Anno | 2011 |
Genere | Noir, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Michael Zampino |
Attori | Alessandro Roja, Guia Jelo, Davide Lorino, Tresy Taddei, Maria Sole Mansutti . |
Uscita | venerdì 8 luglio 2011 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Iris Film Distribution |
MYmonetro | 2,81 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 giugno 2015
L'eredità scomoda di un padre dal passato misterioso, con Alessandro Roja nei panni del 'buono'. In Italia al Box Office L'erede - The Heir ha incassato 13,9 mila euro .
L'erede - The Heir è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO SÌ
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Dopo la morte del padre, il ricco radiologo Bruno riceve in eredità una villa sperduta tra i monti Sibillini. Senza grandi aspettative né entusiasmo, prende la macchina e insieme alla fidanzata corre a vedere la casa. Una volta raggiunto il posto, scopre di avere tra le mani una proprietà interessante e decide di ristrutturarla per rivenderla all'offerente più generoso. Scopre anche la presenza poco rassicurante della famiglia Santucci, i vicini di casa, vecchi amici e confidenti del padre, malamente intenzionati a prendere possesso delle mura cadenti della villa. Capisce presto che, dietro alla prodigata gentilezza dei dirimpettai, si nasconde la brama violenta di estorcergli casa, mobili e giardino, e il desiderio di vendicarsi per i soprusi subiti dal misterioso genitore.
Con poche locations a disposizione, una casa isolata, un albergo e qualche strada tortuosa dell'Appennino umbro-marchigiano, il regista Michael Zampino ha preferito puntare sulla forza carismatica degli attori. La scommessa di riuscire ad essere avvincente, malgrado un budget ridotto e un cast al minimo indispensabile, deve essere stato un passaggio obbligato, necessario a esaltare gli aspetti più intriganti della sceneggiatura scritta da Ugo Chiti, senza scadere in un'eccessiva semplificazione visiva. L'aiuto deriva dal cast (Guia Jelo su tutti, in gioco nella trama con anima e corpo), fatto di volti convincenti e interpretazioni ponderate. Il protagonista, Alessandro Roja, dal ruolo televisivo del Dandi (il criminale 'carnefice' più calcolatore della Banda della Magliana) passa all'esatto opposto e diventa la 'vittima' innocente di un complotto: anche in questa nuova versione più ingenua e spassionata, a tratti fin troppo ingessata, dimostra però di non essere immune da un istinto di prevaricazione atavica, sottile e inizialmente invisibile.
L'identità della sua classe sociale - la convenzionale borghesia milanese - viene messa sotto analisi e confrontata con il comportamento deviato (da anni di frustrazione e violenza) della rurale famiglia Santucci. Lo scontro si svela lentamente fino a sfociare in una vera e propria battaglia, combattuta a colpi di invasione di proprietà privata, gesti intimidatori e provocazioni sessuali. E malgrado i limiti di una fotografia senza ombre né luci (un peccato, considerando che L'erede, per temi e precetti, si inserisce perfettamente nel genere del noir), il film riesce a sostenere una struttura narrativa fatta di pochi movimenti, grandi dialoghi e cura dei dettagli. La presenza inquietante del coniglio, mai ridondante, sempre puntuale a segnare l'inizio di un nuovo capitolo della storia, è l'immagine memorabile di un esordio che dimostra grandi potenzialità. Michael Zampino è già atteso alla prossima prova.
L'EREDE - THE HEIR disponibile in DVD o BluRay |
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"L'Erede" è la prova dal fatto che si può ancora fare buon cinema anche con un budget limitato. La storia, ben caratterizzata sullo schermo grazie alla carica emotiva di Guia Jelo e Alessandro Roja, ci catapulta in una atmosfera thriller, come da tempo non accadeva nel cinema nostrano. La sceneggiatura a quattro mani (del bravissimo Chiti e del talentuoso Zampino) descrive [...] Vai alla recensione »
Thriller psicologico decisamente avvincente e coinvolgente quello di Michael Zampino, L'Erede, in uscita oggi al cinema. La descrizione dei paesaggi, l'introspezione che ogni personaggio fa di sè, i momenti di suspence ne fanno un capolavoro, un noir di altri tempi si direbbe lontano da quella che è oggi la produzione cinematografica qualunquista.
una villa in mezzo ai boschi, pochi personaggi e un clima inquietante. Con pochi ingredienti ma tanta atmosfera e mistero, il film riesce a coinvolgere lo spettatore in un crescendo di tensione. Un ottimo thriller psicologico.
