Christine Cristina

Film 2009 | Drammatico, 92 min.

Regia di Stefania Sandrelli. Un film con Paola Tiziana Cruciani, Roberto Herlitzka, Paolo De Vita, Antonella Attili, Stefano Molinari. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2009, durata 92 minuti. Uscita cinema venerdì 7 maggio 2010 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 2,56 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 gennaio 2015

Pochi conoscono il nome di Cristina da Pizzano. Eppure Cristina è stata una figura esemplare nella storia della letteratura. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 3 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Christine Cristina ha incassato 48,4 mila euro .

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Consigliato nì!
2,56/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,30
PUBBLICO 2,88
CONSIGLIATO NÌ
Stefania Sandrelli racconta la storia di una donna che sfidò l'arte di stato, ma i risultati sono più prosaici che poetici.
Recensione di Edoardo Becattini
martedì 20 ottobre 2009
Recensione di Edoardo Becattini
martedì 20 ottobre 2009

La vita di Christine de Pizan, italiana cresciuta alla corte di Carlo V di Francia fra stimoli culturali di ogni sorta e poi abbandonata al suo destino assieme ai figli Marie e Jean dopo la morte del Re Saggio. Quando si vede rifiutata ospitalità dalle corti nobiliari più vicine, Christine si addentra negli umili quartieri parigini, dove trova la caritatevole ospitalità della lavandaia Thérèse e del menestrello Charleton. Quest'ultimo, un cantore ubriacone che suona il liuto e decanta versi licenziosi nelle taverne, si accorge della naturale propensione di Christine per la rima baciata e comincia a farsi comporre da lei dei versi per le sue esibizioni. Alle quali partecipa anche il prelato Jean de Gerson che, incuriosito dalla raffinatezza delle parole, desidera scoprirne la sorgente ed entra in contatto con Christine, proponendole nuove letture e incoraggiandola al poetare. I suoi toni, assieme raffinati e popolari, lirici e denigratori nei confronti di nobili e potenti, attirano però le ire del vacuo e vate poeta Gontier e degli organi di giustizia.
Esordire come regista portandosi appresso l'aura di attrice simbolo del cinema italiano e il pesante fardello di quasi mezzo secolo della sua storia, è impresa ardua. E lo è ancor più cercare di riportare sul grande schermo un genere e un periodo storico poco in sintonia con i gusti del pubblico italiano e con i budget concessi al suo cinema: la biografia storica e il Medioevo. Di poco precedente ad un'eroina ben più conosciuta tanto agli storici quanto agli storici del cinema, Giovanna d'Arco, Christine de Pizan è in realtà un perfetto soggetto cinematografico, incarnazione di un protofemminismo che lotta per i propri figli e per un'arte sincera, popolare e, per questo, rivoluzionaria. L'idea vincente della Sandrelli e dei suoi sceneggiatori (coordinati da Furio Scarpelli, che di acuti sguardi sul contemporaneo se ne intende) è quella di farne una figura emblematica dello stato dell'arte e in particolare della contrapposizione fra arte sociale e arte di stato. La sua Christine è non a caso anche Cristina, donna che rivendica in tutto la sua condizione: il suo essere donna, madre, artista e italiana.
Peccato quindi che la realizzazione finale del film non sia all'altezza dei suoi alti presupposti e che alla forza dell'ardore della sua eroina, la Sandrelli preferisca i toni pacati e le forme candide dell'operetta morale. Peccato che alcune scelte di regia, da una messa in scena un po' desueta, vicina ai vecchi sceneggiati televisivi, alla scelta di due protagonisti privi di carisma e di mordente come Alessio Boni e Amanda Sandrelli, confondano il poetico col prosaico, il popolare col modesto e l'universale con l'uniforme. Peccato, perché le pulsioni sovversive di Christine avrebbero meritato di più lo spirito del miglior cinema militante anziché il conformismo della televisione di stato.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 14 maggio 2010
sfer56

Una piacevole sorpresa la regia di Stefania Sandrelli per un tema finora noto ai meno. La storia è trattata con misura e lievità, espressa con coraggio dalla femminilissima Amanda, che, con grande intelligenza, non ricorre ad alcun trucco di scena pur di abbellirsi. Herlitzka sempre più bravo. Boni sempre più bello. Haber convincente (riesce quasi a smettere persino la sua inflessione bolognese). Forse [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 ottobre 2010
Nalipa

E' stata una bella sorpresa. La storia, vera, di Cristina Da Pizzano che non con poca fatica riuscì ad affermarsi come poetessa nell'epoca in cui visse. Veramente un film godibile: la Sandrelli (Amanda) ottima, bravissimo Haber e tutto il cast. Belle ambientazioni e stupenda la colonna sonora. Consiglio a tutti di vederlo

sabato 9 febbraio 2013
Rescart

Per i suoi tempi Chistine di Pizan, oriunda veneziana emigrata a Parigi a soli 4 anni, fu una innovatrice, uno spirito profetico che osò santificare Giovanna D’Arco ancor prima della sua morte. La nostra (nel senso di italiana) Cristina fece qualche scommessa: alcune le vinse (come quella appena citata) altre le perse (come quella contro il Boccaccio).

sabato 18 settembre 2010
astromelia

concordo con la recensione di edoardo becattini, buona la sceneggiatura ma la sandrelli (amanda) troppo statica e con la stessa espressione durante tutto il film.....

