Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 42 minuti |
Regia di | J.J. Abrams, Jeffrey Lieber, Damon Lindelof, Jack Bender |
Attori | Matthew Fox, Evangeline Lilly, Dominic Monaghan, Ian Somerhalder, Maggie Grace Naveen Andrews, Harold Perrineau, Malcolm David Kelley, Jorge Garcia, Josh Holloway, Daniel Dae Kim, Terry O'Quinn, Emilie de Ravin, William Mapother, Mira Furlan, Michael Emerson, Henry Ian Cusick, Elizabeth Mitchell. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 11 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento martedì 6 giugno 2017
Un aereo precipita su un isola. I sopravvissuti dovranno affrontare i misteri dell'isola e una comunità dedita a strani esperimenti. La serie ha ottenuto 7 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 18 candidature e vinto 2 Emmy Awards, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, La serie è stato premiato a AFI Awards,
CONSIGLIATO N.D.
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Sopravvissuti due volte. Alla vita di prima, piena di scheletri nell'armadio, e a quella sull'isola, ancor più pericolosa e sul filo del rasoio. Due volte perduti: caduti dalla pentola nella brace. Quello che succede ai passeggeri del volo 815 della Oceanic Airlines con rotta da Sidney a Los Angeles travalica l'incidente aereo e diventa un caso "ai confini della realtà". Su quale isola del Pacifico del sud sono precipitati i 48 sopravvissuti del disastro? Che razza di creatura è quella che ha dilaniato in un sol colpo il copilota dell'aereo intrappolato ancora vivo nella cabina di pilotaggio finita in cima agli alberi? Come fa un orso polare a trovarsi su un atollo tropicale? Che cosa nasconde il messaggio che si ascolta una volta riattivata la radio, proveniente dall'isola e sempre lo stesso da 16 anni? Ma soprattutto: chi diavolo sono e che cosa nascondono gli scampati alla tragedia?
Nonostante i superstiti sull'isola misteriosa risultino 48, il serial segue le vicende di 14 personaggi principali: il neurochirurgo Jack Shephard (Matthew Fox), il quale dopo aver prestato i primi soccorsi ai feriti è destinato a diventare il leader del gruppo; la bella Kate Austin (Evangeline Lilly), la più intraprendente insieme a Jack; Charlie Pace (Dominic Monaghan), il bassista della band inglese Drive Shaft; Boone Carlyle (Ian Somerhalder), a capo dell'azienda della madre che si occupa di eventi nuziali; la sorellastra viziata e manipolatrice Shannon Rutherford (Maggie Grace), la quale ha girato il mondo a spese del fratellastro; l'esperto in telecomunicazioni Sayid Jarrah (Naveen Andrews), un veterano della Guardia Repubblicana irachena di Saddam Hussein a Tikirt; Michael Dawson (Harold Perrineau jr.), un costruttore di New York con aspirazioni d'architetto rimasto vedovo da poco; il figlio di lui Walt Lloyd (Malcolm David Kelley), che la madre aveva portato con sé ad Amsterdam dopo la fine della storia con Dawson; l'obeso Hugo "Hurley" Reyes (Jorge Garcia), fresco vincitore milionario della lotteria; il ribelle di turno James "Sawyer" Ford (Josh Holloway), originario del Tennessee; il coreano JinSoo Kwon (Daniel Dae Kim), l'unico dei sopravvissuti a non parlare inglese; la moglie apparentemente sottomessa SunSoo Kwon (Yoonjin Kim); l'enigmatico John Locke (Terry O'Quinn), manager di rincalzo in una compagnia di Tustin, in California; Claire Littleton (Emilie de Ravin), l'unica dei protagonisti (insieme al bambino che porta in grembo) a essere originaria dell'Australia.
