Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Denis Dercourt |
Attori | Vincent Perez, Jérémie Renier, Adeline Zarudiansky, Aurélien Recoing, Barbara Probst Gérald Laroche, Françoise Lebrun, Anne Marivin. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 28 aprile 2009
CONSIGLIATO SÌ
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Paul e Mathieu, due fratelli. Paul, il più giovane, è entrato a far parte di un ristretto circolo di appassionati di giochi di ruolo che amano ricostruire i combattimenti dell'esercito napoleonico con tanto di costumi e oggetti d'epoca filologicamente correttissimi. La madre dei due, malata di cancro e preoccupata perchè il figlio minore si sta facendo coinvolgere un po' troppo da questa passione, chiede a Mathieu di occuparsi del fratello. L'unico modo è, per Mathieu, quello di farsi cooptare nel gruppo. Riuscirà a non farsi coinvolgere?
Denis Dercourt ha preso le mosse dalla realtà. Esistono in ogni Paese gruppi di persone che si riuniscono per ricostruire nei minimi particolari eventi del passato piu' o meno recente. Denys Arcand li aveva messi in ridicolo nel suo L'età barbarica. Dercourt invece li prende molto sul serio. Descrive infatti il suo gruppo di appassionati dell'era napoleonica come persone che in modo molto pericoloso non sanno più distinguere realtà e finzione.
Non è un caso che il fratello 'razionale' Mathieu sia un pianista apprezzato (Dercourt ha suonato ne l'Orchestre Symphonique Français e il suo film precedente La voltapagine, aveva al suo centro una pianista e la sua assistente). Suonare uno strumento significa sì produrre arte ma anche applicare regole. Le 'regole' che i due fratelli vedono applicare nel gioco di ruolo in cui vengono coinvolti appartengono pero' a codici d'onore di un passato in cui l'individuo, non la Legge, si faceva giustizia grazie al rito del duello.
Se Paul fa ormai fatica a distinguere i due piani, Mathieu ha ben chiaro il proprio compito: aiutare il fratello a uscirne. Ma si tratta di un compito non facile in una società a cui quotidianamente si propone una commistione sempre più inestricabile tra finzione e realtà.