Best of Times

Best Of Times contiene tutti gli elementi giusti per un film di qualità, ma, generalmente, ben pochi di questi garantiscono il risultato al botteghino. Curiosamente invece è diventato un successo commerciale, pur con una partenza lenta, nel marzo di quest'anno. Best Of Times è basato sul premiato cortometraggio Times Of Love (Welarak) ed esamina la relazione amorosa tra due coppie di generazioni differenti. Il veterinario Keng (Arak Amornsuphasiri) è stato segretamente innamorato per lungo tempo di Fai (Yarinda Boonnag), l'ex moglie del suo migliore amico. Per coincidenza Fai viene coinvolta nella vita di Keng e tra i due, per la prima volta, nasce un'amicizia, senza che Fai sappia dell'amore di Keng per lei. Keng scopre che Fai non riesce a dimenticare l'ex marito e spera che si rimettano insieme. Contemporaneamente, Keng assiste allo sbocciare dell'idillio tra due amici più anziani di lui, i pensionati Jamras (Krit Setthathamrong) e Somphis (Sansanee Wattananukul). Per la coppia non più giovane, messa a dura prova dall'età e dall'ambiente (Jamras affronta i primi sintomi di demenza, mentre Somphis deve trasferirsi negli Stati Uniti con la famiglia del figlio) è difficile vivere insieme. Best Of Times è la dimostrazione che Yongyoot, celebre regista di commedie leggere come The Iron Ladies, ha talento anche per dirigere film più seri. Riesce ad armonizzare con intelligenza la sua naturale sensibilità comica con l'incontro drammatico dei quattro protagonisti, la cui comune lotta per la vita è ben descritta da un famoso modo di dire, "Noi ricordiamo qualcosa che vogliamo dimenticare e dimentichiamo ciò che vorremmo ricordare", tratto da una vecchia canzone. Yongyoot sa benissimo come e quando inserire piccole, sottili gag e quando utilizzare sequenze lunghe e lente per costruire un'atmosfera drammatica. Allo stesso tempo, utilizza abilmente la combinazione di elementi contrastanti per mantenere l'interesse degli spettatori. Le due coppie anziane sono composte, contrariamente ai nostri pregiudizi, da persone moderne, che imparano a usare il computer e a creare i propri blog, e che si divertono a chattare su Messenger. Best Of Times può così essere considerato una silenziosa rivoluzione moderna, e forse è proprio questo il motivo principale per cui molti giovani spettatori sono attratti da questo film. La parte centrale è però un po' lenta nello sviluppo e questo può far perdere la concentrazione. Inoltre, mentre la maggior parte dei personaggi sono delineati con la recitazione più naturale possibile, alcune parti sono recitate in modo un po' esagerato. Una notevole eccezione è rappresentata dall'ex attrice televisiva Sansanee Wattananuku, una star di molti celebri telefilm, che controlla la sua naturale tendenza a strafare nella recitazione praticando un metodo di recitazione minimalista. Il film presenta inoltre diversi dettagli che sono forse troppo sottili per ottenere dal pubblico la reazione appropriata. Almeno, però, lo spettatore torna a casa con una sensazione di benessere che lo accompagnerà per un po'.

Scheda a cura di FEFF 2009