Titolo originale | Up in The Air |
Anno | 2009 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Jason Reitman |
Attori | George Clooney, Vera Farmiga, Anna Kendrick, Jason Bateman, Danny McBride, Melanie Lynskey Amy Morton, Sam Elliott, J.K. Simmons, Zach Galifianakis, Chris Lowell, James Anthony, Dave Engfer, Steve Eastin, Tamala Jones, Adrienne Lamping, Lucas MacFadden, Marvin Young, Adam Rose. |
Uscita | venerdì 22 gennaio 2010 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | Universal Pictures |
MYmonetro | 3,28 su 31 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 13 dicembre 2018
Ryan Bingham s'illude di poter muoversi senza legami ma la vita lo strappa alle trasferte aeree per fargli intraprendere ben altro viaggio Il film ha ottenuto 5 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, 5 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 5 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 7 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Tra le nuvole ha incassato 5,7 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Ryan Bingham è un uomo affascinante, un abilissimo tagliatore di teste ed è libero come l'aria. Nel cielo, appunto, trascorre la maggior parte del proprio tempo, in trasferte di lavoro, agognando il prestigioso club dei dieci milioni di miglia. Ma qualcosa accade, tra un aereo e l'altro. Nathalie, una ragazzina neolaureata ha convinto il suo capo che viaggiare è dispendioso e si può benissimo licenziare in videoconferenza, minacciando di riportare Ryan a terra proprio quando il nostro ha da poco incontrato Alex, una trentenne che pare la sua fotocopia al femminile, così orgogliosamente sola da fargli venir voglia di non esserlo più.
Aaron Ekhart persuadeva gli altri, George Clooney persuade se stesso. Si convince che sia possibile vivere senza legami, che i rapporti siano una zavorra, che leggeri si vola più alto. La realtà delle cose, in questo terzo film così come nell'esordio di Reitman, s'inganna con la distrazione. Basta muoversi velocemente, procurarsi un trolley con ruote scorrevoli e saper apprezzare le offerte e i comforts del villaggio aeroportuale. Il film gli dà ragione: è quando si creano delle relazioni che il meccanismo s'inceppa e ci si rende conto che sfrecciare sopra le nuvole è come stare fermi; che il vero viaggio, nella vita, è un altro.
Jason Reitman sa creare dei personaggi che non si dimenticano in fretta, fuori dalla norma e sul bordo sdrucciolevole della morale, eppure pieni di naturalezza, grazie alla solidità delle sceneggiature e degli attori che chiama ad incarnarli. Questa volta fa addirittura un passo in più, confondendo testo e paratesto, assoldando lo scapolo d'oro di Hollywood per fargli interpretare il ruolo di un uomo che s'illude di poter stare da solo ma dovrà arrendersi un giorno, e - giù dallo schermo - coronare la favola.
Fuori di dubbio è anche il talento del regista per i dialoghi e il ritratto "senza filtro" delle piccole spietatezze quotidiane, siano esse d'ambientazione scolastica o professionale. Anche qui, Tra le nuvole segna un aumentato bisogno di veridicità e porta in scena un contesto attuale e una ventina di disoccupati veri, mescolati agli attori professionisti, ma non per questo indistinguibili.
Eppure, malgrado la naturalezza con cui Clooney indossa i mocassini di Ryan Bingham, malgrado la verità che fa da set alla finzione, c'è qualcosa di troppo scritto e lineare in quest'opera terza rispetto alle precedenti. Il bello di Juno era che era contraddittorio come l'età che raccontava, canticchiava un sentimento profondo senza bisogno di un arrangiamento in tutta regola; Tra le nuvole, al contrario, va spedito come un volo intercontinentale, dice quel che intende dire e non altro, e l'imprevisto all'arrivo fa in qualche modo parte del pacchetto di viaggio.
