Alex Cross

Torna il detective profiler Alex Cross nato dalla penna di James Patterson e portato sullo schermo già due volte da Morgan Freeman che questa volta passa la mano, forse per sopraggiunti limiti di età, a Tyler Perry, roccioso quanto basta per impersonare un detective pensante ma ben disposto a sporcarsi le mani quando il gioco si fa duro.

"Alex Cross" di Rob Cohen sembra tanto una presa in giro. Esso è un thriller più adatto alla televisione che al cinema. Il film infatti presenta tratti canonici di una delle tante serie tv americane come "CSI", "Criminal Minds", "Law and Order" e fallisce malamente invece nel portare al cinema una storia non degna del cinema, scritta male, banale, [...] Vai alla recensione »

Mi associo alle critiche al film prevalenti, alla trama, ai dialoghi, ai blooper, ecc ecc. Aggiungo qualche altra osservazione. E' stupefacente come scompaia di scena, anche nei dialoghi, il personaggio della detective Monica Ashe. Altra prova di banalità. Avete notato che non viene svolta alcuna indagine sulle ultime ore della prima vittima, Fan Yau? E' nella normale prassi delle [...] Vai alla recensione »

Dopo un'assenza di dodici anni torna sul grande schermo il detective Alex Cross, nato dalla penna prolifica di James Patterson. Nei primi due capitoli, Il collezionista (1997) e Nella morsa del ragno (2001), assistemmo alla perspicacia deduttiva dell'attempato profiler dell'FBI di Washington, nella figura compassata e calzante di Morgan Freeman.

Matthew Fox ci credeva, è lampante, credeva in questo killer folle tirato in ogni muscolo, spietato, chirurgico. Tutti i suoi sforzi in fondo non son altro che rammarico per tanto spreco di energie e volontà in uno dei film peggiori dell'anno. Si parte come un thriller di psicologie, si arriva alla pura e semplice vendetta, nessuna possibilità di indagine, nessuna possibilità di empatia con i personaggi, [...] Vai alla recensione »

Abbastanza presto, in realtà, ci si accorge, anche se con il meccanismo della sorpresa, che l'assassino vero è...(non lo scrivo per non togliere la sorpresa a nessuno spettatore eventuale). Jean Reno è sacrificato nella parte a lui assegnata, gli altri interpreti, anch'essi di discreta statura professionale, non arrivano, però, a livelli eccelsi.

Più che la banalità della trama (prevedibile, quando si tratta di un serial killer), quello che irrita è l'elementarità dei dialoghi. Lo spettatore che va a vedere un film il cui protagonista è un poliziotto psicologo, si aspetterebbe qualcosa di più della capacità di svelare che la moglie ha bevuto un cappuccino da una (vistosa) macchia schiumosa sul bavero del vestito.

ho letto quasi tutti i romanzi di Patterson, ottimo giallista. Ho apprezzato i film Nella morsa del ragno e il collezionista. Questo film non è all'altezza assolutamente. E, se lo vedrete, fate caso al doppiaggio: pessimo.

Edward Burns era uno sceneggiatore, regista e attore molto promettente, leggiadro nella sua irlandesità. Lo si vedeva al Sundance, coccolato da Robert Redford molte tinture fa. Lo ritroviamo in questo film detective a Detroit, in coppia con Tyler Perry: classica infanzia difficile a New Orleans, gran successo al botteghino travestito da matriarca afromericana nei film dove impersona Mabel Simmons detta [...] Vai alla recensione »

Questo film che vorrebbe essere un thriller dovrebbe servire per rilanciare il personaggio del titolo, creato dalla penna di James Patterson e portato sullo schermo finora da Morgan Freeman. Stavolta Alex Cross è interpretato da Tyler Perry, lontano anni luce dal personaggio che lo ha portato alla celebrità, cioè la sboccata e aggressiva matrona Mabel "Madea" Simmons.