Ognuno di loro ha uno o più flashback i quali, più che svelarne il passato, gettano ombre scurissime e rivelano drammi messi in valigia prima di decollare; generano incroci, tensioni, scontri, allegorie; fanno passare i personaggi al metaldetector. Jack ha coperto il padre alcolizzato, anch'egli medico, da una leggerezza in sala operatoria che ha causato la morte di una paziente incinta; quando non ha più retto il peso e ha confessato la verità alla commissione d'inchiesta, il genitore si è suicidato. Kate viaggiava ammanettata a uno sceriffo dopo essere stata arrestata per una rapina in New Mexico. Charlie è un eroinomane che ha mandato a quel paese il fratello, un tempo membro della band. Boone e Shannon sono andati a letto assieme poco prima del volo. Sayid è stato un infiltrato dei servizi segreti americani e inglesi. Michael ha sempre avuto paura di occuparsi del figlio Walt, forse sperando egoisticamente in una carriera più esaltante. Hurley ha vinto 156 milioni di dollari alla lotteria, ma da quel giorno ha conosciuto solo disgrazie (la morte del nonno, la fine del matrimonio del fratello, la madre che si è rotta un'anca, lo stesso Hurley che finisce arrestato...). Sawyer è un truffatore sfasciafamiglie di professione che ha ucciso una persona per errore. JinSoo è stato assoldato dal padre di SunSoo per commettere estorsioni, minacce, violenze. SunSoo ha preso lezioni d'inglese di nascosto e al checkin ha avuto l'occasione di fuggire dal marito. John era un paraplegico costretto sulla sedia a rotelle che sull'isola riacquista l'uso delle gambe (fosse la sua unica stranezza!). Claire era in volo per affidare il nascituro a una coppia di Los Angeles. La successione dei flashback della prima stagione è questa: nei due episodi della puntata-pilota tocca a Jack, Kate e Charlie; nel terzo ancora a Kate, nel quarto a Locke, nel quinto nuovamente a Jack, nel sesto a Sun, nel settimo a Charlie, nell'ottavo a Sawyer, nel nono a Sayid, nel decimo a Claire, nell'undicesimo a Jack, nel dodicesimo a Kate, nel tredicesimo a Boone, nel quattordicesimo a Michael e Walt, nel quindicesimo a Charlie, nel sedicesimo a Sawyer, nel diciassettesimo a Jin, nel diciottesimo a Hurley, nel diciannovesimo a Locke, nel ventesimo a Jack, nel ventunesimo a Sayid, nel ventiduesimo a Kate, nel trittico conclusivo (Exodus) a vari personaggi. Agli scampati del volo Oceanic si aggiungono successivamente due figure già sull'isola: il pericoloso Ethan Rom (William Mapother) dapprima si presenta come un altro sopravvissuto del disastro aereo, ma quando Hurley redige un censimento degli scampati si scopre che l'uomo non era nella lista dei passeggeri; rimarrà ucciso dopo aver rapito Charlie e Claire. La francese Danielle Rousseau (Mira Furlan) ha vissuto sull'isola da sopravvissuta per 16 anni e ha ucciso i restanti compagni di una spedizione scientifica perché erano stati "infettati" da una strana sostanza; dopo aver catturato Sayid, la donna gli rivela che è in cerca disperata del figlio Alex e per questo rapisce, quando questi viene alla luce, il primogenito di Claire (con la speranza di poterlo scambiare con suo figlio, tenuto prigioniero da un fantomatico gruppo che lei chiama "gli Altri"). All'appello risponde anche Vincent, il labrador retriever di Walt originariamente appartenuto a Brian, l'ultimo compagno della madre; il vero nome del cane è Madison. Subito dopo l'impatto dell'aereo al suolo, i sopravvissuti erano originariamente 51, se si calcolano anche il copilota del velivolo, l'uomo che finisce risucchiato dalla turbina del motore e lo sceriffo che estradava Kate; alla fine della prima stagione sono ancora vivi in 44 (aggiungendo nella conta Aaron Littleton, il figlio appena nato di Claire). Ha destato scalpore la morte di Boone per le ferite riportate in seguito alla caduta dalla cabina di pilotaggio sugli alberi nel ventesimo episodio; Ian Somerhalder ha confessato a "Entertainment Weekly" tutto il suo disappunto per aver saputo della fine del suo personaggio all'ultimo minuto (tanto che l'attore aveva già comprato casa alle Hawaii per stare vicino al set). Il serial vanta la firma di J.J.Abrams, il quale è il coideatore