TRA LE NUVOLE disponibile in DVD o BluRay |
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Immaginate di essere una creatura alata, un uccello, un nobile rapace solitario, e di sorvolare le città degli uomini osservandole dall'alto. Non vedrete case, famiglie, persone; ma linee geometriche, forme spersonalizzate, pure astrazioni. Immaginate poi di calare dall'alto precipitandovi - appunto, come un falco - su un essere umano, sulla sua esistenza concreta, per sconvolgerlo, per privarlo delle [...] Vai alla recensione »
Ryan Bingham (G. Clooney) lavora per una compagnia che lo "affitta" ad altre compagnie per licenziare i loro dipendenti; egli è uno dei migliori: anni di esperienza, capacità di cogliere al volo ciò che è necessario fare per limare la reazione del licenziato. Vive in volo, ha una casa asettica, è il promotore di una filosofia di vita secondo la quale tutto [...] Vai alla recensione »
Per Ryan accontentarsi vuol dire fallire, non crede nel rapporto stabile, nel matrimonio, non vuole avere figli, ha scelto il trolley come compagno di vita, e crede che le foto ricordo servano solamente a chi non ha memoria. I protagonisti delle pellicole di Jason Reitman sono dei cinici dalla forte personalità, con dei comportamenti moralmente discutibili e il personaggio interpretato da Clooney [...] Vai alla recensione »
Un film davvero deludente, contro tutte le aspettative e la critica che da un po' di tempo si sta ritarando su un livello decisamente basso. Definire questo film un capolavoro è quasi vergognoso. Mi viene da pensare. malignamente, la tendenza si quella di osannare un film che abbia come tema un problema sociale, solo per le sue intenzioni, e non per come esse sono raccontate.
Jason Reitman è ormai da considerarsi uno degli autori più emblematici della più recente "nouvelle vague" americana:dopo la dark comedy "Thank you for smoking" e il frizzante "Juno",Reitman torna alla carica:assolda la prima vera grande star(George Clooney),isola gli elementi base dal plot del libro di Walter Kirn(per parafrase il 31enne regista canadese il libro parla di "un uomo che licenzia la gente [...] Vai alla recensione »
voto: 8 Reitman, dopo i brillanti "Thank you for smoking" e "Juno", prova il difficile salto da un cinema più indipendente ad un cinema condizionato dal divismo del protagonista e da più ferree logiche commerciali: il rischio di inciampare e perdere il proprio acume e le proprie caratteristiche era alto, ma il bravo regista ha saputo evitarlo, confermando il suo [...] Vai alla recensione »
Ryan Bingham ha il sorriso furbo e lo sguardo intrigante. Modi gentili e sicuri. E’ elegante. Affascinante. Cinico. Ironico. E’ un uomo di successo che ha scelto di vivere senza legami, ha voluto la libertà. Non ha bisogno di casa né di famiglia né di amici perché il suo mondo è tutto lì, nell’aria viziata degli aeroporti che conosce come le sue tasche, nelle stanze anonime dei migliori hotel, nei [...] Vai alla recensione »
Vedendo "Tra le nuvole" ho avuto l'impressione che, almeno nelle intenzioni del regista, il film vorrebbe porsi come un'occasione per riflettere su un tema di grande attualità, ovvero l'illusoria pretesa di vivere in un mondo tecnologico e privo di vincoli tradizionali come casa e famiglia: un universo spersonalizzato e globalizzato come maschera di una disperata solitudine esistenziale che affligge [...] Vai alla recensione »
Film surreale, ma a tratti drammaticamente vero, che racconta la vita di un "tagliatore di teste", figura professionale che in epoca di crisi economica trova ampiamente spazio per esercitare, con adeguato cinismo, il compito di licenziare impiegati in esubero. La scelta del regista di mischiare ai volti degli attori anche dei licenziati "autentici", da maggiore [...] Vai alla recensione »
C'è un giovane regista canadese che non è più una sorpresa: si tratta di Jason Reitman che nel 2009 con Tra le nuvole ha dato una prova convincente, come dimostrano le 6 candidature agli oscar. Questa opera tratta tematiche sociali di sicuro impatto ma con un'evoluzione rispetto ai già acclamati Juno e Thank you for smoking. Merita una citazione anche la colonna sonora.
Ryan Bingham (Clooney) è un “tagliatore di teste”: lavora per un’azienda che lo noleggia ad altre aziende per tagliare il personale. Una novellina (Kendrik) vuole rivoluzionare l’azienda introducendo licenziamenti via streaming, e nonostante le resistenze di Ryan, il capo (Bateman) lo obbliga ad istruire la nuova arrivata.
George Clooney ha sicuramente un fascino da commedia classica e funziona benissimo. Il film è in fondo vedibile. Ma non condivido assolutamente i giudizi entusiastici, e c'è un motivo preciso. Tutto qui è confezionato bene, ma parte da alcune ideuzze ad effetto che sembrano tanto intelligenti mentre in realtà sono abbastanza banali (la vita sospesa nei non-luoghi, la precarietà contemporanea, la società [...] Vai alla recensione »
“Vanno, vengono, ogni tanto si fermano, certe volte ti avvisano con rumore prima di arrivare e la terra si trema e gli animali si stanno zitti”. Con questo incipit epico ed evocativo si apriva nel 1990 l’album “Le nuvole” di Fabrizio De Andrè, che aveva genialmente interpretato le nuvole come “personaggi ingombranti e incombenti che hanno terrore del nuovo perché il nuovo potrebbe sovvertire le loro [...] Vai alla recensione »
TRA LE NUVOLE (USA, 2009) diretto da JASON REITMAN. Interpretato da GEORGE CLOONEY – VERA FARMIGA – ANNA KENDRICK – DANNY McBRIDE – JASON BATEMAN § Ryan Byngham è un uomo affascinante, un abilissimo dirigente aziendale che trascorre 322 giorni all’anno in cielo, viaggiando perennemente in aereo, fra meeting, conferenze e riunioni di lavoro.
