Titolo originale | Red Riding Hood |
Anno | 2011 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA, Canada |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Catherine Hardwicke |
Attori | Amanda Seyfried, Gary Oldman, Billy Burke, Shiloh Fernandez, Max Irons, Virginia Madsen Lukas Haas, Julie Christie, Michael Shanks, Jen Halley, Darren Shahlavi, Cainan Wiebe, Michael Hogan, Adrian Holmes, Megan Charpentier, Paul Wu, Carmen Lavigne, Cole Heppell, Lauro David Chartrand-DelValle, Matt Ward, Dj Greenburg, Bella King, Jana Berengel, Jordan Becker, Joel Graves, Alexandria Maillot, Dalila Bela, Kacey Rohl, Christine Willes. |
Uscita | venerdì 22 aprile 2011 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,96 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 12 dicembre 2019
La bella Valeri è innamorata di Peter ma i suoi genitori hanno organizzato un matrimonio con il facoltoso Henry. In Italia al Box Office Cappuccetto Rosso sangue ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 1,8 milioni di euro e 684 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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In un piccolo villaggio ai bordi della foresta, gli abitanti vivono con terrore le notti di luna piena per la presenza di un lupo mannaro. La giovane Valerie è cresciuta in questo clima cupo e segnato dal destino, ma ha anche altri problemi: sin dall'infanzia, è innamorata di Peter, ma i suoi genitori vogliono farle sposare il ricco Henry. Peter e Valerie decidono di fuggire insieme, ma il villaggio è sconvolto da una nuova uccisione causata dal licantropo: la sorella maggiore di Valerie. Il lupo mannaro ha violato una sorta di tregua con i popolani, nonostante questi l'abbiano rispettata offrendogli in sacrificio degli animali. È giunto quindi il momento della vendetta: c'è chi chiama Padre Solomon, specialista in uccisione di licantropi, e chi vuole fare da sé, senza attenderne l'arrivo. Valerie è preoccupata: tra quelli che partono per la caccia c'è anche Peter. La nonna, che vive in una solitaria casa nella foresta, la conforta e le regala un mantello rosso, con cappuccio. La caccia produce l'uccisione di un grosso lupo, ma quando Solomon arriva, avvisa tutti che quello non è un licantropo. Il licantropo, avverte, non è morto ed è ancora più pericoloso. Inoltre, si nasconde tra loro, nella sua forma umana.
La favola di Cappuccetto Rosso è rivisitata liberamente e complicata con un intreccio sentimentale piuttosto banale che tende a ricreare il triangolo di Twilight (il primo episodio della saga è stato diretto dalla Hardwicke), ma con accenti più banali (il matrimonio di convenienza con il ricco e così via). Altri elementi da melodramma rinforzano il lato languido della vicenda: per dirne uno, la mamma di Valerie ha sofferto per la stessa situazione che ora infligge alla figlia e ha dovuto sposare un uomo che non amava. Tutte cose che dovrebbero farci familiarizzare con i personaggi e temere per le loro sorti, ma che si rivelano inefficaci per la loro convenzionalità.
Anche i personaggi più promettenti perdono presto coerenza e consistenza. Padre Solomon è introdotto come il Van Helsing di turno, l'esperto con tutte le risposte. Dopo essere stato Dracula per Coppola, Gary Oldman passa quindi dall'altra parte della barricata ed è autorevole in un ruolo che si presenta interessante proprio per la distanza tra la sua introduzione (ieratico, sicuro) e l'entrata in azione (confusionario, imbelle, ingiusto). Il film tenta di legare la caccia al licantropo a quella alle streghe, dando a Solomon un ruolo da inquisitore, feroce e ingiusto quanto quelli raffigurati nel cinema non solo horror (su tutti, quello interpretato da Vincent Price in Il grande inquisitore). Non manca nemmeno l'uso di sadici strumenti di tortura come un elefante metallico usato per estorcere confessioni ai malcapitati di turno. Ogni ambizione morale e metaforica è però minata dalla progressiva trasformazione di Solomon in una macchietta e dalla totale assenza nel licantropo di qualunque potenza drammatica.
