Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Jean-Paul Civeyrac |
Attori | Léa Tissier, Elise Lhomeau, Elise Caron . |
Distribuzione | da definire |
MYmonetro | 2,75 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 4 novembre 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Noemie e Priscilla sono due studentesse che vivono con profonda sofferenza la loro adolescenza. Noemie, più colta e studiosa (suona il flauto traverso) ha già tentato il suicidio ed è stata salvata. La legano a Priscilla, di diversa condizione sociale, l'assenza della figura paterna e il rifiuto di un mondo che sentono come opprimente e privo di significati profondi. Decidono, in seguito a una ricerca sulla vita e l'opera di Heinrich Von Kleist che si suicidò dopo aver ucciso l'amica Henriette Vogel, di morire insieme.
Il tema del desiderio di morte in età adolescenziale è ancora oggi affrontato come un tabù dai mezzi di comunicazione. O lo si banalizza con servizi televisivi scandalistici o lo si elide (anche per il giustificato timore di atti di emulazione). A questo si aggiunge poi la realtà scolastica che spesso, non avendo gli strumenti per affrontarlo, preferisce rimuovere il problema che invece le statistiche ci ricordano essere purtroppo drammaticamente reale.
Il film di Civeyrac affronta la vicenda con uno stile che inizialmente fa pensare a un certo cinema americano che sta a mezza via tra lo stile dark (suggerito anche dal titolo) e la premessa di svolte nel gore. Non è però (fortunatamente) così. L'analisi psicologica degli atteggiamenti, piuttosto che delle motivazioni che rimangono più nell'ombra, delle due ragazze viene condotta senza quasi mai cadere nell'approvazione incondizionata del loro nichilismo adolescenziale ma anche senza accenti di condanna pregiudiziale. Se ne segue la difficile lotta ingaggiata contro se stesse e contro il mondo separandone a un certo punto le sorti e cercando di esplorare le possibili vie di uscita da situazioni apparentemente bloccate.
Deux héroïnes aux ongles noirs, vêtements sombres, yeux ténébreux. L'une prompte à s'ouvrir les veines au rasoir, l'autre prévenant son petit copain qu'elle pense à la mort chaque fois qu'il n'est pas près d'elle. Elles se prénomment Noémie et Priscilla. Ces inséparables adolescentes pourraient sacrifier au culte du gothique, hanter les cimetières sous la lune, idolâtrer les films funèbres de Tim Burton. [...] Vai alla recensione »