FOCUS
INCONTRI
martedì 4 maggio 2010
Marianna Cappi

S tefania Sandrelli, attrice amatissima e in odore di David, debutta alla regia con il ritratto, affidato alla figlia Amanda, di Cristina Da Pizzano, prima donna a vivere della propria penna, scrivendo e pubblicando versi illuminati nel bel mezzo dei secoli bui. All’anteprima per la stampa di Christine Cristina gli applausi non sono mancati, ma il primo è andato, spontaneo e sicuro, a Furio Scarpelli, la metà della più grande coppia della sceneggiatura italiana, che nei giorni scorsi ha concluso per sempre la sua parabola.

INCONTRI
lunedì 19 ottobre 2009
Gabriele Niola

Poco meno di 120 film da attrice in 48 anni tra televisione e cinema diretta da alcuni dei più grandi registi di una stagione tra le migliori del cinema italiano. Eppure per Stefania Sandrelli non è abbastanza e così adesso passa dietro la macchina da presa con Christine, film d'esordio atipico al quale dice la stessa Sandrelli potrebbe non seguire un'altra pellicola: "Non mi considero in fondo una vera regista sono più come un direttore d'orchestra che si occupa di mettere insieme i singoli elementi e correggerli se stonano".

Frasi
La penna serve ad accontentare gli altri, non noi stessi.
Una frase di Charleton (Alessandro Haber)
dal film Christine Cristina - a cura di Laira
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Cinzia Romani
Il Giornale

Esordisce alla regia Stefania Sandrelli con il film su Cristina da Pizzano (Amanda Sandrelli), prima italiana che visse della propria penna. Ambientato in un medioevo francese rosa, mentre Armagnacchi e Borgognoni si combattono, è la ballata d'una vedova, che mantiene i figlioletti scrivendo poesie, e ha un tono intimista. Interpretano i mentori di Cristina Alessandro Haber e Alessio Boni, che vengono [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

La contagiosa e intramontabile simpatia di Stefania Sandrelli si trasmette a una materia che in sé non susciterebbe questo sentimento. Si tratta di Cristina da Pizzano, nata intorno al 1365 e morta intorno al 1430 dopo una vita quasi tutta spesa in Francia. L' esempio di una donna che ha fatto da sola i conti con l' improvvisa povertà, si è affermata nel mondo della poesia, della scrittura e dei libri, [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Recitazione/regia: Stefania Sandrelli crede siano sinonimi, e ha tradotto di conseguenza in Christine/Cristina. Ma senza consultare il cinema: la sua opera prima è, al più, televisiva. Bene i costumi e le scenografie, nobili gli spunti proto-femministi, tuttavia la mole di familiari a carico — alla co-regia il compagno Giovanni Soldati, nel cast la figlia Amanda e il genero Blas Roca Rey—è da filmino [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Il primo film diretto da Stefania Sandrelli, protagonista la figlia Amanda Sandrelli, racconta «un Medioevo femminile», la storia di Cristina da Pizzano (in francese, Christine de Pisan), poetessa e narratrice in un tempo in cui la scrittura era preclusa alle donne. Cresciuta alla corte francese di Carlo V dove il padre era medico e astrologo, Christine-Cristina si ritrovò alla morte del sovrano, a [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Sandrelli regista (ma trattasi di co-regia col marito Giovanni Soldati), ha imboccato un compito tra i più difficili: raccontare la nascita di una vocazione artistica tra le più delicate, la poesia. E in un’epoca delicatissima, il Medioevo, al cinema saccheggiato nel segno delle convenzioni e della superficialità. Anche l’amatissima Stefania finisce nel sacco, pronta al passaggio tv.

Cristina Piccino
Il Manifesto

Cristina da Pizzano era talentuosa poetessa con la «colpa» di arrivare nel cuore profondo delle emozioni, così come gli rimprovera il potentissimo rettore dell'università di Parigi, anche influente politico, sanzionando la vittoria del banale Romanzo della rosa. Non senza però averla prima convocata per dirle tutta la sua stima, perché quei versi provocatori proprio nel fatto di scatenare un così forte [...] Vai alla recensione »

Dario Zonta
L'Unità

Stefania Sandrelli esordisce dietro La macchina da presa con un film in costume su di una poetessa italiana del Trecento. E già questo dovrebbe dirla tutta sul coraggio giovanile di questa grande interprete del cinema italiano. La poetessa, interpretata dalla figlia Amanda, è Cristina da Pizzano, nata veneziana nel 1364, ma cresciuta come francese sotto l'egida di Re CarloV al cui servizio lavorava [...] Vai alla recensione »

Davide Turrini
Liberazione

Se in punto di morte, noi critici amanti del cinema, ci ricorderemo di un'espressione femminile, di un viso di donna mai trasformato dal tempo, di uno sguardo avvolgente e profumato, di una bocca socchiusa a mo' di maliziosa risatina, non penseremo alla Magnani, a Jeanne Moreau, nemmeno a Marylin, ma all'ovale eburneo di Stefania Sandrelli. Musa impegnata e spensierata, malinconica e brillante, di [...] Vai alla recensione »

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