Anno | 2011 |
Genere | Fantastico |
Regia di | Ricky Caruso |
Attori | Monica Zanchi, Aldo De Luca, Irene Catania, Emiliano Cinquerrui, Rosario Samuel Adonia . |
MYmonetro | 2,12 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 24 maggio 2011
Il film d'esordio del regista Ricky Caruso racconta una vicenda perturbante e surreale. Con Monica Zanchi.
CONSIGLIATO NÌ
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L'efferato omicidio di una giovane donna, per mano di un serial killer che usa coltelli da macellaio. Una ragazza segregata in una stanza umida e cupa, immersa nei suoi stessi escrementi. Un uomo catatonico prigioniero in un letto di ospedale, vittima delle premure nevrotiche di tre infermiere psicopatiche. Poi, il risveglio dall'incubo e il ritorno alla realtà, che si mostra persino più atroce dell'incubo stesso. Svelando le ragioni che stanno dietro all'orrore appena mostrato, scatenatosi come inevitabile conseguenza dei soprusi inferti da una madre disturbata nei confronti dei suoi stessi figli, alla presenza di un marito/padre paralizzato e con il volto di mostro.
Si snoda da qui la non-trama di Naftalina, opera prima di Ricky Caruso che affonda le radici in un sottogenere horror-erotico anni Settanta di cui ripropone le atmosfere e le ambientazioni, accentuate da una lieve saturazione dell'immagine che gioca con musiche e colori acidi, scanditi dalle dissolvenze in nero nel poco montaggio che alterna vari piani sequenza. Un sottogenere che si ispira dichiaratamente ai film di Joe D'Amato (nome d'arte di Aristide Massacesi), regista italiano che negli anni Settanta diede inizio ad un filone apocrifo di pellicole ispirate ad Emmanuelle di Just Jaeckin, e che viene ripescato dall'esordiente Ricky Caruso anche affidando il ruolo della madre diabolica alla svizzera Monica Zanchi, già protagonista di film come Spell dolce mattatoio di Alberto Cavallone e Emanuelle e gli ultimi cannibali dello stesso Joe D'Amato. Titoli che fanno ripensare a Henry pioggia di sangue di John McNaughton contro cui si scatena Nanni Moretti in Caro diario con un momento di memorabile ironia.
Se questo è il panorama cinematografico dal quale Naftalina trae la sua ispirazione, ne è presto spiegato il pesante e disturbante bagaglio di squallore, feticismo, brutture e perversioni che il film di Caruso si porta dietro, gravandone un pubblico che all'anteprima nazionale ha cominciato a lasciare la sala dopo poco più di metà pellicola. Non perchè ignorante o incapace di capire, ma perchè al contrario in grado dare il giusto valore al cinema e al proprio tempo. E se a volte l'alibi della sperimentazione, dell'omaggio o della provacazione invita all'indulgenza, qui resta la stessa sensazione che si ha di fronte a certi indumenti che, un tempo, hanno avuto inspiegabile fortuna e che, a distanza di anni, sarebbe meglio lasciare chiusi in un cassetto sommersi da un mucchio di naftalina.
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Opera prima (e probabilmente ultima visto l'esito infausto) dell'esordiente Ricky Caruso. Patetico copia e incolla cinematografico spacciato per omaggio al cinema di genere con un risultato alquanto degenere. Soporifera e confusa storia di serial killer e psicopatici di turno tra effetti speciali e trucco ai limiti del ridicolo in una pellicola in cui nemmeno le musiche (deboli [...] Vai alla recensione »
Il film Ricky Caruso, personaggio noto agli amanti dell' horror (più volte infatti ha partecipato con i suoi cortometraggi a diversi festival di genere tra cui il “Joe D’Amato Horror Festival”) non è indirizzato al grande pubblico, troppo abituato ormai a film che non comportano l'attivazione del cervello e che non lasciano a posteriori nessuna traccia.
Nell'asfittico panorama filmico italiota fatto di cinepanettoni, di passerelle di cabarettisti e comici televisivi (irresistibili per i primi due minuti ma assolutamente letali dal terzo minuto in avanti), di films pseudo-autoriali piagnoni e buonisti, improntati al "politically correct" o all'impegno sociale a tutto tondo, a tutti i costi e un tanto al chilo, viene voglia di assaporare un po' di quel [...] Vai alla recensione »
Caruso,alla sua opera prima,autoproduce un film estremo,ma non come si potrebbe pensare.La trama è composta da una serie di bozzetti sul quadretto familiare assai deviato,volutamente esasperati nella loro lunghezza.Viene fatto il paragone tra alcuni tipi di insetti e i personaggi,e oltre all'ispirazione da Cavallone(dai quali film viene ripresa la Zanchi)c'è qualche vago [...] Vai alla recensione »
E' davvero divertente leggere certe critiche su questo forum o nella pagina principale... pseudocritici che recensiscono i film senza nemmeno vederli per intero.... è cosa nota che la Sgroi sia andata via prima di metà film... presunti fan di Joe D'Amato che scrivono di "omaggio al cinema di genere" quando questo film tutto è tranne che un omaggio al cinema [...] Vai alla recensione »
Carissima Ornella, mi permetto di darti del tu visto che siamo colleghi critici anche se di scuole di pensiero e di metodo decisamente diversi. Purtroppo mi tocca osservare che hai scritto una recensione senza aver assistito a tutto il film e, per quanto tu possa essere una critica giornalistica e non teorica, credo che questo sia un'attegiamento quantomeno criticabile per chi [...] Vai alla recensione »
Devo dire che partecipo spesso alle rassegne che abitualmente il fantastico cinema King ci offre. Finalmente ho potuto vedere una produzione nostrana degna di nota. E' vero chel'inizio sembra andare per ritmi molto lenti, ma poi a metà film tutto accelera imporvvisamente fino a sfociare in un poetico finale che non svelo permotivi di spoiler! Consiglio di non perdersi leprossime [...] Vai alla recensione »
Questa recensione sembra scritta da una persona che si è limitata a guardare i primi dieci minuti del film. E' scritta con la tecnica del copia incolla che ormai molti utilizzano con la presunzione di farsi chiamare giornalisti o critici. Non ha saputo leggere il film. Non è andata oltre. E quando leggo una frase del genere "scanditi dalle dissolvenze in nero nel [...] Vai alla recensione »