Oltre ad essere ben recitato, mi ha colpito come certe dinamiche che ci trascinano in atteggiamenti autodistruttivi facciano parte di tutti. Non ci sono differenze di ceto sociale su certe dinamiche, ognuno quando prova un senso di ingiustizia può arrivare a compiere azioni fuori dal proprio controllo. Mi sono piciuti molto tutti gli attori, pochi ma buoni, non ultima la colonna sonora quale protagonista [...] Vai alla recensione »
Più thriller che noir, segna l'esordio sul grande schermo per Michael Zampino, in un lungometraggio che, pur tra diversi limiti, mostra aspetti d'interesse. Dal soggetto intrigante, sa intrattenere ed appassionare, grazie ad una buona sceneggiatura che sa inquadrare vari aspetti della vicenda, gestendo in maniera corretta il ritmo della pellicola. Di minore impatto la costruzione dei personaggi, [...] Vai alla recensione »
Una casa dispersa tra i monti lasciata in eredità dal padre, è solo l'inizio dell'incubo per il Dandi della serie "Romanzo criminale", che da carnefice diventa vittima. Il film è complessivamente noioso e fin troppo compassato, a me non è piaciuto, ma bisogna dire che l'opera prima di Michael Zampino non è fatta così male.
Precari equilibri affettivi collassano trasformandosi in tormenti psicofisici. Un giovane medico eredita una villa e con essa il suo non lontano passato; è immersa in un mondo rurale, quasi arcaico, del quale con difficoltà prova a capirne, subendola, l’essenza. Il regista \ Michael Zampino / è bravo nel presentarci una umanità protesa ai campi ed alla ubertosa [...] Vai alla recensione »
l'erede senza ma e se è supportato da scelte intelligenti della regia , scenografia, attori con forte libero arbitrio nell 'interpretazione; voglia di innescare richiami energetici di rilievo nell' associare immagini con basi musicali fortemente sincroniche. Il film non è banale anche per il fatto che il regista alla sua prima esperienza di un vero lungometraggio [...] Vai alla recensione »
Un film di atmosfere particolare, intrigante, molto ben realizzato - Ottima fotografia. Bravo al regista Michael Zampino.
Ho visto il film ieri sera qui su MyMovies. Una buona tensione, che cresce pian piano col dipanarsi della trama. Quello che mi ha colpito è la scelta del luogo, suggestivo, quasi fuori dal tempo, che non sovrasta il contenuto del film nè gli attori. Un cast di attori molto equilibrato, ognuno è giusto per il suo ruolo, mi è piaciuto in particolar modo Davide Lorino, nel [...] Vai alla recensione »
Michael Zampino presenta al pubblico un'opera genuina, asciutta ed essenziale. La tensione nello svolgimento della storia sale piano piano e lascia lo spettatore avvinto. Anche piacevolmente sorpreso da un finale non così scontato come lascerebbe supporre il più classico degli incipit. Ma chi è il protagonista di questo noir? Forse la giovane ragazza che rappresenta una possibilità di riscatto da [...] Vai alla recensione »
Pochi attori ma bravi... devo dire che hanno retto bene, pur avendo poco movimento il film non risulta statico. Mi è piaciuto, anche se inizia un pò lento poi prende un ritmo coinvolgente, belle anche le musiche, complimenti a Riccardo Della Ragione, commenti essenziali ma di impatto. Si vede poco il posto in cui hanno girato, io conosco quelle zone, sono bellissime, hanno fato poche [...] Vai alla recensione »
Certo il film non svetterà in testa alle classifiche ma ha sicuramente il merito di essere uno di quei pochi film intelligenti che contrastano con l'encefalogramma piatto della maggior parte delle nostre produzioni. Anche se l’argomento affronta tematiche che in un primo momento potrebbero risultare non particolarmente accattivanti, Zampino è in grado di coinvolgere e [...] Vai alla recensione »
Finalmente del cinema surreale portato al reale. Un bel tema, ben recitato e ben diretto. un bel film da consigliare.