insieme a Damon Lindelof; i due sono altresì produttori esecutivi in compagnia di Bryan Burk e Carlton Cuse. La tambureggiante colonna sonora è composta da Michael Giacchino. Tra i riconoscimenti andati al telefilm si contano 2 Emmy Awards, un ASCAPAward, 2 Saturn Awards, un Golden Satellite Award, 2 Golden Reel Awards, un Visual Effects Society Award e 2 Television Critics Association Awards (uno quale "miglior nuovo programma dell'anno" e l'altro quale "miglior programma innovativo"). Girata sull'isola di Oahu alle Hawaii, divenuta subito meta di turisti "perduti", la serie annovera la puntata-pilota più costosa della storia della televisione: oltre 11 milioni di dollari, di cui uno speso per recuperare e trasportare i resti di un jumbo jet Lockeed L1011 sulla spiaggia hawaiana. La canzonehit dei Drive Shaft di Charlie, "You All, Everybody", composta in realtà da Chris Seefried, si ascolta trasversalmente durante un party nella puntata La terribile verità di Alias (2001), nel quarto ciclo; un secondo link con l'altra serie firmata da Abrams avviene nell'episodio Con la coscienza pulita (sempre nella quarta stagione), in cui all'aeroporto si sente l'annuncio di un volo dell'Oceanic Airlines diretto a Sydney. Un altro rimando ad Alias è il cameo nei panni del copilota di Greg Grunberg, presenza fissa nelle produzioni di Abrams (si veda anche in Felicity, 1998). Il ruolo di Hurley è stato creato appositamente su misura per Jorge Garcia; YoonJin Kim ha sostenuto il provino per la parte di Kate; quando si è presentata ai casting la semisconosciuta canadese Evangeline Lilly, J.J. Abrams ne è rimasto folgorato ("È una bellezza particolare, che non ha nulla di umano"); in un primo tempo, Jack doveva essere interpretato da Michael Keaton e il suo destino era quello di morire nella puntata-pilota (sarebbe toccato a Kate ereditare la leadership); anche Claire, in origine, doveva soccombere nel primo episodio; Dominic Monaghan è stato provinato dapprima per la parte di Sawyer. Le prime cinque puntate si aprono tutte con l'inquadratura dell'occhio spalancato di uno dei protagonisti: il primo è quello di Jack; la tecnica viene ripresa, anche se non continuativamente, negli episodi a seguire (nella seconda parte del trittico finale del primo ciclo è l'iride del piccolo Aaron a dare avvio alla storia). Il telefilm ha generato dibattiti e forum come non si vedeva dai tempi di X-Files (1993), soprattutto sulle varie ipotesi di risposta agli enigmi disseminati nel plot. "Credo che alla gente queste domande ricorrenti stimolino la fantasia, creino un percorso mentale parallelo a quello dell'episodio - ha confidato il coideatore della serie Damon Lindelof - è un fil rouge che unisce i fans della serie. Del resto anche in Twin Peaks, dopo una decina di puntate, la domanda principale non era più 'Chi ha ucciso Laura Palmer?', ma 'Come farà un detective schizofrenico come l'agente Cooper a risolvere il caso?'". Tra le tante teorie formulate, il 17 novembre 2004 "Usa Today" ha vagheggiato che tutti i protagonisti si trovano in realtà al Purgatorio, che John Locke è assoldato da ingegneri genetici o scienziati del comportamento umano che stanno compiendo un esperimento, che l'atollo è una sorta di Fantasilandia (1978); "Entertainment Weekly" nel dicembre 2004 ha azzardato che una catastrofe potrebbe aver ucciso tutti gli abitanti della Terra a parte quelli sopravvissuti sull'isola o che gli alieni abbiano distrutto l'aereo e collocato alcuni membri dell'equipaggio in un habitat in cui li possano studiare come cavie, o addirittura che tutta la serie non sia altro che il sogno (incubo) di uno dei passeggeri (probabilmente Jack). Naturalmente tutte le indiscrezioni sono state prontamente smentite dai produttori, anche se le voci si sono rincorse su internet alimentando il mito del serial oltre il piccolo schermo. Tuttavia, è risultata sempre più fondata l'ipotesi che una delle chiavi della vicenda sia la combinazione di numeri della lotteria vincente di Hurley, il quale l'ha avuta da un paziente di un ospedale psichiatrico che a sua volta l'ha ereditata da un ufficiale della Marina che l'ha captata da un segnale radio: 4815162342. Non