Negli ultimi tempi Clooney, con alterne fortune, si è fatto ricordare soprattutto per film d'azione : i tre "Ocean's", "Clayton" ecc. Qui invece è voluto tornare all'antico con una commedia dallo spunto non banale ideata dal buon Reitman. Quest'ultimo non poteva trovare protagonista migliore: scapestrato, senza legami fissi e senza rimpianti, chi se [...] Vai alla recensione »
Finalmente un film originale, con idee. Verrà sicuramente amato da chi viaggia per lavoro ed ha sulle spalle parecchie ore di aereo alla settimana, ma credo possa essere interessante per tutti, grazie ad una trama intelligente e non banale ed un sapiente accostamento di sorrisi e melanconia. Personalmente lo ritengo una delle migliori pellicole della passata stagione.
Beh il film non si può definire un capolavoro, quello che permane è solo cinismo per situazioni lavorative che toccano coloro che vivono nel mondo del precariato. Il film potrebbe essere diviso concettualmente in tre parti: - nella prima parte il protagonista Clooney è la persona che è incaricata di LICENZIARE dipendenti di altre società. Il cinismo è al limite del surreale.
Affetto familiare, lavoro sicuro e un’accogliente abitazione. È la formula del “sogno americano”. La crisi economica dei giorni nostri è, però, come l’allarme di una sveglia pronta a spezzare il nostro sogno strappandoci via dalla magia onirica. Questo film, tratto dall’omonimo romanzo, è incentrato sul lavoro svolto da Ryan Bingham/Gorge Clooney: licenzia su commissione i dipendenti delle più disparate [...] Vai alla recensione »
Se si dà per buona l’idea che i meccanismi del cinema attingano a quelli del sogno saremo d’accordo nel dirsi certi che la trama di un film ha lo stesso scopo dei simboli onirici che, decodificati, portano in emersione messaggi più profondi. Così ancora una volta anche in “ Tra le nuvole” sotto al racconto della vita di un “tagliateste”, cioè di un licenziatore di professione, delle sue vittime e [...] Vai alla recensione »
TRA LE NUVOLE CRITICA DI: Diego Pigiu III VOTO: 8 Ryan Bingham (George Clooney) passa la sua vita in volo e nei non-luoghi quali sono gli aeroporti concedendosi tutti i lussi e i privilegi del caso, il suo scopo nella vita? Raggiungere un gran numero di punti MilleMiglia, il suo lavoro? Licenziare i dipendendenti per conto dei loro codardi padroni, sostanzialmente viene affitato per passare [...] Vai alla recensione »
Il protagonista del film è un uomo che per 300 giorni l'anno gira per l'America in aereo per conto di una agenzia che si occupa di licenziamenti. La sua vita cambierà grazie all'incontro con due donne; una giovane stagista che intende riformare il modo di lavorare dell'agenzia e una rampante trentacinquenne che fa più o meno la stessa vita del protagonista.
Dei film di Jason Reitman s’è sempre parlato soprattutto per motivi non precisamente cinematografici, vicini come sono al blando saggio sociologico o di costume. Per questo motivo attirano molte persone che il cinema solitamente lo considerano poco, mentre trovano nei film di Reitman un supporto agli argomenti standard di conversazione. Thank you for Smoking, Juno, hanno creato dei circoli inclusivi. [...] Vai alla recensione »
Vedendo certe scene mi sembrava di essere alla fiera dell'assurdo: una ragazzina poco più che adolescente che licenzia via internet un uomo dopo una vita lavorativa nella stessa azienda, e l'uomo non regge...scoppia a piangere davanti a lei, che resta inespressiva e lo esorta con un urlo a lasciare la stanza, perchè non ha altro da dire.
Che cos'è la libertà? una risposta facile potrebbe essere questa: rompere ogni vincolo con le cose e le persone che ci tengono legati a terra, che ci impediscono di spiccare il volo verso lidi dove contiamo solo noi, dove nulla ci impedirà di di affermarci realizzando i nostri sogni. Ryan è l'uomo che nel bel film di J.
non la solita commedia americana... sarà per il tema (licenziamenti nell'america della crisi economica), sarà per il mancato lieto fine, questa commedia agrodolce piace e convince... per tutti quelli che sono stanchi di vedere sempre le trite e ritrite commedie americane e per tutti coloro che vogliono riflettere su cosa sia la solitudine...