Il problema principale del film sta però nella mancanza di un'anima: indeciso tra l'horror, il sentimentale e la fiaba, si dimentica di costruire una storia avvincente e procede con ritmo torpido senza dare nerbo narrativo a quanto accade tra un assalto e l'altro. Come già avvenuto in altri film di lupi mannari (La notte del licantropo di Paul Annett o Unico indizio la luna piena di Daniel Attias, da Stephen King, per citarne un paio), la caccia al licantropo è anche la caccia alla sua identità. Quindi la ricerca di chi sia il "lupo" dovrebbe essere un elemento di tensione e di sorpresa, ma non lo è, sia per la fiacchezza dell'investigazione sia perché la soluzione è poco sorprendente. Figurativamente, il film è poco incisivo e anche gli effetti speciali non sono più che meramente adeguati.
Nel cast, si rivede con piacere Julie Christie nel ruolo della nonna. Amanda Seyfried è una Cappuccetto Rosso adulta, attraente ma insipida. Alla fine ci si chiede perché sia stata scomodata una vecchia e gloriosa fiaba per trarne un banale racconto di licantropi.
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La recensione sembra acriticamente rivolta al confronto con Twilight, film che ha ben poco a vedere con "Cappuccetto rosso sangue". Il film gode di totale autonomia nei personaggi e nelle trama. Crea una tensione assolutamente credibile e la sceneggiatura non scade mai nel banale. E' un prodotto senza dubbio di maggior spessore rispetto e Twilight.
Trama avvincente, riesce a coinvolgere del tutto. Bellissimo...
è un film appassionante e intrigante dove tutto è possibile e intorno al villaggio incombe un mistero che spaventa la gente a tal punto che per salvarsi si mette contro anche agli amici pur di essere risparmiata. Non è un film pesante ma scorrevole e piacevole con un pizzico di colpi di scena.
L'ultimo ululato (d'amore) di un lupo mannaro nella storia del Cinema. Prodotto ben confezionato per una trama in chiave adolescenziale.
Sulla scia della saga di twilight ecco un'altro film fantasy che ricalca la storia di cappuccetto rosso mescolata a quella del lupo mannaro. La scena disegnata da una bellissima fotografia è calcata da attori troppo belli e di gran portamento per poter vivere in un paese contadino, ma la storia avvolge e coinvolge alla ricerca del lupo cattivo.
L'intento del film è alquanto originale: unire in un unico composto omogeneo due generi assolutamente opposti tra di loro, cioè la favola per bambini e l'horror. Il risultato però non è affatto omogeneo; a partire dal fatto che Red Riding Hood NON è un horror (niente paura, non un minimo di suspance o di sangue) e anche i bambini avrebbero potuto guardarlo [...] Vai alla recensione »
A primo acchito sembrerebbe, se non originale, quantomeno interessante la proposta di una visione alternativa-neogotica della classica fiaba di "Cappuccetto rosso" che si racconta solitamente ai bambini. Ed effettivamente gli elementi disponibili ci sono e sono anche numerosi: la sicurezza del piccolo villaggio messa a rischio da una sconosciuta forza esterna, gli omicidi, il misticismo, [...] Vai alla recensione »
La Alice adolescente tornata in una Wonderland in guerra (il maggior incasso di Tim Burton) ha piantato solide radici dalle quali si sta alzando un alberello storpio e consunto. La ferrea regola secondo la quale a un successone segue una vagonata di pallide e poco convincenti imitazioni è diligentemente rispettata da validi figli di "Twilight" quali "Beastly", "Biancaneve& [...] Vai alla recensione »
C'era una volta in un paese lontano lontano,al limitare di un bosco, una ragazza di nome Cappuccetto Rosso...ma nel bosco viveva un lupo molto cattivo.Un giallo horror fiabesco ricco di suspance che funziona davvero bene.Mescola consapevolmente musiche e capigliature moderne con un ambientazione antica,fuori dal tempo, e non nasconde di essere un prodotto dedicato a un pubblico di ragazzi come daltronde [...] Vai alla recensione »
Il cinema americano dimostra ancora una volta che si possono realizzare buoni film senza avere necessariamente un budget stratosferico. Il genere horror-fantasy ha ancora molto da dire e quest'opera lo dimostra. Nonostante il titolo si rifaccia alla nota fiaba, "Cappuccetto Rosso Sangue" gode di piena autonomia nel soggetto, nella trama e nei personaggi.