è un caso che la seconda e la terza cifra compongano il numero del volo dell'Oceanic e che Abrams sia un appassionato di numerologia (si veda a tal proposito anche in Alias). Almeno due i predecessori seriali illustri di Lost: ne L'isola di Gilligan (1964), in cui sette sopravvissuti di un naufragio si rifanno una vita su un'isola del Sud Pacifico dopo che la loro nave è stata distrutta da una bufera nel corso di un'escursione turistica, si sviluppavano interrogativi simili a quelli della serie degli anni 2000: come mai, vista la vicinanza dell'isola alle Hawaii, non si è mai tentata una traversata? Come riuscivano i protagonisti ad avere così tanti cambi di vestiti (erano miliardari, però la loro gita navale doveva durare solo mezza giornata)? Come faceva un telefilm ambientato su un'isola deserta ad avere così tanti "ospiti" (tra i quali due cosmonauti russi, uno scienziato pazzo, un gruppo di musica pop)?; ne La terra dei giganti (1968), invece, un gruppo di persone in volo da Los Angeles a Londra compie un atterraggio di fortuna su un'isola dove tutto è dodici volte più grande, compresi dei giganti che iniziano a dar loro la caccia. Lost ha segnato due tappe fondamentali nella storia della televisione: da una parte, con la puntata-pilota vista da 18 milioni e 700 mila telespettatori, è risultato il telefilm drammatico più visto dal 2000 in un debutto da prima serata, e insieme a Desperate Housewives ha risollevato le sorti stagionali dell'ABC ; dall'altra ha posto l'inevitabile confronto con la trama da realityshow de L'Isola dei famosi, evidenziando che c'è un oceano in mezzo ai due modi di raccontare l'isolamento, che è più appassionante una storia sceneggiata esplicitamente che una spacciata per reale. Aldo Grasso ha osservato sul "Corriere della Sera": "Per riflettere su di sé, la nostra società ha bisogno di inventarsi un luogo estremo (il naufragio), una metafora esistenziale (l'isola sperduta), una condizione inusuale (la sopravvivenza). Eccoli dunque i nostri eroi, prigionieri di un'oscura malia metafisica, sbattuti in un universo torbido e ignoto, in un posto dai tratti sfuggenti e contraddittori per misurarsi con forze tenebrose (che però ogni tanto danno segno di vita), con gli Altri (esistono o sono la nostra parte inconoscibile?), persino con i cattivi (pirati?). La condizione estrema di vita fa uscir fuori i caratteri delle persone, spesso li ribalta, a volte li trasmuta. Il pratico tenta di costruire una sorta di arca di Noè con cui fuggire; il credente cerca di interpretare i segni profondi del naufragio come evento preordinato, destino, inevitabile sacrificio (è l'Isola che sceglie i suoi naufraghi, non il contrario); l'istintivo si affida alla vita risorgente, al bambino appena nato. L'attesa del soccorso (che è poi l'attesa del domani) non è mai pensiero ma azione, energia pura, intesa ora come avversità atmosferica e ambientale, ora come dinamica di gruppo, ora come incontro con le misteriose presenze che abitano la giungla. Lost segue uno schema narrativo di grande fascino, ben sperimentato in letteratura: addentrarsi in una terra da cui pochi tornano a narrare. È l'ottica migliore per dare risalto a particolari di solito insignificanti, a sentimenti dimenticati, ad angosce sconosciute. Ma Lost è anche la serie che ha ridato dignità espressiva al flashback, il più esausto e sfruttato degli artifici retorici della fiction. Chi sopravvivrà? Chi ha il coraggio di guardare negli occhi il mistero? Chi fugge? Chi si abbandona al destino? Lo sguardo scruta con ansia l'orizzonte, se c'è orizzonte".
Una prima parte deludente per una stagione che finisce come meglio non si potrebbe
Recensione
di Andrea Chirichelli
L'inizio di una nuova era e di un nuovo modo di fare intrattenimento
Recensione
di Andrea Chirichelli
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Questa serie non di rado ha attinto ai meccanismi scenici ricorrenti nei reality, sviluppandone però l'aspetto più epidermico. In Lost si applicano regole d’interazione abbastanza classiche. E’ la chimica che congiunge i personaggi o che li rende incompatibili tra loro, mentre gli eventi li riconciliano o li separano.
