Map of the Sounds of Tokyo

Ryu è una ragazza di Tokyo che di notte svolge un lavoro faticoso presso il mercato del pesce. Conduce però una doppia vita perché è anche una killer che può essere affittata a seconda delle esigenze. Il Signor Nagara è un imprenditore che è caduto nel più profondo sconforto dopo il suicidio della giovane figlia Midori. Ne ritiene responsabile il suo compagno David, uno spagnolo che vende vini pregiati. Il braccio destro di Nagara, Ishida, da sempre segretamente innamorato della ragazza, commissiona a Ryu l'omicidio. La ragazza accetta ma si trova ad iniziare una storia di sesso con David. Testimone e narratore di questa vicenda è un tecnico del suono segretamente affascinato da Ryu.
Ci si attendeva sinceramente di più da questa opera della regista catalana dopo le sue prove precedenti. Resta invece imprigionata nella gabbia che la stessa sceneggiatura le costruisce intorno. Dopo la fulminante ed efficace sequenza iniziale il film inizia ad avvitarsi in una tripartizione narrativa (Ryu e il tecnico del suono/Ryu e David/Il signor Nagara e la sua ossessione) che finisce con il diventare quasi meccanica.
I suoni della città, che dovrebbero costituire il tema di un percorso wendersiano alla Lisbon Story, divengono narrativamente un rumore di fondo per offrire risalto agli incontri sessuali tra Ryu e David che hanno luogo in un hotel in cui si ricostruisce una Parigi fittizia. Il tutto orientato verso un finale melodrammatico in gran parte, purtroppo, prevedibile nella sua stereotipizzazione. A partire da quel negozio di vini chiamato "Vinidiana". 