"Red Riiding Hood"(Catherine Hardwicke, sceneggiatura di David Leslie Johnson, 2011)narra la storia di"Red Riding Hood", ossia di Cappuccetto Rosso, dove però il lupo è un lou-garou, ossia iun luppo mannaro, che richede il sacrifico di una vergine. La protagonista, che è innamorata di un ragazzo ma è destinata(per brutali interessi economici)a sposare [...] Vai alla recensione »
Qualcuno, forse, pensa che"Red Riding Hood"(2011, Catherine Hardwicke)sia una sorta di teen-ager's movie nel quale al posto dei vampiri ci sono i licantropi., NUlla di più sbagliato, dato che invece il film rilegge in modo originale la famosa fiab(direi più nella versione Perrault che in quella dei fratelli Grimm), con particolare attenzione alla ritualità: feste, [...] Vai alla recensione »
non fosse per gli effetti speciali, il lupo ha quel non so che...ad un certo punto riesce anche a smuoverti un pochino, tutto il resto lascia l'amaro in bocca per il prezzo del biglietto e per l'aver scomodato la favola di Cappuccetto Rosso... senza neanche aver letto il nome della regista, dalle prime inquadrature si capisce che ha a che fare con Twilight.
Come sfigurare e infangare un'altra favola stupenda! Con "Beastly" anche ci sono riusciti, hanno fatto un'accoppiata tremenda! E' un film di bassissimo livello in cui hanno avuto almeno la buona creanza di mostrare il lupetto famelico per pochissimi minuti facendo ricadere l'attenzione più che sulla bestia, sulla ricerca di chi in realtà fosse la bestia: e riescono [...] Vai alla recensione »
resterà un po deluso, una favola noir decisamente interessante, ma totalmente priva della suspense a cui siamo abituati quando guardiamo un film che tratta i lupi mannari. Un intreccio di varie pellicole Horror è stato il guazzabuglio che ha creato questo film. Le ambientazioni e i dialoghi da " c'era una volta" mi hanno evocato un film molto carino di [...] Vai alla recensione »
Red Riding Hood o in italiano Cappuccetto Rosso Sangue (titolo assolutamente poco azzeccato), dovrebbe essere il riadattamento della celeberrima fiaba di cappuccetto rosso, ma risulta essere a conti fatti un film addirittura di bassa lega per gli standard adolescenziali. L'intera vicenda si incentra sulla storia d'amore tra Valerie (Amanda Seyfried) e Peter, anche se promessa in sposa [...] Vai alla recensione »
Un cappuccetto fuori tempo. Attori poco convincenti che si muovono come su un set di Beverly Hills, con le acconciature dei personaggi maschili troppo laccati in un incerto medioevo. Almeno i costumi ti riportano nella fiaba che da un un mix di caccia alle streghe e Dracula di Brahamstocker offre ambienti e paesaggi ben costruiti, ma male utilizzati dagli attori, [...] Vai alla recensione »
Perchè questo titolo visto che il regista ha stravolto la storia di Cappuccetto Rosso? Bè x il business naturalmente,pochi riferimenti alla favola che conosciamo se il titolo fosse stato Attenti al Lupo era meglio e si sarebbe apprezato di più visto che x tutto il film non si fà che aspettare la sua uscita e poi la parola "sangue" è inadeguata visto che di rosso c'è solo la mantellina di Cappuccetto,una [...] Vai alla recensione »
Protagonista di una fiaba mai così sexy, l’operazione di maquillage trasforma l’ingenua bambina in una maliziosissima fanciulla che si divide tra amore e dovere filiale. Sì, perché Valerie è stata promessa in sposa ad un bel giovanotto ma il suo cuore batte per il povero taglialegna. Metafora di un’iniziazione sessuale nascosta dietro al celebre mantello, [...] Vai alla recensione »
Al contrario di altri non credo che questo film sia una copia di Twilight. Bella la fotografia e l'ambientazione ma per quanto riguarda lo sviluppo della vicenda si poteva fare di più. Tutto sommato gradevole ma non sorprendente. Soprattutto si cerca di vederlo fino alla fine per capire chi è il lupo.
