Anno | 2003 |
Genere | Biografico |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Eric Laneuville |
Attori | Kristoffer Polaha, Portia De Rossi, Jacqueline Bisset, Tara Chocol, Rob Smith Kirsten Bishop, Jennifer Baxter, Tammy Isbell, Colin Fox, Michael Riley, George R. Robertson, Katie Griffin, Tracy Dawson, Karen Robinson, Kenroy Allen, Joe Matheson, Thomas Carvalho, Marco Rotundo. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 18 novembre 2009
CONSIGLIATO SÌ
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Un biopic sulla vita del figlio di John Fitzgerald Kennedy scomparso in seguito a un incidente aereo da cui la narrazione prende le mosse. Vengono proposti i suoi rapporti con la madre e la sorella Caroline, i suoi rapporti con le donne, il suo desiderio di smarcarsi dall'immagine del bambino che porta la mano alla fronte dinanzi alla bara del padre. Non è facile realizzare film biografici senza cadere nella retorica o nel pettegolezzo. Questo tv-movie tenta l'impresa in gran parte riuscendo nell'intento.
La sceneggiatura si basa sul libro di Christopher Andersen "The Day John Died" e punta in modo particolare sul rapporto di John John (bel ragazzo naturalmente oggetto di attenzioni femminili) con l'altra metà del cielo. A partire da sua madre Jacqueline (interpretata dalla Bisset) con la quale non era facile relazionarsi e, soprattutto, dal cui raffinato dominio era per lui difficile sfuggire. C'è poi un'ampia parte dedicata alla sua relazione con l'attrice Daryl Hannah che viene presentata come una giovane donna combattuta tra l'amore per il suo uomo e la fatica nel sopportare l'ostilità della di lui genitrice. Ma non manca il ritratto del giovane uomo proveniente da un mondo dorato che vuole sperimentare in proprio, andandosi a cercare finanziatori per un magazine che parli di politica partendo da una prospettiva raffinata e al contempo 'umana', cioè capace di coglierne gli aspetti che la avvicinino alla gente. Tutto questo non dimenticando (ed era inevitabile) la sua infanzia che viene riproposta con immagini di repertorio ma anche con situazioni ricostruite come quella, significativa, delle guardie del corpo che lo inseguono mentre lui cerca in tutti modi di sfuggire al loro controllo.