Titolo originale | Crime d'amour |
Anno | 2010 |
Genere | Thriller |
Produzione | Francia |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Alain Corneau |
Attori | Kristin Scott Thomas, Ludivine Sagnier, Mike Powers, Patrick Mille, Gérald Laroche Guillaume Marquet, Julien Rochefort, Olivier Rabourdin, Marie Guillard, Matthew Gonder, Jean-Pierre Leclerc, Stéphane Roquet, Frederic Venant, Stéphane Brel, Marie-Bénédicte Roy. |
MYmonetro | 2,71 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 luglio 2011
Isabelle e Christine, entrambe impiegate in una potente multinazionale, intraprendono una sfida tutta al femminile. Al Box Office Usa Love Crime ha incassato 98 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Christine e Isabelle, Isabelle e Christine, una mora e perfetta manipolatrice di uomini e cose, l'altra apparentemente ingenua e indifesa ma tutt'altro che priva di risorse. Il gioco di potere tra le due dame coinvolgerà e sconvolgerà le vite delle pedine della loro scacchiera. Oppresso dalla presenza di due dominatrix dello schermo e dell'incombente Signora con la falce che si è portata via Alain Corneau dopo averlo realizzato, Love Crime si nutre di queste sensazioni e nel contempo ne è vittima. Da Eva contro Eva a Mulholland Drive, è il ritorno del doppio femminino, la bionda e la bruna, e dello scambio di personalità e ruoli. Così ricco di rimandi a Chabrol, Malle e alla tradizione del noir da risultare quasi un esercizio di stile alla Queneau, involuto e quasi affascinante nella sua palese imperfezione: trama risaputa, intuita al primo sguardo delle due maliarde - la Sagnier ormai pericolosamente vicina al typecasting - e talmente fagocitata dalla sua cinefilia da suscitare l'attesa di un détour necessario e infine impossibile. L'idea di affidare alle musiche di Pharoah Sanders (Kazuko il brano) il compito di menare le danze di un'ipotetica pantomima della morte (e) del potere è suggestiva, con strizzata d'occhio a Miles che accompagna(va) la claustrofobia di Ascensore per il patibolo, ma si porta via il film tutto, tale è lo scarto tra l'infernale sax tenore di Pharoah e la routine stilosa del ménage di amore e intrigo. È nei particolari (la Sagnier mummificata della scena clou novella Musidora) che Love Crime lascia intuire quel che Corneau avrebbe potuto ricavarne nel film che purtroppo non girerà mai.