Pink Subaru

Film 2009 | Commedia, 96 min.

Regia di Ogawa Kazuya. Un film con Akram Telawe, Lana Zreik, Michal Yanai, Akram Khoury, Nidal Badarneh. Cast completo Genere Commedia, - Italia, Giappone, 2009, durata 96 minuti. Uscita cinema venerdì 2 settembre 2011 distribuito da Iris Film Distribution. - MYmonetro 2,92 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 dicembre 2012

Un regista giapponese residente in Italia dirige una commedia sul confine tra Israele e Palestina. In Italia al Box Office Pink Subaru ha incassato 6,9 mila euro .

Consigliato sì!
2,92/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 2,83
CONSIGLIATO SÌ
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Cinema
Trailer
Personaggi strampalati e autentici per una commedia dai toni surreali.
Recensione di Nicoletta Dose
Recensione di Nicoletta Dose

Il sogno di Elzober, cuoco improvvisato in un sushi bar di Tel Aviv, è quello di aiutare la sorella a preparare un matrimonio favoloso. Per facilitare spostamenti e trasporti, rompe il salvadanaio e con i risparmi di vent'anni decide di comprare una macchina, una Subaru Legacy nera metalizzata. Da fedele tradizionalista, invita amici e parenti a festeggiare l'acquisto, alla luce dei fuochi d'artificio, a tavola con un agnello sacrificato. Ma il sogno dura il tempo dei bagordi. All'alba del mattino successivo l'automobile non c'è più e per Elzober comincia una forsennata caccia al ladro che lo porterà a raggiungere la zona di Tulkarem, dove una maga, un'impiegata, un ladro, qualche amico e un'eccentrica ragazza giapponese cercheranno di ritrovare la macchina.
I ladri di automobili, quelli di origine palestinese, rincorrono le macchine lussuose del territorio di Israele, soprattutto le Subaru. Tutti le cercano, le nominano, le sognano ma la produzione del film non ha ricevuto alcun finanziamento dalla nota marca giapponese. Quello che potrebbe essere visto come uno smacco è in realtà una qualità per il film: rimanendo indipendente dallo 'sponsor', ha mantenuto un atteggiamento autonomo e svincolato da pressioni di marketing. Pink Subaru è cresciuto grazie al lavoro di un gruppo eterogeneo di persone che ha voluto raccontare una storia leggera ambientata in un territorio di grandi conflitti, ma senza fare un film di propaganda.
La commistione di generi è, nella forma stilistica, quello che i personaggi, di diversa provenienza ed estrazione sociale, rappresentano nell'intreccio. Ogni personalità cerca di dare un contributo alla ricerca della macchina rubata, ognuno con una particolare identità, da quella moderata della sorella a quella eccentrica della ragazza giapponese. Che, oltre a cercare la quattroruote, si compra un vestito da sposa rosa e va a caccia di un marito, sorridendo, saltando e rincorrendo un sogno che sembra non avere nulla a che fare con il luogo che la circonda. Il suo personaggio è l'elemento surreale in una storia strampalata ma realistica che unisce commedia e tragedia. Con il conflitto israelo-palestinese alle spalle, e le noti sognanti di "Que sera sera" in sottofondo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 4 settembre 2011
RONGIU

"Qui si vive una vira ricca e piena". Sono queste le parole che più mi son piaciute. Sono queste le parole, mi par di capire, che danno in modo garbato l'imprinting al film del regista \ Kazuya Ogawa /. Sono sempre queste le parole che l'intero mondo spera di poter ascoltare dalle popolazioni arabe ed israeliane.  Ed è' sempre in modo seriamente ironico [...] Vai alla recensione »

mercoledì 31 agosto 2011
Linus2k

Spaesati. La prima sensazione vedendo “Pink Subaru” di  Ogawa Kazuya è di completo spaesamento, un film sulla Palestina e Israele, raccontato da una giapponese, con la canzone “Che sarà sarà” in versione nipponica di sottofondo…  Due le cose: o lasciare immediatamente tutto o provare a seguire quello che si manifesta da subito e sempre [...] Vai alla recensione »

martedì 30 agosto 2011
pruoffc

 

giovedì 24 ottobre 2013
no_data

Non male ma non è tradotto, ci sono i sottotitoli...

venerdì 4 maggio 2012
g_andrini

Esprime la situazione palestinese, fatte di furberie, anche tra amici. Bella la scelta di non aver doppiato, è veramente piacevole sentir parlare in arabo, inglese e giapponese, con i sottotitoli sempre puntuali e chiari. E' un film di un certo livello, da degustare.

martedì 6 settembre 2011
renato volpone

Film molto particolare, sul momento pensi all'assurdo, ma si ride, le gag poi te le ricordi e sono davvero fantastiche. La storia è quella di Elzober che si compra una Subaru, ma gli viene subito rubata. Siamo al confine tra Israele e la Palestina, in una città famosa per i ladri d'auto. tutto il film è volto alla ricerca della macchina perduta, Personaggi strani e misteriosi, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 settembre 2011
molenga

Film che mi ha lasciato interdetto...tecniche e musiche giapponesi che contribuiscono a giapponesizzare anche l'ambientazione mediorientale,un ottimo protagonista disperato perché i ladri gli hanno rubato il sogno di una vita, la macchina...con lui alla ricerca del bottino una ragazza giapponese che saltella come un passero e pare uscita da un incubo porno-lisergico.

martedì 6 settembre 2011
Flyanto

Film che vorrebbe richiamare, senza riuscirci, la tematica di "Ladri di biciclette" descrivendo le peripizie del protagonista al fine di ritrovare la propria auto rubata. Ma il surrealismo, la poca probabilità di alcune scene ed il lieto fine non raggiungono affatto la grandezza di De Sica. Interessante invece la ripresa degli affascinanti luoghi del territorio israeliano dove [...] Vai alla recensione »

mercoledì 31 agosto 2011
astromelia

neanche volendo mi sono entusiasmata a questa pellicola,evidentemente sono film che funzionano per il mercato orientale,non capisco che contributo possano dare alla cinematografia mondiale,e suddividono gli spettatori tra chi si accontenta di un prodotto senza arte ne parte e chi ama film impegnativi con sceneggiature almeno plausibili.qui si rasenta il ridicolo e l'insignificante trama,il finale [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
martedì 23 agosto 2011
Gabriele Niola

Tutto nasce da fuochi d’artificio scambiati per bombe da un giapponese atterrato in Palestina. È Kazuya Ogawa, videomaker nipponico con esperienze internazionali, che catapultato nella realtà palestinese si trova di fronte a qualcosa cui i telegiornali non lo avevano preparato. I fuochi d’artificio saranno le uniche esplosioni di tutto il suo soggiorno: “Ovviamente so bene che in Palestina e in israele succedono anche cose molto gravi” spiega proprio il regista “ma la mia esperienza personale è stata estremamente positiva.

Frasi
"I didn't come to this beautiful country to steal from people, ok?"
Zen (Mantarô Koichi)
dal film Pink Subaru - a cura di Matteo
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