Senso di appartenenza. C’è un uomo che può a pieno diritto condividere con l’aquila il primato dello spazio alato. Quest’uomo è abituato a "Prendere il volo". Cosa può significare, "prendere il volo". Viaggiare con la mente? Andar dritti, giù, per le scale? Ricercare la libertà? Oppure.
Il regista di JUNO torna con un mezzo capolavoro apprezzatissimo sia dal pubblico che dalla critica. Un cinico George Clooney recita in un ben scritto e brillante terzo film del figlio di Ivan Reitman, qui suo produttore. NUVOLOSO | ****
Commedia particolare e molto orginale, storia che mescola cinismo, romanticismo, divertimento e speranza....Bravo Clooney... Da vedere!!
Tratto da un romanzo di Kirn: Ryan (George Clooney), scapolo incallito e perennemente in viaggio per lavoro, è un "tagliatore di teste" la cui professione consiste nel licenziare le persone. Avulso da vincoli personali ed impegni sentimentali, si trova a confrontarsi con l'affascinante Alex (Vera Farmiga), conosciuta per caso e con cui avvia una relazione, e con la giovanissima Natalie (Anna Kendrick), [...] Vai alla recensione »
''Uno spietato ed egoista Terminator taglia-teste dei giorni nostri, inconsapevole della sua infelicità.'' Dopo THANK YOU FOR SMOKING e JUNO Jason Reitman ci regala un altra commedia che fa riflettere sulle relazioni sociali. Il premio oscar George Clooney è Ryan Bingham, un uomo sulla quarantina che, incaricato dalla sua azienda, si guadagna da vivere licenziando [...] Vai alla recensione »
Bel film mi ha molto emozionato. Bravo il protagonista George Clooney,credibile in questa parte. I dialoghi sono molto belli.Rappresenta la vita al mondo d oggi. Una società che pensa solo al profitto e non alle persone. Il finale che non c'è rende il film non banale. Spero che il film vinca alcuni oscar, sopratutto a Clooney. tre stelle spero che ciò che ho scritto sia gradito
La storia-trama del film non convince, tesa com'è ad inseguire lampi di umanità in un mondo avvolto dal ciniscmo, dove anche comunicare i licenziamenti di massa è una tecnica e un business.Alla faccia, reale, dei poveri e frustrati job-less. Ma il film è riscattato alla grande dalla forza dei dialoghi: intelligenti, graffianti, immediati, con spunti per riflessioni affatto banali.
Partiamo dal presupposto che i verbi "GOOGOLARE" e "MESSAGGIARE" in Italiano NON esistono e che se anche il nuovissimo Zingarelli o chi per lui li avesse aggiunti, sarebbe una vera vergogna. Detto questo, il film è interessante. Analizza risvolti psicologici non da poco fornendo anche spunti di riflessione variegati (la storia dello zaino per esempio).
Questo giovane regista ancora una volta ci racconta una storia decisamente semplice ma altrettanto efficace e convincente. Ottimi attori, con un George Clooney particolarmente in forma, e ottimo stile narrativo che coinvolge lo spettatore in una spietata analisi della società di oggi, dove il lavoro condiziona più che mai le nostre vite e ci conduce ad effettuare scelte sempre più dolorose.
Film molto godibile. Anche se non a livello di Juno o Thank you for smoking Meglio stare sulle nuvole staccati dal mondo, con uno zaino leggero o vivere la vita con tutti i fardelli connessi ma sentendosi in compagnia e facendo del contenuto dello zaino l'input della vita? Oppure, ancora, come Alex, che decide di vivere la vita con lo zaino concedendosi di tanto in tanto una partentesi di vita tra [...] Vai alla recensione »
Il film riflette l'attuale momento drammatico della improvvisa perdita del lavoro nella societa' americana;l'argomento non e' certo "leggero",ma quello che mi ha colpito e' la freddezza dei due protagonisti che di professione comunicano il licenziamento in tronco ai dipendenti di aziende in tutti gli U.S.A.al posto dei loro datori di lavoro. Trascorrono naturalmente molta parte della loro vita "sopra [...] Vai alla recensione »
Wichita, Omaha, Tulsa, Des Moines, Saint Louis, tutta l'america di provincia che non passano i telgiornali è il regno incontrastato di Ryan Bingham, abilissimo dismissore di lavoratori o se vogliamo essere più tranchants, notevolissimo tagliatore di teste. Sempre in viaggio, sempre il più rapido a varcare il check-in, con una passione smodata per il collezionismo di tessere [...] Vai alla recensione »
Il film drammatico, ma non angoscioso, scivola via su battute intelligenti nella prima parte, sul versante amaro nella seconda, seguendo lo sguardo con cui il regista abilissimo concilia la storia di una crisi individuale con quella globale di cui gli Usa sono autori e vittima insieme. Autore giovanissimo ma già determinato nelle scelte, “ho deciso di realizzare solo film in cui credo”, (i due precedenti [...] Vai alla recensione »
Parte un po cosi cosi ma poi prende quota grazie ai dialoghi, all'humor per poi lasciarti con l'amaro in bocca..bello ed intelligente. Bravo Clooney ma la scoperta vera è la Kendrick!
