Anno | 2010 |
Genere | Commedia |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Lee Hae-Young |
Attori | Shin Ha-kyun, Uhm Ji-Won, Shim Hye-Jin, Song Dong-Il, Ryoo Seung-Bum, Baek Jin-Hee Oh Dal-soo. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 29 aprile 2011
Hae-Young Lee dirige una divertente commedia erotica sui diversi modi di vivere l'amore.
CONSIGLIATO SÌ
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Furbo il giusto e concepito per compiacere senza sconvolgimenti una fetta importante di pubblico, Foxy Festival si è rivelato sorprendentemente un flop al botteghino in patria. Stupisce il disinteresse del pubblico coreano perché la comicità di Lee Hae-young è tutt'altro che scontata a livello di architettura delle gag e dei tempi comici nell'alternanza o nella connessione tra gli episodi e si dimostra assai scaltra nell'osare quel che tanto che basta per mettere in scena perversioni sessuali sufficientemente sgradevoli o disturbanti evitando di esasperarne il lato angosciante. Lo sguardo del regista è costantemente distaccato, l'ottica è inevitabilmente straight e questo rimane il principale limite di Foxy Festival: divertire con le stranezze sessuali è ok, ma non lo è approfondirne le cause o palesarne gli effetti che potenzialmente comportano maggiore disagio.
Tutto è sotto forma di commedia leggera, in cui la morale invita ad accettare la diversità in tutte le sue manifestazioni, ma più per politically correctness che per una reale comprensione di quel che porta un essere umano a comportamenti che esulano dal punto di vista della moral majority. Da notare (e apprezzare) il fatto che, per una volta, siano assenti elementi di misoginia e di riduzione della donna a oggetto, così presenti nella società (e quindi nel cinema) della Corea del Sud; o meglio siano relegati al goffo personaggio del poliziotto Jang-bae, che emerge in tutta la sua insicurezza e nel farsesco tentativo di riaffermare l'egemonia virile nel rapporto di coppia. Rinunciando alla pretesa di trovare in Foxy Festival qualcosa che assomigli a un'analisi credibile delle abitudini più peculiari dell'uomo moderno, se ne può accettare la posizione e apprezzare l'indubbia vis comica, che si avvale di un cast all-star prestigioso, tra cui spicca - proprio nei panni del succitato Jang-bae - il consueto Shin Ha-kyun, indimenticato protagonista di Sympathy for Mr Vengeance e No Mercy for the Rude.
Leggiadra e divertita (e divertente) commedia sulle stravaganze della sessualità umana, Foxy Festival nasconde bene le sue ambizioni profonde. Le vicissitudini, sapientemente alternate, dei sei insospettabili (ognuno dei quali campione, in privato, di una passione sui generis: si va dall'austero insegnante appassionato della lingerie femminile all'ambulante che s'è [...] Vai alla recensione »