Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Dito Montiel |
Attori | Channing Tatum, Terrence Howard, Luis Guzmán, Zulay Henao, Brian White, Ivan Martin Danny Mastrogiorgio, Altagracia Guzman, Gabrielle Pelucco, Michael Rivera, Flaco Navaja, Peter Anthony Tambakis, Anthony DeSando, Roger Guenveur Smith. |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,04 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 6 febbraio 2017
Al Box Office Usa Fighting ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 23 milioni di dollari e 11,4 milioni di dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Shawn MacArthur è un giovane ribelle che dall'Alabama arriva a New York senza un soldo in tasca né un progetto in testa. Si guadagna qualche spicciolo vendendo libri e merce contraffatta per le strade della città finché durante una rissa in pieno giorno viene notato da Harvey Boarden, imprenditore di piccoli giri legati al mercato nero e alle scommesse illegali, che lo inizia al mondo dei combattimenti clandestini e della lotta a mani nude.
Ricordate la scena di Guida per riconoscere i tuoi santi in cui Dito e Mike immaginano di volare sopra i sobborghi del Queens guardando fissi attraverso un puntino di una finestra del metro? Ebbene, passando dalla produzione indie a quella ad ampio budget, dal "minimalismo Sundance" al "dinamismo Mtv", con la sua opera seconda Montiel ha realizzato quel desiderio. Laddove in Guida il suo sguardo stava ben piantato in mezzo agli edifici fatiscenti delle case popolari e costantemente all'altezza dei suoi abitanti, in Fighting è divenuto capace di proiettarsi nel cielo e guardare la città dall'alto verso il basso, finendo col dimenticare durante il passaggio la necessità di identificarsi empaticamente con quei personaggi condannati all'emarginazione sociale da una vita di quartiere.
Il cambiamento di direzione dello sguardo di Montiel è significativo non tanto perché costituisce l'ennesima dimostrazione del teorema della strada lastricata di oro e perdizione che conduce a Hollywood, ma perché nel passare da Astoria a Brooklyn per via aerea, il regista newyorkese pare aver perduto, oltre che la vicinanza con gli eventi raccontati, anche la propria abilità di narratore.
La costruzione di
Destino non migliore tocca ai comprimari, incastrati in uno schematismo tanto riconoscibile quanto anelastico, potendo così limitarsi a muovere la storia del film senza farla mai evolvere in intensità. Nemmeno il truffatore di mezza tacca del bravo Terrence Howard riesce ad essere quel "santo" capace di redimere l'opera seconda di Dito Montiel ed elevarla dalla mediocrità del filone hip hop contemporaneo. Quel filone che vuole gli adolescenti di oggi tutti picchiatori o aspiranti ballerine. Tutti ribelli con una causa ma incapaci di spiegarci quale essa sia.
FIGHTING disponibile in DVD o BluRay |
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Un viaggio nei meandri del mondo sommerso delle lotte clandestine a New York. L'ascesa di un giovane lottatore non professionista, il rapporto complicato col padre prima e col "manager" poi, l'amore per una ragazza latina, i problemi economici sono gli ingredienti di un film all'altezza. Non è un film incentrato esclusivamente sui combattimenti: anzi se ne vedono appena 3-4 per pochi minuti di pellicola. [...] Vai alla recensione »
Film scontato, con un finale troppo semplice e scontato.....Inferiore ai vecchi film di Van Damme...... Deludente!!
3 stelle solo x gli amanti del genere. Resta un film carino, che va xò guardato una sola volta. Nulla di nuovo sotto il sole, ed in effetti sì, sembra la copia di LIONHEART. Storia prevedibile e già vista. Se siete patiti x il genere, vi suggerisco: IO VI TROVERO', WAR IL SOLITARIO, NEVER BACK DOWN, FEARLESS, HOOLIGANS, LA NOTTE NON ASPETTA, THE SNATCH...
Il film è carino ed è recitato abbastanza bene ma la storia è veramente banale e scontata.
Inizia con una storia abbastanza interessante, con personaggi accettabili e combattimenti discreti. Tutto fà sperare ad un miglioramento necessario, invece si ferma a raccontare una storia prevedibile e alquanto agevole per i vari personaggi. Il realismo viene buttato via da banalità e poco dinamismo, ma soprattutto poca cattiveria. Sceneggiatura di blanda intensità ed epilogo [...] Vai alla recensione »
io nn riesco ha guardare questo film fatemi un piccolo piacere voglio vedere FIGHTING e dopo vi lasciero un commento su questo film
"Fighting" : des pains et des gnons Shawn, un beau gosse sans le sou mais à la carrure impressionnante, débarque un beau matin à New York de son Alabama natal. Vendeur à la sauvette, il se fait arnaquer par Harvey, escroc minable, et sa bande d'adolescents, non sans distribuer au passage des preuves de sa puissance de frappe. Lorsque les deux hommes se retrouvent, Harvey propose à Shawn de participer [...] Vai alla recensione »
It's called "Fighting," and its unpolished, messy fracases are among the film's highlights. But there's much more to it than that: more than the easily sold idea of Channing Tatum as Shawn, a down-on-his-luck drifter, drawn by two-bit hustler Harvey (Terrence Howard) into New York's underground fighting scene; more than Shawn's romance with struggling single mother Zulay (Zulay Henao).
You might expect a movie called “Fighting” to be a blunt, literal affair, and in the case of Dito Montiel’s new film, you would not be wrong. Without undue fuss or grandiosity, it tells the story of Shawn MacArthur (Channing Tatum), a muscular young fellow from Birmingham, Ala., who comes to the big city and, well, fights. From an impromptu street brawl near Rockefeller Center (where he is trying [...] Vai alla recensione »