Non c'è un secondo nel film dove vi troverete prima di un qualsiasi tipo di sentimento. Sobriamente passerete dal divertimento alla riflessione,per finire all'amarezza ma perchè no con speranza. George Clooney qui è immenso, questo è il suo ruolo, brillante,svelto, superficiale ma riflessivo e profondo solo quando serve davvero,ma soprattutto divertente.
Non dice molto di nuovo il film di Reitman, si limita a fotografare l'odierna crisi con un cinismo sospeso. George Clooney ha la faccia troppo simpatica per apparire antipatico, e reinterpreta un pò il ruolo del brillante avvocato divorzista Miles Massey di "Prima ti sposo poi ti rovino", c'è tutto, il discorso alla conferenza, il suo pezzo forte, messo poi in discussione in fase finale, quando cioè [...] Vai alla recensione »
Il film di Jason Reitman è una sorpresa, parte come una commedia quasi scontata ed invece arriva ad essere tutt'altro. Già il protagonista, un buon Clooney, è un personaggio talmente cinico da sembrare diabolico. Un vincente che porta con se una valigia ordinata e studiata fino al millimetro. Quando però si ritrova da solo a casa è tutt'altro che il vincente [...] Vai alla recensione »
un clooney smagliante,bravo,ironico,straordinariamente affascinante alle prese con la desolazione di un lavoro terribile nell'america depressa.molto meglio i bassi di napoli dove la disoccupazione e' alleviata dal calore umano.titolo fuorviante,si tratta di una critica feroce al capitalismo americano dominato dal disinteresse per le persone che si ripercuote anche sulla vita del protagonista [...] Vai alla recensione »
Vedere gli aeroporti come set non é propio il massimo. Forse viaggio troppo spesso,ma quei "non luoghi" sono tutto tranne che evocativi. Tuttavia,va riconosciuto che il risultato finale é un film onesto,equilibrato,picevole. Manca un po' di sale,di quella giusta cattiveria che il soggetto farebbe auspicare. Clooney é bravo,ma non del tutto credibile. [...] Vai alla recensione »
la mia intenzione ra solamente quella di passare una serata in totale relax guardando qulacosa di piacevole non coinvolgente,....bè..sono rimasta favorevolmante stupita...un film più che piacevole..ben realizzato, mai banale..con ottimi interpreti..sceneggiatura originale..e un grande Clooney..nei panni di e stesso???! nelpanorama cinematografico attuale un film che mi sento di consigliare senza [...] Vai alla recensione »
Nella commedia amarognola di Jason Reitman il protagonista Ryan Bingham, per rappresentare il quale le fattezze seducenti e rassicuranti di George Clooney sembrano assolutamente scelte su misura, è un finto cinico che pare trovarsi perfettamente a suo agio e anzi considerare molto stimolante un mondo di viaggi d'affari, programmi fedeltà per frequent flyers, auto a noleggio e fugaci relazioni sessuali [...] Vai alla recensione »
Una pregevole commedia che tratta un tema serio come quello della disopccupazione (in questi tempi di crisi di grande attualità)con ironia e leggerezza. Ottimo cast davvero all'altezza che alza notevolmente il livello del film. Direi da vedere e non solo per gli appassionati del genere
Questo film è piacevole e molto carino. Clooney mi è piaciuto e l'atmosfera "da crisi" fa davvero riflettere; quindi giudico questa pellicola buona e assolutamente piacevole da guardare: lo consiglio. Il tutto è presentato molto bene e ben confezionato, facendogli riscuotere commenti positivi che secondp me sono abbastanza meritati.
Film senza pretese e senza presunzioni, se non il far trascorrere 109 minuti di piacere agli spettatori. La recitazione divina di George Clooney, sublima questa semplice commedia che diverte, ma che - nello spettatore più attento e sensibile - è anche in grado di far riflettere su alcuni paradossi della vita moderna.
