Anno | 2009 |
Genere | Commedia |
Produzione | India |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Rakeysh Omprakash Mehra |
Attori | Abhishek Bachchan, Sonam Kapoor, Om Puri, Deepak Dobriyal, Rishi Kapoor Waheeda Rehman, Divya Dutta, Vijay Raaz, Prem Chopra, Tanvi Azmi, Supriya Pathak, Atul Kulkarni, Sheeba Chaddha, Khalid Mohamed, Geeta Bisht, Pavan Malhotra, Aditi Rao Hydari, K. K. Raina, Daya Shankar Pandey, Akhilendra Mishra, Rajat Dholakia, Cyrus Sahukar, Geeta Agrawal Sharma, Vinayak Doval, Hussan Saad. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 settembre 2009
Una storia sull'amore, la speranza e la scoperta di se stessi nella città fortificata di Deli (codice postale 6) e della sua caotica ma toccante vita che ci spinge a chiederci delle domande su noi stessi.
CONSIGLIATO SÌ
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La vecchia nonna è malata e desidera lasciare l'America e tornare nel suo continente, l'India, per morire nella sua terra, tra i suoi cari. Si offre di accompagnarla il nipote Roshan. A Dehli, il ragazzo scopre un mondo di inesauribile fascino e di forti affetti e conosce Bittu, una ragazza che la famiglia tenta di dare in sposa a questo o a quel pretendente, sulla base di uno scambio di favori e di denaro. Roshan e Bittu si innamorano felicemente e sinceramente, ma attorno a loro la tensione sociale si va ogni giorno surriscaldando. Il capro espiatorio è stato identificato nella "scimmia nera", una creatura dall'identità sconosciuta, che muta con la velocità con cui mutano e s'ingrossano le chiacchiere e i pregiudizi, che si aggira per la città per tendere degli agguati alle fanciulle. In questo clima di caccia alle streghe ed estremismo dilagante, un gioco (un travestimento) può risultare fatale.
Scritto e diretto da Rakesh Omprkash Mehra, alla sua opera terza, dopo che nel 2006 ha vinto il Filmfare Award (l'equivalente indiano dell'Academy) per la miglior regia con Rang De Basanti, Delhi 6, che prende il nome dal prefisso del quartiere vecchio della città, è un film diviso come il suo protagonista tra due mondi, tra Bollywood e Hollywood.
La star Abhishek Bachchan nei panni di Roshan e la starlette Sonam Kapoor in quelli di Bittu sono gli artefici tanto della commedia romantica che del tocco mélo, gli ingredienti migliori del film, perché dosati con mano leggera e gradita verosimiglianza, mentre suona spiacevolmente didascalico, nella prima parte, il tour guidato negli usi e costumi indiani: sebbene narrativamente giustificato dall'ingresso di Roshan in un mondo nuovo, resta improntanto senza sfumature ad un semplicistico turismo audiovisivo (cos'è un intoccabile, quale leggenda amorosa ha portato all'edificazione del Taj Mahal).
Nell'opera di Mehra c'è di tutto e di più: c'è il film corale -con una ricostruzione del vicinato da spasso- e il viaggio iniziatico personale, c'è il musical con qualche numero memorabile ("Masakalli"), l'action con i suoi salti dai tetti, il messaggio politico, che nel finale rende il film una visione importante e meritoria. Ogni ingrediente ha il suo gusto ma toglie spazio al vicino, ogni momento è un film ma non sempre l'insieme è grande cinema.
La descrizione della vita di quartiere, microcosmo di conflitti relativamente comici e assolutamente tragici, culla di poliziotti corrotti e ragazzine da marito è lo spaccato più interessante: una sceneggiatura più concentrata al suo interno e meno ambizione ne avrebbero fatto il teatro perfetto di un film meno dispersivo e più risolto.