L’idea di trasporre in chiave horror l’eterna fiaba Cappuccetto Rosso non è nuova. In passato già la scrittrice inglese Angela Carter l’aveva avuta, componendo tre meravigliosi racconti dell’orrore, dal tocco femminista, basati sulla celebre fiaba di Perrault, vale a dire: La compagnia dei lupi, Lupo-Alice eIl lupo mannaro, dalla raccoltaLa Camera di Sangue.
Questo film mi è sembrato discreto in quanto vengono rispettati i cliché della fiaba tradizionale ( la nonna che vive sola al di là del bosco, le domande che Cappuccetto rosso fa alla nonna, il lupo che si fa trovare nel letto, il cacciatore che riempie la pancia del lupo di pietre), ravvivando inoltre la trama con l'enigma del lupo nascosto nel villaggio,con la storia di un [...] Vai alla recensione »
Ho fatto bene ad andarmelo a vedere. Nessuna delusione, nussun rimpianto e soprattutto nessuna somiglianza con Twilight. Io ancora non capisco dove alcuni hanno visto queste somiglianze. Il regista? Solo quello. La trama è totalmente diversa. Certo anche qui c'è una storia d'amore, ma la storia non è incentrata su quella.
certamente avrebbe potuto, e dovuto, essere migliore. Pregi. Ottima fotografia. Attenzione ad i paesaggi. VIllaggio suggestivo (mi ricorda il film sui fratelli Grimm ... ). Riprese fluide che celano il mestiere dietro un apparente facilita' di ripresa. Un buon Gary Oldman. Regia sicura. Difetti. Prima di tutto il titolo italiano: assolutamente stupido.
Ok ne abbiamo la prova, la regista Catherine Hardwicke non ha intenzione di fare un film decente...Prima twilight, con una ragazza che nonostante i problemi di lui che é un vampiro e vuole succhiare il suo sangue non prova alcuna paura e si getta tra le sue braccia -.-e così con la stessa trama nasce anche quest'altro "film" se così lo possiamo chiamare,dove [...] Vai alla recensione »
"Cappuccetto rosso sangue" sembra il prequel di Twilight, un'inutile fotoromanzo per teen ager noioso e sbiadito. Pessimi dialoghi a volte anche scontati e incomprensibili e quando arriva il lupo quella che dovrebbe essere la scena madre del film diventa qualcosa di simile all'arrivo del mostro in un videogioco. E poi attori sprecati sembra che ognuno dia il [...] Vai alla recensione »
Dopo aver fatto la "senitiva" in Mean Girls (2004), la ragazza in cerca di papà nel musical cult Mamma Mia! (2008) e la nerd nel mediocre ed ambizioso Jennifer's Body (2009), Amanda Seyfried si cimenta nella fiaba gothic-horror interpretando in maniera soddisfacente una Valerie/Cappuccetto Rosso. Il film è una piccola sorpresa.