"Tra le nuvole" è una commedia sentimentale mascherata da qualcos'altro. Ancora non ho capito cosa, ma è così. Ed è un peccato, perché di commedie sentimentali che narrano di miracolose conversioni all'amore di freddi uomini d'affari è piena la storia del cinema (a cominciare da "Sabrina"), invece sarebbe stato bello trovrasi [...] Vai alla recensione »
È vero. Premetto che ho solo 31 anni ma ho già capito una cosa e cioè che la vita è estremamente complicata e non ci sono risposte precise. Credo che molte delle storie degli uomini siano state raccontate e molte delle storie delle donne non lo siano ancora state e sono sempre stato attratto dalle donne sveglie e brillanti, come mia moglie, d'altronde, ma mi rendo conto che quella di oggi in America è una generazione di donne con un problema di difficile risoluzione, donne che hanno tra i 35 e i 40 anni e hanno lavorato sodo per la loro carriera e amano i loro lavori ma un giorno si svegliano e [...]
Ryan Bingham ha un bagaglio leggero. Non può fare altrimenti, deve ottimizzare i tempi d'imbarco e di movimento, non può portarsi dietro niente e nessuno. Deve essere libero, per volare da una parte all'altra degli Stati Uniti, a licenziare gente piena di figli e di problemi. A trainare con charme il trolley di Ryan è George Clooney, a pilotare l'aereo di Up in the air che lo ha portato al festival di Roma è Jason Reitman, che conosce la strada perché se l'è già spalancata due anni fa con Juno.
In Italia 2.600mila, in Europa 4.600mila, negli Stati Uniti più di 15 milioni: individui diventati numeri, gente che lavorava e che è diventata un esubero, un sovrappiù; disoccupati, licenziati, anzi, da noi ' licenziati invisibili' come li definisce Ilvo Diamanti, in quanto notizia irrilevante e antipatica per la nostra televisione obbligata all' ottimismo ottuso.
Hai un protagonista quasi odioso? Fallo recitare dall'attore più affascinante, da quel nuovo Cary Grant che è l'adorato George Clooney. E Tra le nuvole (Up in the Air) diventa una commedia riuscita, intelligente, divertente, attuale, applauditissima al festival di Roma. E non è la sola vera idea del film diretto da Jason Reitman (Juno) e tratto dal romanzo di Walter Kirn, storia di un uomo che di mestiere [...] Vai alla recensione »
Non siamo iscritti al partito di George Clooney, perché il divo ci è sempre sembrato discreto più che ottimo e anche un po' gigione. Bisogna dire, però, che in «Tra le nuvole» è davvero la reincarnazione dei grandi commedianti all'antica hollywoodiana, un Cary Grant ai tempi della crisi economica che si produce agli ordini del giovane Jason Reitman («Juno») in un show godibilissimo di situazioni stralunate, [...] Vai alla recensione »
Poche storie. Up in the air è un film di sconcertante durezza e sofferenza. Per Jason Reitman, già autore di Juno , l'individuo contemporaneo, l'homo felix occidentalizzato, è un esserino fragile e disilluso. George Clooney, con la sua oramai proverbiale polentina brizzolata sul capo, interpreta il segaligno Ryan Bingham. Un raffinato, affabile, consolatorio ma infame tagliatore di teste.
Con tre soli film al suo attivo, il regista di Juno si è già ritagliato un posto fra i grandi della commedia americana. Tra le nuvole ricorda addirittura Harry, ti presento Sally. Anche se qui i rapporti amorosi vivono (o almeno ci provano) sullo sfondo di vite sempre più virtuali e di una crisi maledettamente reale. Senza dimenticare il nomadismo connaturato ormai a molti mestieri.