Penso che l’Erede sia davvero un buon film, e credo che valga la pena di vederlo. Ho trovato molto bella l’ambientazione e anche la musica, che all’occasione ben si accompagna ad ogni scena del film, contribuendo in maniera significativa alla creazione di situazioni di suspance. I dialoghi hanno un loro spessore senza risultare pesanti e proprio per questo rendono accattivante e [...] Vai alla recensione »
una villa in mezzo ai boschi, 4 personaggi e un clima inquietante. Con pochi ingrediendi il film ci coinvolge in un crescendo di suspense e tensione. Un ottimo thriller psicologico.
dopo un teaser inquietante con urli, ombre e disperazioni, il film ci coinvolge in un'atmosfera particolare, onirica e gotica. Aiuta molto la musica e gli effetti sonori mai redondanti e sempre al servizio della storia. Seguiamo Il protagonista, un giovane medico milanese, che scopre il passato del padre attraverso una villa in montagna e l'incontro con vicini "borderline". [...] Vai alla recensione »
anche se mette un pò di tempo a decollare, L'erede ci coinvolge in un clima sempre più misterioso quasi ipnotico. La storia evolve in maniera naturale e gli accadimenti, sempre più drammatici, sembrano inarrestabili. Davvero bravi gli attori. Giuste le atmosfere gotiche create apparentemente con pochi mezzi (ma il basso budget non si vede sullo schermo).
Ahahahah ma davvero 3 stelle? Ma chi le scrive le recensioni??? Che film imbarazzante...sceneggiatura, storia , ambientazione , recitazione : sembra tutto amatoriale!
un buon film interpetrato da ottimi attori tutti italiani nonchè da alessandro roja diventato famoso grazie alla serie di romanzo criminale dove faceva la parte del cattivo e violento, in questo film ha dimostrato di saper recitare ottimamente anche la parte della vittima, la storia a parte un lento inizio, è ottima e coinvolgente, buone anche le ambientazioni, l'unica pecca è [...] Vai alla recensione »
Discreto "thriller" e calcolando che in genere i film italiani mi fanno pieta', direi anche buon film italiano. Una famiglia a dir poco odiosa e un po' di tensione si sente. Promosso, anche se in alcune scene avrei ritoccato qualcosa. PS Veramente carina questa tresy taddei che non conoscevo...vedremo in futuro se sapra' anche recitare, con questa parte non si capisce.
come spesso succede per i film proposti da mymovies per le anteprime, c'è un pubblico di amici del regista e degli attori che si lanciano in giudizi a dir poco esagerati, 4 e 5 stelle, ed altri che per contrasto cercano di riportare in basso il giudizio, a volte esagerando. la verità sta nel mezzo? non sempre. più spesso i film proposti hanno bisogno di promozione proprio perché poco meritevoli.
…ma ragazzi, è un film orrendo… Ma siete tutti amici di Zampino? Ma come si fa a scrivere “grandi dialoghi e cura dei dettagli”? …È imbarazzante, la storia è piena di incongruenze e di illogicità; come possa Ugo Chiti firmare una sceneggiatura del genere senza vergognarsi è un mistero… persino il pubblico dell’UCI Bicocca [...] Vai alla recensione »
Non vorrei con questo film, che ho visto su "MyMovies", avere preso lo stesso abbaglio che presi con "L'imbalsamatore" di Garrone. Certo che, senza offesa per nessuno, mi appaiono alquanto stupefacenti gli elogi per un giallo(?) in cui la tensione non esiste: dove chi siano gli assassini si capisce subito, almeno alcuni personaggi come il figlio "Strano" ed il protagonista appaiono poco plausibili [...] Vai alla recensione »
Non vorrei con questo film, che ho visto su "MyMovies", avere preso lo stesso abbaglio che presi con "L'imbalsamatore" di Garrone. Certo che, senza offesa per nessuno, mi appaiono alquanto stupefacenti gli elogi per un giallo(?) in cui la tensione non esiste: dove chi siano gli assassini si capisce subito, almeno alcuni personaggi come il figlio "Strano" ed il protagonista appaiono poco plausibili [...] Vai alla recensione »
…ma ragazzi, è un film orrendo… Ma siete tutti amici di Zampino? Ma come si fa a scrivere “grandi dialoghi e cura dei dettagli”? …È imbarazzante, la storia è piena di incongruenze e di illogicità; come possa Ugo Chiti firmare una sceneggiatura del genere senza vergognarsi è un mistero… persino il pubblico dell’UCI Bicocca [...] Vai alla recensione »
E' attorno all'eredità, più che all'erede, il film. Un'eredità scomoda anche di storie e relazioni che l'erede ignora. Un padre ha lasciato una villa di campagna apparentemente abbandonata e in disuso al figlio, radiologo in città. Lui scopre nella famiglia che vive e lavora accanto a quella proprietà un microcosmo di violenza, dinamiche familiari [...] Vai alla recensione »
Buoni attori sprecati in una storia per nulla originale. Il finale è deludente e incomprensibile. Il classico gatto nero è stato sostituito dai conigli, presenza continua nel film, fino a diventare ridicoli.