Se avete qualche euro da spendere andate a fare una passegiata al lago e mangiatevi un bel gelato alla faccia di chi ci vuole vendere queste schifezze.
Tanta neve, ma tanta... una tormenta CONTINUA , e sotto la candida coltre una comunità pressoché monocromatica (tanto celeste e blu), per nulla infreddolita e, come dire, anonima? Non c'è mistero sotto quei fiocchi... Lo spettatore percepisce immeditamente profumo di lovestory e brama un minimo di atmosfera noir e invece.
Ho già espresso il mio voto, non avendo assistito fino alla fine alla pellicola (ovvi motivi di indisposizione fisica e mentale), vi chiedo ma chi è il lupo? Le mie opzioni sono: la nonna 40%, il ragazzino con problemi fisici 20%, il ragazzo rifiutato 20%, il ragazzo amato 10%, la madre 5%, il padre 5%.
Trailer intrigante che lascia presumere un film carico di adrenalina e scene erotiche conferendo alla paura quel non so chè di eccitante.. Tuttavia sfortunatamente il film è tutta un'altra storia; la protagonista, Amanda Seyfried, che personalmente adoro, si è fatta coinvolgere nell'ennesimo flop. I suoi ultimi film infatti (Jennifer's body e Dear John) lasciavano immaginare trame avvincenti ed erano [...] Vai alla recensione »
Un film che parte da una buona idea ma che la sciupa cadendo in una banalità quasi vergognosa. La sceneggiatura mi sembra mediocre, la regia insufficiente, il cast inadatto, o forse è colpa del doppiaggio. L'ambientazione pseudo-medievale poi lascia molto a desiderare davanti a gilet di pelle, capelli pettinati come nel nostro secolo o barbette incolte da motociclista.
Nient'affatto banale, colonna sonora che rapisce.. Ebbene si, la Hardwicke si è distinta ancora una volta dalla monotonia di altri film creando un'atmosfera particolare e non certo da brava e innocente protagonista la quale dovrebbe essere "cappuccetto rosso". Effetti speciali più che buoni e fino all'ultimo con il dubbio sull'identità del lupo fino a [...] Vai alla recensione »
Mi aspettavo un film piatto ed invece si tratta di una storia fatta molto bene, con un'ottima fotografia ed un buon finale.... Piacevole sorpresa!!
E sapete perché? Perché per rappresentare un triangolo amoroso scomoda una storia di licantropi e quando il mistero si svela e si scopre che il licantropo originario ha trasmesso il gene dell'invincibilità (perché questo è il dono che l'essere trasmette) proprio a chi fin dall'inizio ha manifestato tutto il proprio trasporto che succede? NIENTE.
vero. L'unico cruccio della fotografia e' che, pur essendo eccellente, deriva da una chiara post-produzione al computer e/o mediante green screen. Ci sarebbe voluto forse Tim Burton per renderlo piu' "vero". Il lupo che parla come il leone di Narnia ... beh e' di suo uno spettacolo. Spero che John Landis non abbia visto il film.
devo ammettere che la storia mi intrigava parecchio quando ho visto il trailer. la fiaba di cappuccetto rosso rivisitata in chiave horror mi incuriosiva. ma di horror non c'è proprio nulla. ho visto un film melenso pieno di citazioni e scopiazzature da altri film (twilight, van helsing, the village ecc). noioso e prevedibile. si salva solo la colonna sonora e la fotografia con alcune inquadrature [...] Vai alla recensione »
Non posso dare più di due stelle perche' sarebbe un insulto ai grandi film che tra loro hanno una propria gerarchia d'importanza e interesse. Quindi.... assodato che Cappuccetto rosso sangue va collocato tra i film da passatempo e non di più , mi sono sorpreso di non uscire dalla sala preso per il sedere. non avevo aspettative e questo mi ha aiutato.