Si presenta all'incontro stampa vestito da motociclista: jeans sdruciti, scarponi, giubbotto di pelle e t-shirt. Gli manca solo il casco "a scodella", quello vietato ai comuni mortali se guidi uno scooter o una moto di cilindrata superiore ai 50 cc, ma non a lui: il Divo Clooney. Esistono decine di foto che lo ritraggono così, a cavallo della sua gigantesca Harley Davidson, con o senza l'amata Elisabetta [...] Vai alla recensione »
Per Juno l'Oscar se lo prese la sceneggiatrice Diablo Cody—vedere Jennifer's Body per capire quanta (poca) farina fosse del suo sacco... –e Tra le nuvole ai Golden Globes è rimasto a secco: per fortuna, i premi passano, alcuni film restano. Come questo, che ha un titolo poco fedele a Jason Reitman: figlio del papà dei Ghostbusters, fa cinema con meticoloso pragmatismo e disinvolta sapienza, manco fosse [...] Vai alla recensione »
Uno dei tanti meriti di Tra le nuvole - film, intelligente, divertente, amaro del geniale regista Jason Reitman (Thank you for smoking e Juno) - è di aver scelto un gruppo di licenziati veri di S. Louis e di Detroit nel momento in cui viene loro comunicato il licenziamento. Il film ci mostra le loro facce, chi piange, chi ammutolisce, chi grida, chi si arrabbia, consapevoli che perdendo il lavoro si [...] Vai alla recensione »
Il mondo all'epoca di Google Earth e della crisi che taglia teste e destini con chirurgica freddezza. I siparietti del film di Jason Reitman (già regista di Juno) condensano in mappe e paesaggi visti dall'aereo i viaggi del protagonista George Clooney, campione di millemiglia e contento di esercitare con umano cinismo il ruolo di licenziatore per conto terzi.
Dieci milioni di miglia aeree, diventare il settimo uomo al mondo, il più giovane peraltro, a toccare il traguardo record di tutti i frequent-flyer (per conoscere l'uomo simbolo dell'American Airlines, avere una carta con linea telefonica dedicata e il proprio nome su un aereo di linea). Il tagliatore di teste George Clooney single, senza figli, in volo più di 320 giorni l'anno ha solo questo come [...] Vai alla recensione »
Avviato a ricevere un pacchetto dei principali Oscar, Tra le nuvole del canadese Jason Reitman è stato il miglior film dell'ultimo Festival di Roma, con un tal divario di brio e malinconia rispetto agli altri da giustificare di per sé la rassegna, anche in quest'anno di penuria. Il regista di Tra le nuvole è del resto lo stesso di Juno, che a Roma vinse tre anni fa, a conferma che ogni autore trova [...] Vai alla recensione »
Ai recenti Golden Globe era candidato tra i film drammatici: curioso, avremmo giurato si trattasse Di una commedia. Ma certo Tra le nuvole (in originale Up in the Air, «lassù per aria») è una commedia sui generis, molto agrodolce - più agra che dolce – e imperniata su un tema che fa più piangere che ridere: la crisi economica. Ryan Bingham, il personaggio interpretato da George Clooney, è un «tagliatore [...] Vai alla recensione »
Commedia americana perfetta, che dovrebbe/potrebbe vincere un Oscar imminente. Ritmo e battute irresistibili, George Clooney bravissimo, Tra le nuvole, tratto dal racconto di Walter Kirn, diretto dal giovane regista di Juno Jason Reitman, è la storia di un uomo che per mestiere licenzia gli altri, che è appagato dalla propria bravura e non prova il bisogno di nessuno o di nulla.
L'eccellente George Clooney è un tagliatore di teste, uno che licenzia gente in giro per gli States. Ma ha modo, empatia, è simpatico (se no mica sceglievano Clooney). Ha castrato ogni passione. Viaggia beato 322 giorni all'anno; è triste solo a casa sua, un monolocale asettico. I bar degli Hilton sono il suo campo di seduzione, gli aerei il suo nido.
In America si dice che, alla recente consegna dei Golden Globes, Jeff Bridges abbia "scippato" George Clooney del premio come miglior attore in un film drammatico: non abbiamo visto il film di cui è protagonista Bridges, ma è certo che con Tra le nuvole Clooney ha potuto mostrare le molte facce del suo talento, recitando un personaggio assai simile all'immagine mediatica che abbiamo di lui, ma molto [...] Vai alla recensione »
THERE'S no mystery, none at all, about why George Clooney is a movie star. Guys who are extremely handsome, move well, can project intelligence and humor, appear to enjoy the company of women and possess soft, deep masculine voices have historically done pretty nicely for themselves on the silver screen. Mr. Clooney, in fact, often seems like a throwback to the leading men of earlier eras: a passing [...] Vai alla recensione »
"Up in the Air" makes it look easy. Not just in its casual and apparently effortless excellence, but in its ability to blend entertainment and insight, comedy and poignancy, even drama and reality, things that are difficult by themselves but a whole lot harder in combination. This film does all that and never seems to break a sweat. Credit for this coup goes to writer-director Jason Reitman, who made [...] Vai alla recensione »
UP in the air you may meet Ryan Bingham, an ancient mariner of sorts who has, over the years (at least in Walter Kirn’s novel, where he originated) encountered just about everyone who has flown business class across the spokes and hubs of this great land. Ryan is capitalism with a handsome face: efficient, optimistic, confident without undue arrogance.