Ho appena finito di vedere tutta la serie intera di Lost. Non seguo la TV e quindi sono venuto a conoscenza di questo capolavoro tramite i miei figli, che me lo hanno consigliato quando avevo finito le puntate di altri serial che mi erano piaciuti moltissimo, come Fringe e Lie To Me. Ho acquistato il cofanetto della prima serie e poi la seconda, la terza e così via.
- A un'altra vita, fratello - Il volo Oceanic 815 cade su un isola deserta nel sud dell'oceano Pacifico. Dei 48 sopravvissuti ne seguiremo 14 e li accompagneremo in un percorso di crescita che li vedrà affrontare i fantasmi del passato e quelli del futuro. La serie TV cult del 2000 annoverata prima tra le dieci migliori serie TV della storia dalla rivista BestMovie ci trasporta con [...] Vai alla recensione »
la migliore serie televisiva di sempre. Descrivere Lost a chi non lo ha mai visto è impossibile in quanto la trama è contorta ma comprensibile, i personaggi sono unici e perfettamente delineati, ogni episodio chiude e apre misteri con ritmi mai visti. Qui siamo davanti veramente al massimo storico, ogni parola è sprecata. Grazie Lost e grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato, [...] Vai alla recensione »
Molta ansia per vedere se mi soddisferanno. Lost per me è stata bellezza assoluta (mai visti volti voci corpi più gradevoli da osservare in questo intreccio continuo di vita) - Vita (tutte le metafore, i sentimenti, le pulsioni umane ne sono contenute (come in una delle opere Liriche immortali. Ad esempio Tosca, che inneggia l'amore e la lotta per la libertà.
Ci sono molte cose che funzionano in questa serie tv e poche che non funzionano: sono rimsto in particolar modo colpito dalla ottima caratterizzazione dei personaggi, ognuno dei quali ha una storia sempre interessante da scoprire e che QUASI MAI annoia alternata a tensione, colpi di scena, azione, mistero, complessità della trama, storie d'amore e commedia.
“Lost” non fu solo la prima serie Tv che vedetti, ma soprattutto una delle esperienze cinematografiche più emozionanti che io abbia mai vissuto. Quando i miei amici guardavano “Stranger Things” o “La casa di carta”, io guardavo “Lost” e giustamente me ne vantavo! Perché questa epopea televisiva ha una regia, una trama, un cast e una sceneggiatura che ti travolgono e che non ti fanno evadere più.
Nessun'altra frase per descrivere questa serie tv l'ho gia rivista 4 volte tutte le stagioni ormai Jack, Soyer, Kate, John sono la mia seconda "famiglia" xD bellissime tutte le stagioni in particolare la 5a che parla dei viaggi nel tempo <3 <3
NON SO COME FARò QUANDO FINIRA' LA SESTA STAGIONE
Diciamocelo,in TV non c'è più nessuna serie appassionante,carismatica,imprevedibile,e che lascia col fiato sospeso come Lost.Questo perchè probabilmente i registi si sono resi conto che serviva qualcosa di classico (flashback,flashforward,viaggi nel tempo) ma allo stesso tempo innovativo (colpi di scena,misteri irrisolti per puntate e puntate) per attirare spettatori allo schermo.
Lost è il più bel telefilm dai tempi di X-Files. Quel genio di J.J. Abrahms ha saputo creare una storia ricca di tensione e colpi di scena conquistando tutto il mondo. Lo consiglio agli amanti dei telefilm metafisici.
Sopravvisuti ad un disastro aereo un gruppo di persone si ritrova in un isola piena di misteri. Dopo una lunga e quasi interminabile serie non viene data risposta a quasi nessuna domanda. Quel poco che si chiarisce lo si fa in maniera superficiale e frettolosa. La sceneggiatura è allungata visto il gran successo e comincia a perdere senso e coerenza. [...] Vai alla recensione »
Se amate l'arte, ma non avete voglia di farvi prendere in giro dall'ultima, costosissima provocazione dell'artista di turno che avreste potuto tranquillamente realizzare anche voi, disertate vernissage e mostre d'arte contemporanea. Restate a casa, sedetevi comodi e guardate Lost: la serie tv capolavoro, l'opera d'arte televisiva nata nel 2004 dal genio di J.
