Titolo originale | Sei mong se jun |
Anno | 2004 |
Genere | Horror |
Produzione | Hong Kong |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Oxide Pang Chun |
Attori | Race Wong, Rosanne Wong, Anson Leung, Michelle Mee . |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 18 novembre 2009
CONSIGLIATO NÌ
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Di fronte alla scena di un incidente mortale, Jiney, un'aspirante fotografa, non resiste alla tentazione di fotografare la vittima e congelare l'attimo in cui la morte è in azione. L'ossessione che ne scaturisce e il ricordo di un trauma dell'infanzia conducono Jiney sul crinale che separa la ragione dalla follia.
L'idea alla base di Ab-normal Beauty era chiara: mettere in scena una vicenda truculenta e morbosa avvalendosi di alcuni dei volti più acqua e sapone in circolazione (ovvero il duo pop 2R, protagoniste del film) e giocando astutamente di contrasti. Ma, come spesso capita per i fratelli Pang (anche se qui a firmare la regia è il solo Oxide), la mano con cui la materia viene affrontata è pesantissima. Per un film sull'ossessione per l'immagine e sull'arresto in un istante delle emozioni è normale insistere sulla fotografia e sulle sue metafore (cosa che Oxide fa, regalando diverse sequenze visivamente memorabili), forse meno su una colonna sonora enfatica e inappropriata. Il problema di Ab-normal Beauty e del cinema dei Pang in generale - fatto salvo il debutto di Bangkok Dangerous, è la sua intrinseca incapacità di avventurarsi in maniera credibile sotto la superficie, sotto l'epifenomeno. Quando anche lo spunto narrativo si presta a sviluppi interessanti, come nel caso di Ab-normal Beauty, prevale la bulimia di affastellare citazioni su citazioni (elenco sterminato: Tesis, Blow Out, il filone serial killer) e la volontà di non osare fino in fondo. Anziché tirare le somme sull'evoluzione dello sguardo morboso di Jiney, a tratti assai disturbante, Oxide Pang preferisce diluire la faccenda in un convenzionale whodunit con tanto di serial killer, rifugiandosi in un grand guignol senza costrutto; analogamente alla presunta scabrosità di trasformare in amanti due candide sorelline, per di più icone teen-pop, per poi evitare che si sfiorino o che riescano mai a rendere credibile una qualsivoglia relazione sentimentale tra loro. Volontà di inseguire lo shock e di ostentarlo ma timore da post-modernismo nell'affrontarlo fino in fondo: in sostanza le ragioni che non solo non renderanno mai i Pang dei novelli Cronenberg, ma con ogni probabilità li relegheranno a un onesto lavoro di mestieranti o di moda transitoria.
AB-NORMAL BEAUTY disponibile in DVD o BluRay |
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