thriller alla dario argento,stomachevole, ho letto i commenti subito dopo l'anteprima, ma che razza di film la gente guarda per esaltare una pellicola simile? e per favore non osannate gli attori,del grandioso si da a pacino de niro nicholson......un consiglio par condicio : cara redazione, nei commenti post proiezione mettete anche quelli ai quali il film non è piaciuto,altrimenti siamo [...] Vai alla recensione »
Un thriller all’italiana, girato sugli Appennini da un regista italo francese e interpretato da una squadra di attori che più varia non si può: una brava signora del teatro che al cinema aveva quasi rinunciato, una giovane acrobata da circo, il volto simbolo della Roma criminale (per fiction) e un coniglio meticcio, Vasco, con tanto di addestratore al seguito. Opera prima di Michael Zampino, scritto a quattro mani con il blasonato Ugo Chiti, L’erede sarà dall’8 luglio in venti sale per dimostrare che il cinema di genere, anche quello più oscuro, nel nostro paese non è morto.
Una grande villa d’inizio Novecento abbandonata in un angolo remoto e selvaggio dei monti Sibillini. L’ha ereditata dal padre il giovane radiologo milanese Bruno che, dopo il fosco e indecifrabile e prologo, arriva sul posto insieme alla fidanzata per decidere il da farsi. Venderla, certo, ma per ottenerne il massimo solo dopo averla fatta restaurare da un’impresa: gli saranno d’aiuto o d’impaccio [...] Vai alla recensione »
Una strada al confine tra Marche e Abruzzo penetra in una boscaglia tra i monti ed ecco apparire la villa. È l'eredità di Giovanni ricevuta dopo la morte del padre, medico di città come lui. La sua fidanzata non accetta di restare il quel posto sperduto, vuole ripartire al più presto, lei ha già la casa di St. Moritz. Il tempo di dare un'occhiata e ripartire.
Capita che d'estate trovi spazio - si fa per dire - un buon film italiano che, stritolato dalle strategie distributive dei big, prova a farsi largo nella asfittica stagione estiva. E' il caso de L'erede, nuovo titolo in catalogo della coraggiosa Iris Film di Christian Lelli (uno che si cerca film piccoli e difficili, perché ama il cinema più del guadagno), opera del talentuoso Michel Zampino con Alessandro [...] Vai alla recensione »
L’eredità del titolo è una casa grande e misteriosa lasciata da un padre misterioso a un figlio incredulo. Il giovane farà esperienza di strane verità sulla casa e i suoi vicini. Un film che non riesce a essere credibile nel ricostruire atmosfere sospese, anche se c’è tanta buona volontà. Da L'Unità, 8 luglio 2011
Mentre fa sopralluoghi nella villa ereditata dal padre sull’Appennino marchigiano, un giovane medico riceve la visita di una donna che vive con i due figli in una casetta accanto. Dapprima premurosa seppur invadente, la vicina rivela poco a poco una natura prevaricatrice: essendo stata amante del defunto, ora accampa diritti sulla proprietà e presto l’incubo ha inizio.
Bislacco thriller italiano, ambientato sull'appennino marchigiano. Il giovane radiologo Bruno arriva nella grande villa fatiscente ereditata dal padre. Trova: 1) una megera che, come sedicente amante del defunto, la pretende per sé. 2) il muscoloso figlio della donna, ghiotto di noci e parco di parole. 3) la vezzosa figlia, con l’animo della escort.
Bruno prende possesso della casa che il padre gli ha lasciato in eredità. Non ha previsto di doversela vedere con la pericolosa famiglia di Paola, da qualcuno ritenuta una strega. Esordio registico in un thriller all'italiana girato in stile anni 70. L'atmosfera c'è, però il mistero latita e l'epilogo pare casuale. Nel genere ridateci, prego, La casa dalle finestre che ridono di Avati.