Twilight, moda del momento, ha influenzato anche la storia più bella e semplice della storia... Grazie Hardwicke! Il film, pieno di "Fighi" che "se la tirano", è banale e troppo simile a Twilight. Me l'ha fatto notare la mia amica, appasionata della famosa saga, che ad ogni istante del film continuava a dire :" Oddio! Ma questo c'è anche in Twilight" o delle volte "New Moon" o "Eclypse!" Gli esempi [...] Vai alla recensione »
"sul suo film che invece a me sembra un ottimo esempio di film gotico con venature da giallo soprannaturale, che ha poca o nessuna parentela con le tematiche sentimentali, che erano centrali nella saga vampirica, e che appaiono qui invece assai più marginali e semmai più al servizio del mistero e dell'indagine della protagonista Valerie", MA CHE DICE? Ma Lei ha mai visto una chiesa gotica? Il Duomo [...] Vai alla recensione »
l'intero film ruota intorno alla bellezza ipnotica di Amanda Seyfried, senza la quale sarebbe stato sicuramente da cestinare, nonostante la sceneggiatura inconsistente il risultato è un gradevole soporifero frivolo intrattenimento
Mi aspettavo di meglio.Catherine Hardwicke ha tentato la fortuna con un film stile twilight.con la fiaba non c'entra quasi niente se non x il famoso cappuccio rosso.buonele ambientazioni,ma i personaggi belli e pettinati come ai giorni nostri? Interessante il personaggio Valerie che ha un che di malizioso.pessimo invece "l'inquisitore".
un film dagli spunti interessanti ma con un finale disastroso.
Il paragone con Twilight è più che corretto. La fotografia e il montaggio sono eccellenti e tra i personaggi spicca, unica e sola, l'interpretazione della nonna affidata ad una dimenticata ma sempre grande Julie Christie; per il resto enanche Gary Oldman fa molto il cui personaggio deve la sua forza di caratterizzazione solo in virtù dell'età anagrafica dell'attore [...] Vai alla recensione »
Ciao spike e ciao martalari. Di questa pellicola ho visto solo una parte, presso un compare (che rispetto a me è un abile "bucaniere") per cui non potrei giustificare una corretta votazione (che comunque sarebbe di pessimo valore). Giunti, pressapoco, a metà del film abbiamo spento il monitor e siamo andati a farci una bella pizza (perdonami [...] Vai alla recensione »
La regista Hardwicke (nota ai più per aver diretto Twilight, e sono diversi gli aspetti che vengono riproposti in questa pellicola) conferma in parte le sue doti in questo film che utilizza la favola di cappuccetto rosso per dirigere un thriller in cui la caccia al lupo diventa una caccia al lupo mannaro, che si aggira tra gli abitanti di un villaggio sperduto tra le montagne, assumendo forme umane [...] Vai alla recensione »
un film dagli spunti interessanti ma con un finale disastroso.
Un film quasi per piccini dal titolo decisamente cannato!
poteva avere più spessore questo film attraente nella fotografia ma scontato nella trama. le riprese sono non convenzionali, è intrigante il punto di vista, quasi come se guardassimo con gli occhi della protagonista, purtroppo però manca il guizzo da vera favola nera, dovrebbe essere tutto più cupo, da cuore di tenebra come la casa nella foresta della nonna affascinante [...] Vai alla recensione »
Io sono andato al cinema incuriosito da questo film. Volevo vedere se fosse venuto fuori un bel film o se un disastro. Sono uscito dalla sala felice. Avevo sentito in molti dire che sembrava il prequel di Twilight (e sappiatelo, la saga di Twilight non mi piace per niente), invece, secondo me, non ha nulla ha che fare con quel film. Gli attori poi sono tutti bravissimi, anche le scenografie sono belle [...] Vai alla recensione »
Rilettura horror della fiaba che ha già subìto la versione porno: nel villaggio medioevale c' è un licantropo al posto del lupo cattivo e la bella Amanda Seyfried teme sia uno dei suoi spasimanti. Catherine Hardwicke, dopo il folgorante «13 anni», somministra un letargico episodio apocrifo di «Twilight». L' analisi dell' età adolescenziale diventa giovanilismo coatto senza causa.
