Anno | 1985 |
Genere | Azione |
Produzione | Italia, USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Umberto Lenzi |
Attori | Antonio Sabato, Ivan Rassimov, Werner Pochath, Sal Borgese, Andrea Aureli, Geoffrey Copleston Duccio Dugoni, Franco Fantasia, Dante Fioretti, Giovanni Gargano, Pierluigi Ghezzi, Gabriella Giorgelli, Gory Ford Joan, Julia Kent, Manfred Seipold, Diego Verdegiglio, Alex Serra, Gustavo Adolfo Matos. |
MYmonetro | 2,09 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 27 settembre 2010
Una multinazionale contatta un esule sudamericano per rovesciare il governo che ha preso anche in ostaggio suo figlio.
CONSIGLIATO NÌ
|
Il leader democratico di un Paese sudamericano è stato mandato in esilio da un colpo di stato sostenuto da una compagnia mineraria. È ora quella stessa compagnia che vuole rimetterlo al potere ma suo figlio è stato sequestrato proprio dagli uomini del dittatore. È necessario mettere in piedi una squadra disposta a tutto per liberare il bambino. Cinque esperti in guerriglia, tra cui una donna abile nell'uso degli esplosivi, entrano in azione e riescono a raggiungere il luogo in cui l'ostaggio è tenuto nascosto. I colpi di scena non mancheranno.
Umberto Lenzi si conferma con questo film un regista per tutti i generi capace com'è di realizzare b-movie in ogni angolo del pianeta garantendo loro un buon livello di professionalità. Quello che manca a questo film che ha attori ben affiatati è però una sceneggiatura che, al di là dei ribaltamenti di fronte, riesca a sostenere la storia con un minimo di credibilità psicologica dei personaggi. Si passa dal pianto per la morte di una persona cara (non vi diciamo chi e per che cosa piange) al sorriso spensierato nell'arco di 3 minuti. Per non parlare di un finale che chiude di fretta come se fosse terminato il budget. A questo si aggiunga la colonna sonora di quello che è stato indubbiamente uno dei compositori di colonne sonore più interessanti del panorama italiano, Stelvio Cipriani, il quale inanella una serie di pezzi che sembrano messi lì il più delle volte a caso non avendo alcun legame, né di supporto né di contrapposizione, con quanto avviene sullo schermo.