo, ma almeno è cucinato con amore. Portando sullo schermo i personaggi di Persepolis Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud avevano piazzato la barra molto in alto: le sagome autobiografiche uscite dalla carta sono diventati personaggi [...] Vai alla recensione »
Gli ultimi 8 giorni e 8 notti di vita trascorse a letto da un concertista (senza più strumento) che ha deciso di lasciarsi morire. Giorni e notti fatti di ricordi, di flashback, di meditazioni, di incubi, di terrore, di magie, di musica, di oppio e di altro tipo di fumo e fumisterie... Cambiare stile, cambiare modello narrativo, cambiare supporto, cambiare tecnica, cambiare lingua, cambiare epoca, [...] Vai alla recensione »
Un violinista iraniano (Almaric) in preda alla nostalgia per il proprio paese e per un amore perduto (che guarda caso si chiama Iran) decide di lasciarsi morire in questa favola dark creata dall’autrice di graphic novel alla sua seconda regia cinematografica dopo Persepolis, adattata dalle sue tavole. Anche l’immaginazione visiva della Satrapi, che inserisce spesso inquadrature da cartoon, segmenti [...] Vai alla recensione »
Curioso: dopo un capolavoro d’animazione in bianco e nero che dava carne e sangue alla sua autobiografia, l’autrice di Persepolis torna con un film vero e a colori che conferisce alla profondità e allo spessore dei suoi ricordi di famiglia la consistenza volatile e il luccichìo intermittente dell’album illustrato. Siamo sempre a Teheran ma nel 1958, ben prima che Marjane Satrapi venisse al mondo.
Dopo l’acclamato “Persepolis”, la Satrapi e Paronnaud servono il “Pollo alle prugne”: il soggetto è ancora una graphic novel, ma l’animazione lascia spazio agli attori in carne ed ossa, accontentandosi di sfondi e inserti. Analogamente, Marjane non abbandona l’Iran, eppure lo solleva dalla carta geopolitica per i territori dell’immaginazione nostalgica e dolente, guardando alla Francia che l’ha adottata, [...] Vai alla recensione »
Conto alla rovescia sull' ultima settimana di vita del violinista Nasser Ali Khan, da sempre infelice per non aver potuto sposare la bella Iran, che amava alla follia. La donna che ha impalmato, invece, non l' ha mai amata: perdipiù lei gli ha rotto il violino, persuadendolo a morire. Film da festival tipico se mai ce ne furono, una fantasmagoria liveaction di Mariane Satrapi e Vincent Paronnaud, già [...] Vai alla recensione »
Marjane Satrapi aveva esordito nella regia con il delizioso film d’animazione Persepolis, realizzato con Vincent Parannaud a partire dal proprio, omonimo romanzo a fumetti. Ora sulla base di un altro suo album che pesca nelle memorie di famiglia, e di nuovo in coppia con Parannaud, l’artista franco-iraniana firma un film con attori in carne e ossa, Pollo alle prugne, dove si racconta di un violinista [...] Vai alla recensione »
Il nostro film parla del caos, dice Marjane Satrapi a proposito di “Pollo alle prugne” ("Poulet aux prunes", Francia, Germania e Belgio, 2011, 93’), che ha scritto e diretto con Vincent Paronnaud, traendolo da un proprio racconto grafico. E aggiunge che. insieme, hanno «voluto Fare un po’ di filosofia». Ma per loro e nostra fortuna quella di Nasser Alì Kahn(Mlathieu Amalric) può essere intesa anche [...] Vai alla recensione »
Tornano, sempre insieme, l'iraniana Marjane Satrapi, autrice finissima di romanzi a fumetti, e Vincent Paronnaud, francese, anche lui noto autore di fumetti. Li abbiamo incontrati una prima volta nel 2008 grazie a un film di animazione in bianco e nero, "Persepolis”, tratto appunto da un romanzo autobiografico a fumetti con cui Marjanne Satrapi, nata a Teheran quando ancora c’era lo Scià, ci raccontava [...] Vai alla recensione »
Poulet aux prunes»: tanto brutto e fuorviante il titolo quanto bello il film. Registi, gli stessi autori del l’impegnato cartoon Persepolis: la fumetti-sta iraniana Marjane Satrapi e il fumettista francese Vincent Paronnaud. Ci si aspettava un altro film scopertamente politico, invece sugli schermi giunge un’opera di libera fantasia, una fiaba totalmente estranea alle dure problematiche iraniane protagonist [...] Vai alla recensione »