Povero Perrault, e mo’ chi lo sente? Catherine Hardwicke l’ha combinata brutta: Cappuccetto rosso sangue gareggia con The Nativity per il punto più infimo della sua filmografia. Dal pseudo-adattamento (scrive David Leslie Johnson) alle interpretazioni, non funziona nulla, ma ancor prima in frantumi va una malcelata ambizione: rifare Twilight (la Hardwicke ne ha diretto il primo capitolo), scambiando [...] Vai alla recensione »
Cappuccetto Rosso è in età da marito. Porta ancora il mantello scarlatto con cappuccio e anche il cestino, ma è combattuta tra il facoltoso Henry e il taglialegna Peter. Il Lupo è un pupazzone che ha sbranato la sorella di Valerie-Cappuccetto; ma, nel villaggio medievale in cui si svolge la storia, potrebbe trattarsi di chiunque. Tutto sommato, però, il vero cattivo non è il Lupo, bensì padre Solomon, [...] Vai alla recensione »
Lupo ululà, castello ululì. Le coordinate di Igor in Frankenstein Junior potevano servire a Catherine Hardwicke anche solo a sistemare spazialmente il suo villaggio medioevale tutto impaurito per l'apparizione mensile da luna piena del lupo mannaro. Peccato, invece, che Cappuccetto Rosso sangue sia l'ennesimo capitolo di un filone fantasy hollywoodiano ipermoderno, quello che va da Harry Potter fino [...] Vai alla recensione »
La regista di Twilight applica le stesse categorie narrative ed estetiche a questa favola di Cappuccetto rosso riveduta e corretta secondo le sensibilità contemporanee e l’apparente bisogno dei giovani di infarcire le loro storie di tocchi esoterici. Capuccetto rosso (Seyfried) diventa dunque una mezza strega, il lupo diventa mannaro e la storia si tinge di sangue (anche se l’elemento horror è limitato [...] Vai alla recensione »
Nel villaggio medievale di Daggerhorn, Catherine Hardwicke è regredita ai secoli bui. La regista rockettara dei sinceri diari adolescenziali «Thirteen» e «Lords of Dogtown» era riuscita a dare al blockbuster «Twilight» un’anima birichina e simpaticamente impacciata. Ora poteva attualizzare la mitica fiaba di Perrault e fratelli Grimm, ma il suo «Cappuccetto rosso sangue» è un tripudio di retorica, [...] Vai alla recensione »
Un tempo a Pasqua uscivano solo pellicole di argomento religioso e il venerdì santo, se non andiamo errati, le sale erano addirittura chiuse. Adesso che le festa sono sentite più laicamente, al cinema si può vedere di tutto, persino un film ispirato a una favola che esalta (almeno nel titolo italiano) il rosso come colore del sangue. D’altronde, fra i saggi antropologici di Vladimir Propp e le riflessioni [...] Vai alla recensione »
Vanno proprio di gran moda i licantropi. Grazie al cielo in questo zoppicante Cappuccetto Rosso Sangue sono ridotte al minimo le smancerie amorose della pizzosa serie Twilight, baciata da un inspiegabile successo al botteghino. E soprattutto manca il cadaverico, a prescindere dai morsi, malrasato Robert Pattinson, la cui preoccupante fissità dello sguardo fa delirare le ragazzine.
Il titolo è fuorviante per gli appassionati di horror: «Cappuccetto Rosso sangue» inclina decisamente al languido. Il celeberrimo format fiabesco, infatti, tende a scimmiottare «Twilight» e la contaminazione non a caso a cura della Hardwicke, regista del primo episodio della saga, finisce col conferire al film un’identità imprecisa e inerte. Siamo trasportati per la bisogna in un villaggio medievale [...] Vai alla recensione »