Primo, la tempistica, davvero notevole. I fanatici del tutto e subito avranno comunque modo di vantarsi per aver visto il programma preferito con un anticipo di una settimana. Ma sarà comunque una sola settimana, rispetto ai mesi del passato. Nel senso che Lost, sesta e ultima stagione, arriva da noi a soli sette giorni dalla messa in onda negli Stati Uniti.
Sei anni, 114 episodi, l'impressione che non dovesse finire mai. E, invece, Lost finisce. Per l'esattezza lunedì alle 6 del mattino. Orario e giorno insolito; ma si spiega tutto pensando che a quell'ora sulla costa americana del Pacifico è la prima serata della domenica, e da quelle parti va in scena il gran finale della serie. Per la prima volta a memoria d'uomo, la tv italiana trasmette in diretta [...] Vai alla recensione »
Da una parte lo spirito di Jacob, ex guardiano dell'Isola e della misteriosa Luce, dall'altra quello del suo gemello, l'innominato Uomo in Nero che si è incarnato in Locke. In gioco c'è il destino dell'isola, quello dei suoi abitanti e, forse, le sorti dell'intera umanità. L'avvincente sfida, ormai alle ultime battute (ma sarà davvero così?), si deciderà nel gran finale di «Lost», un episodio extralarge [...] Vai alla recensione »
Lost, via all'ultima stagione L'attesa è quasi finita. Stasera in America inizia l'ultima stagione di Lost, un vero evento mondiale. Tutti sono in fibrillazione, fan americani e fan globali, che cercheranno di accedere a Lost per vie più o meno illegali. Fox (Sky) manderà in onda la serie dal 10 febbraio. La sorpresa è però un'altra: Telecom Italia ha stretto un accordo con Disney per distribuire legalmente [...] Vai alla recensione »
Il 3 maggio, nel cuore della notte, i due creatori della serie televisiva Lost sono riemersi, distrutti, dalla sala di montaggio. Damon Lindelof e Carlton Cuse, che per sei stagioni consecutive avevano affascinato il pubblico televisivo americano con il loro telefilm sui sopravvissuti del disastro aereo e sulla loro difficile sopravvivenza in quell'isola tropicale spesso paragonata al paradiso, all'inferno [...] Vai alla recensione »
La serie cult che il 2 febbraio ha fatto slittare di qualche ora persino il discorso del presidente Obama, arriva stasera anche in Italia. Alle 21.10 Fox (canale 110 di Sky) manderà in onda il primo episodio dell'attesissima stagione finale di «Lost», adrenalinica e misteriosa serie tv creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber nel 2004 per il network Abc.
Si voleva aspettare la fine della serie, ma ormai Lost risulta insostenibile. Abbiamo sopportato: una orribile Immersione nell'oceano in CGI; una nuova fazione sull'isola in un tempio degno di Xena; un'interminabile diatriba su una pillola di veleno; i vari fantasmini visti da Hugo, in particolare la moglie di Richard; Jack attendere che una miccia si spenga da sola, perché l'isola avrà pure le sue [...] Vai alla recensione »
Era la fine, l' inizio o chissà che. Lost ha chiuso con il puntatone di quasi due ore in onda negli Stati Uniti alle 9 di sera della domenica e da noi alle 6 del mattino di ieri, con una clamorosa diretta sui canali Fox, evento mai avvenuto prima per una fiction. Ieri sera Fox ha mandato la versione con i sottotitoli italiani: tutti quelli che aspettano la puntata finale doppiata in onda lunedì è meglio [...] Vai alla recensione »
Il medico Jack Shephard è riuscito a salvare l'isola di Lost e il sipario sulla serie cult della rete televisiva Abc è calato domenica sera dopo un'appassionante maratona televisiva di cinque ore. Dopo cinque anni e 8 mesi di puntate cominciate il giorno in cui il volo 815 della Oceanic, in rotta tra Sidney e Los Angeles, era precipitato su un'isola, i sopravvissuti hanno salutato il pubblico senza [...] Vai alla recensione »