How I Ended This Summer

Film 2010 | Drammatico 124 min.

Anno2010
GenereDrammatico
ProduzioneRussia
Durata124 minuti
Regia diAleksey Popogrebskiy
AttoriIgor Csernyevics, Grigoriy Dobrygin, Sergey Puskepalis .
MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Aleksey Popogrebskiy. Un film con Igor Csernyevics, Grigoriy Dobrygin, Sergey Puskepalis. Genere Drammatico - Russia, 2010, durata 124 minuti. - MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 marzo 2013

Il film è stato premiato al Festival di Berlino, ha vinto un premio ai European Film Awards,

Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO NÌ
Scheda Home
Critica
Cinema
Trailer
Gli afflati maligni del Polo non danno spinta sufficiente ad un film sulla discesa nella follia ambientato fra i ghiacci.
Recensione di Edoardo Becattini
giovedì 18 febbraio 2010
Recensione di Edoardo Becattini
giovedì 18 febbraio 2010

Su un'isola siberiana a largo del mar Glaciale Artico, due uomini, Pavel e Sergei, vivono in solitudine in una piccola stazione meteorologica. Il loro compito è controllare giornalmente le emissioni radioattive del suolo e riportare via radio i dati all'istituto di ricerca, ma mentre Sergei è un uomo d'esperienza che sa svolgere i suoi compiti con la dovuta precisione e serietà, il più giovane Pavel trascorre le giornate ascoltando musica rock e ammazzando la noia come può, giocando ai videogiochi o bighellonando all'aria aperta. Un giorno, Sergei parte in battello per andare a pesca di trote, lasciando imprudentemente Pavel come unico incaricato alla registrazione delle emissioni.
Una terra desolata è il teatro più adatto alla rappresentazione della lotta per la sopravvivenza. E le isole di ghiaccio e il sole perpetuo del circolo polare in estate sono un contesto ideale dove ambientare una storia sulla discesa nella follia e sullo stato di natura dell'uomo. Sotto questo aspetto, il film di Alexei Popogrebsky cattura molto bene i colori, le asperità e la sconfinatezza del paesaggio artico, aggiungendo un elemento tematicamente importante: il fatto che da una terra nivea, virginale, si origini un afflato mortale di isotopi radioattivi, invisibile ma capace di determinare i cambiamenti climatici quanto quelli comportamentali dell'uomo. Lo stato di natura è quindi descritto in modo preciso e suggestivo: la sguardo del regista si concentra principalmente sul giovane Pavel e sui suoi passatempi puerili per ammazzare il tempo, introducendo la figura del padre-patrigno Sergei un poco alla volta, mostrandone a tratti l'aspetto misterioso, burbero, impenetrabile, e in altri momenti quello più sensibile e affettivo (come negli scambi di sms con la famiglia veicolati dal radio-ponte).
Il deficit più grave, quello che in definitiva rende il film soltanto un tentativo malriuscito (per quanto formalmente affascinante) di ricreare fra i poli un'epopea alla Herzog, riguarda il passaggio dal contesto all'azione, dal ghiaccio dei paesaggi al fuoco del delirio: il racconto per ellissi costruisce una serie di situazioni disgiunte, frazionate, che, oltre a non agevolare la comprensione di quel che sta accadendo, non danno sufficiente respiro né a far emergere la paura e la natura degli istinti di sopravvivenza, né a sviluppare una tensione dal racconto. Tutte le pulsioni viscerali e ferine è come se si scatenassero in modo innaturale, come le emissioni controllate di un geyser artificiale.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 21 maggio 2012
epidemic

Il film è russo, non per questo deve spaventare, ma si sa...se si parla di Russia si parla di grandi spazi. Nella pellicola in questione si capisce subito che il reale protagonista è il territorio sconfinato e non i due attori che sebbene arranchino su una storia praticamente nulla non riescono a togliere la scena al grande Artico. Si sviluppa e prende forma quindi il concetto di distanza, [...] Vai alla recensione »

Frasi
Puzzi
Pavel (Grigoriy Dobrygin)
dal film How I Ended This Summer - a cura di daii
winner
premio per il miglior contributo artistico
Festival di Berlino
2010
winner
miglior attore
Festival di Berlino
2010
winner
miglior direttore della fotografia europeo
European Film Awards
2010
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