Colpo di luna

Lorenzo è un astrofisico che torna nella casa paterna in Sicilia. L'aveva lasciata moltissimi anni prima in seguito alla morte del padre ed ora deve organizzarne la riparazione del tetto parzialmente sfondato da un grande albero. L'anziano Salvatore è disponibile per il lavoro ma porta con sé come aiutanti dei giovani che a Lorenzo sembrano piuttosto strani. Scoprirà che fanno parte di una comunità di disabili psichici con cui l'uomo collabora attivamente per motivi che Lorenzo conoscerà in seguito.
Spesso il cinema che tratta del disagio mentale si avvale di stereotipi oppure, se di matrice hollywoodiana, utilizza tutti gli stratagemmi del mèlo. Quando riesce a farne a meno l'evento accade perché alla sceneggiatura e dietro la macchina da presa c'è qualcuno che sente da vicino le problematiche trattate. Accadde, ad esempio, nel 1968 con Diario di una schizofrenica del dottor Nelo Risi o con Matti da slegare che era diretto da Marco Bellocchio ma seguiva le concezioni dello psichiatra e neurologo Franco Basaglia. Alberto Simone è stato psicologo e psicoterapeuta e non a caso nei titoli di coda si ringraziano gli ospiti della casa di cura Maieusis a cui gli attori si sono ispirati per i loro personaggi.
Si avverte sin dalle prime battute che Simone conosce il disagio mentale e non si limita a 'mettere in scena' dei 'matti' a cui attribuire delle caratterizzazioni cinematografiche. Nel razionale Lorenzo, messo inopinatamente (per lui) a confronto con l'irrazionalità più esplicita, si avverte quella paura che tanti provano (anche se non tutti lo ammettono) dinanzi a soggetti con problemi mentali. Il senso di impotenza, l'imbarazzo, il fastidio perfino cercano di prevalere sulla comprensione e l'accettazione che non rinunci alla ricerca di soluzioni e di azioni di sostegno. Lorenzo si trova di fronte alle proprie radici e al riemergere di una figura paterna la cui scomparsa lo ha segnato nel profondo.
Al contempo viene a conoscere il pacato dolore di un padre e a ridefinire anche se stesso come sostituto della figura paterna per Luisa, pianista timorosa di sfiorare i tasti dello strumento e della propria vita. Sostenuto da una fotografia che sa cogliere la doppia dimensione del passato e del presente Colpo di luna è un film che sfrutta anche al meglio un Nino Manfredi intimista e sensibile. 