The Angel, the Brute and the Wise

Franco Nero, che si è distinto nel ruolo di Abele in La Bibbia di John Huston, ha raggiunto la notorietà con Un tranquillo posto di campagna e ha deliziato i fan dello spaghetti western come interprete di Django di Sergio Corbucci, vestirà il duplice ruolo di regista e protagonista in The Angel, the Brute and the Wise. La notizia risale a qualche mese fa, quando il premio David di Donatello per Il giorno della civetta menzionò per la prima volta il progetto al Los Angeles Italia Festival assicurando la presenza nel cast di Keith Carradine e Treat Williams. In questo lasso di tempo le informazioni si sono incrociate con le notizie sul western (atipico) che sta preparando Quentin Tarantino, Django Unchained, sul quale si è spostato l'interesse della stampa tutta. E ora che Nero ha dichiarato che il regista di Bastardi senza gloria comparirà in un cameo nel suo The Angel, the Brute and the Wise, le cose sono più chiare: trattasi di due film distinti.
Quello di Franco Nero, infatti, è un omaggio a John Huston (che gli regalò la popolarità nel 1966) e Sergio Leone, padrino del genere spaghetti western. Il regista avrebbe fatto firmare a Tarantino una lettera d'intenti in cui si impegna a partecipare a The Angel, the Brute and the Wise nelle vesti del bandito che il personaggio di Nero ucciderà con un fucile cui pallottole sono state rimpiazzate con delle monete d'oro. Sembrerebbe che Tarantino abbia accettato la parte per il modo in cui verrà esecutato e, entusiasta, proverà a portarsi dietro anche il resto della banda, ovvero Robert Rodriguez e (presumibilmente) Eli Roth, per il ruolo degli altri due banditi previsti dal copione. Da parte sua, Franco Nero si è detto felice di partecipare come guest star di Django Unchained, nel caso in cui Tarantino lo chiamasse per un cameo. D'altronde il titolo rimanda direttamente al film di Corbucci...
Di Tirza Bonifazi