Anno | 2009 |
Genere | Commedia |
Produzione | Canada |
Durata | 132 minuti |
Regia di | Ricardo Trogi |
Attori | Jean-Carl Boucher, Claudio Colangelo, Sandrine Bisson, Gabriel Maillé, Dany Bouchard Léo Caron, Marjolaine Lemieux. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,42 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento domenica 27 settembre 2009
Ricardo si trasferisce in una nuova casa e si presenta ai nuovi amici per quello che non è.
CONSIGLIATO NÌ
|
Canada. Ricardo si è appena trasferito con i genitori e la sorellina in una nuova casa e, di conseguenza, in una nuova scuola. Giorno dopo giorno, per essere accettato dalla banda dei ragazzini dal K-way rosso o per far breccia nel cuore della compagna più carina, Ricardo nasconde la verità sulle difficoltà economiche della propria famiglia e si veste di bugie e di presunzione, salvo poi scoprire che l'amicizia può trarre molto più vantaggio dalla sincerità e che anche gli adulti hanno un orgoglio che, se ferito, fa lacrimare.
Su un impianto ultraclassico da romanzetto di formazione, Ricardo Trogi in 1981 , suo terzo lavoro, costruisce uno spettacolo della memoria in cui gli oggetti, gli ambienti, ciò che si mangia e si sogna, è tanto fonte di problemi per il protagonista quanto motivo di affetto e di nostalgia per il regista. Il primo desidera quel che non può avere e disprezza quel che possiede; il secondo, al contrario, di quegli anni e quei guai si bea nel ricordo e quasi non fa null'altro che non sia la loro cronaca, la loro illustrazione. Entrambi, però, nascondono la loro originalità dietro la chimera della somiglianza con esemplari accettati e vincenti.
Ne risulta un film disteso, allungato, che non scuote mai veramente dal torpore, né per divertire né per appassionare, ma ha una sua sincerità di fondo e due interpreti di spessore nel ruolo dei genitori di Ricardo.
Se il modello fosse quello della commedia generazionale spassosetta alla Full of it -che col film di Trogi ha in comune il gusto per la ricostruzione di un'epoca che passa prima dagli usi e costumi che dagli eventi- 1981 non apparirebbe più dell'imitazione di un'imitazione, ma non è questo. Qui si va in cerca di un realismo dei sentimenti e dei discorsi (la questione economica: esplicita, centrale) che le poche sequenze di fantasia, in fondo, sporcano e rinnegano senza motivo. Trogi ha individuato una traiettoria, ma avrebbe fatto meglio, già che c'era, ad aggiustare il tiro.
Lo vidi in ooccasione del festival del film di roma, e devo dire che ne rimasi sconcertato. Un pò perchè mi è sembrato un film molto semplice, senza troppe prettese, che quasi involontariamenteriesce a farti immedesimare nel protagonista, un pò per l'ottima regia e l'interpretazione degli attori. Spero che esca in Italia..'.