Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Dodo Fiori |
Attori | Paolo Sassanelli, Marta Iacopini, David Nebbia, Nina Torresi, Dino Abbrescia Giovanni Capalbo, Lucia Modugno (II), Remo Remotti, Davide Nebbia. |
Uscita | venerdì 27 agosto 2010 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
MYmonetro | 2,46 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 26 agosto 2010
L'arrivo della giovane Nina nella casa del ricco e apatico Matteo rivela al ragazzo la verità sulla sua condizione ma non cambia una condotta famigliare cinica e radicata In Italia al Box Office La strategia degli affetti ha incassato 6,5 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Paolo, un architetto di successo, non capisce il figlio Matteo, grasso, mammone, apatico. Dal canto suo, Matteo vorrebbe comunicare con il padre ma il genitore gli sfugge. Un giorno, Paolo ritrova per caso un vecchio amico in difficoltà, Diego, e gli offre il suo aiuto. È così che in casa di Matteo entra la giovane Nina, figlia di Diego, nel frattempo finito in ospedale a seguito di un brutto incidente. La ragazza aprirà gli occhi dell'adolescente sulla nefasta influenza dei suoi genitori, ma subirà poi le conseguenze di un risveglio tanto improvviso e drammatico.
Se l'intento di questo secondo lungometraggio del romano Dodo Fiori era quello di spiazzare, non si può che dire conseguito, ma anche insistito, imposto, non facilmente condivisibile dallo spettatore. Le tematiche sono quelle già scelte dal regista come materia di riflessione per la sua opera prima, "Il silenzio intorno", ovvero il rapporto del protagonista con un padre colpevole, prima di non offrire una strada, poi di stendere un tappeto rosso lungo il sentiero sbagliato, ma l'esposizione è manichea: ricchi contro poveri, freddi contro caldi, carnefici contro vittime.
È un film senza atmosfera, che si muove in un vuoto di vita e di speranza che poteva davvero farsi raggelante se solo fosse andato un po' in profondità, se non si fosse affidato a dialoghi troppo facili e ad una premessa esageratamente lunga, quasi estenuante.
Paolo Sassanelli si conferma un attore di grandissimo spessore, capace di mutare sotto le luci, di rivestirsi di ombre, di inquietare per la gestione magistrale delle sfumature. Il suo duetto con Dino Abbrescia, non certo il primo né l'ultimo, tra piccolo e grande schermo, ha ormai raggiunto un livello recitativo ammirevole, ma purtroppo non si può dire lo stesso delle scene famigliari, con la moglie o il figlio, che disseminano il film di scompensi, rendendo faticosetta la visione.
Per fare un cinema davvero scomodo e cattivo occorre rinunciare al moralismo e alle giustificazioni di sorta, sociali o psicologiche che siano, mentre il lavoro di Dodo Fiori, che pare aspirare coscientemente allo status di controverso, non passa ancora la linea e finisce vittima dello stesso ricatto che denuncia in scena: quello del cinema di papà, per l'appunto.
LA STRATEGIA DEGLI AFFETTI disponibile in DVD o BluRay |
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L'inizio del film è piacevole e si ha subito l'idea che i protagonisti hanno qualcosa da nascondere, e quindi, si ha voglia di capire cosa stiano tenendo nascosto. Purtroppo, con il passare dei minuti, non c'è un aumento del ritmo, rendondo pesante la visione e l'ascolto del film. La sceneggiuatura poteva essere migliorata con dialoghi più ritmati, invece si [...] Vai alla recensione »
La strategia della regia e della sceneggiatura, e cioè come raccontare male e girare peggio un film. Inconsistente e noioso, scritto male(l'idea di fondo era anche bella, ma raccontata così.....), i dialoghi sono assurdi e banali e,per finire,gli attor diretti malissimo. Anche Paolo Sassanelli ne esce in modo pietoso. Un film davvero da non vedere.
..l'ho visto in dvd ,devo dire che a parte il tema scabroso, dove il concetto di normalità è utopia,il film è lento ma non disprezzabile,ho visto fare di peggio nel cinema italiano...