People I meet always ask if there is something wonderful to see at the movies. Now I have an answer. See Up in the Air, a transporting comedy from slump-resistant director Jason Reitman (Thank You for Smoking, Juno) that jet-fuels the Oscar race, rattles with romantic turbulence, rumbles with the terror of living in a cratering economy and takes a never-better George Clooney on the ride of his acting [...] Vai alla recensione »
Sull'aria, invece che «sulla strada». Se Jack Kerouac fosse stato cattivo «dentro» e non un poeta; se avesse indossato cravatte e completi Armani e al posto dei suoi adorati «finestrini-da-treno-come-cinemascope» della Union Pacific avesse preferito volare e collezionare mille-miglia American Airlines, studiando a fondo, più del buddismo mahayana, il regolamento per collezionare punti e vantaggi con [...] Vai alla recensione »
C'est un ange exterminateur au petit pied. Ryan Bingham sillonne les cieux américains et ne touche terre que dans des villes frappées par la crise. Là, pour le compte de directeurs des ressources humaines trop lâches pour affronter les salariés, il procède à des entretiens de licenciements. C'est moins répugnant que tortionnaire à Abou Ghraib, mais quand même très bas dans l'échelle des boulots prestigieux [...] Vai alla recensione »
Gli effetti della crisi americana in compagnia di Ryan, «tagliatore di teste» in volo da un capo all'altro del Grande Paese a licenziare migliaia di persone, abiti Brioni, camicia bianca e cravatte d'aeroporto, suite in hotel, nessun legame, la vita in un trolley, decine di carte di credito e di club di volo, con un obiettivo: la carta di metallo 10 milioni di miglia.
Commedia americana perfetta. Ritmi e battute irresistibili, George Cloonev bravissimo, "Tra le nuvole", diretto dal regista di "Juno" Jason Reitman, tratto dal racconto di Walter Kirn, intelligente, divertente, attuale, è la storia di un uomo che per mestiere licenzia gli altri, che è soddisfatto della propria bravura tanto da non provare il bisogno di nessuno o di nulla, neppure d'una casa né di affetti. [...] Vai alla recensione »
Liberamente tratta dall'omonimo romanzo di Walter Kirn, «Tra le nuvole» è una commedia agrodolce (già accolta con successo al festival del Film di Roma e vincitrice del Golden Globe come migliore sceneggiatura) che affronta temi di scottante attualità. Ryan Bingham (uno straordinario George Clooney) ha 45 anni, è bello, allegro, ironico e ha una vita movimentata.
Gli effetti della crisi americana in compagnia di Ryan, «tagliatore di teste» in volo da un capo all"altro del Grande Paese a licenziare migliaia di persone, abiti Brioni, camicia bianca e cravatte d"aeroporto, suite in hotel, nessun legame, la vita in un trolley, decine di carte di credito e di club di volo. Poi... Un"avventura ironica lo mette in ginocchio, ma non spezza il destino amaro del killer [...] Vai alla recensione »
Tra le nuvole (Up in the Air) (nelle sale in questo week end) è una felice fusione tra tenerezza e avversione. Lo ha diretto il molto dotato Jason Reitman , figlio del regista di origine cecoslovacca Ivan.A lui venuto da lontano, da una cultura europea così influenzata da un'idea di moralità, i costumi locali a volte devono sembrare per lo meno insoliti.
For those of us who look to the skies, two major releases compel attention. They make the perfect couple. One is “Up in the Air,” the new film from Jason Reitman, who made “Thank You for Smoking” and “Juno.” The other is “Come Fly with Me,” which has been reissued on vinyl by Capitol, fifty-one years after its first appearance, in the unpolluted mono sound that God—or Frank Sinatra—intended.
La migliore commedia americana, scritta benissimo, benissimo interpretata da George Clooney, intelligente e divertente, comica e attuale, buffa e seria. Magnifica, per la direzione del regista di Juno Jason Reitman, giovane figlio del regista di Ghostbusters Ivan Reitman di origini cecoslovacche. In tutti i Paesi occidentali, ma soprattutto negli Stati Uniti, si preferisce affidare il compito di licenziare [...] Vai alla recensione »
Se Jack Kerouac fosse stato cattivo «dentro» e non un poeta; se avesse indossato cravatte e completi Armani e al posto dei suoi adorati «finestrini- da-treno-come-cinemascope» della Union Pacific avesse preferito volare e collezionare mille-miglia American Airlines, studiando a fondo, più del buddismo mahayana, il regolamento per collezionare punti e vantaggi con Hertz e Hilton hotel, avrebbe avuto [...] Vai alla recensione »