Anno | 2007 |
Genere | Horror |
Produzione | Francia |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Alexandre Bustillo, Julien Maury |
Attori | Alysson Paradis, François-Régis Marchasson, Jean-Baptiste Tabourin, Dominique Frot, Aymen Saïdi, Emmanuel Lanzi, Emmanuel Guez, Tahar Rahim Hyam Zeytoun, Claude Lulé, Béatrice Dalle, Nicolas Duvauchelle, Ludovic Berthillot, Nathalie Roussel. |
Tag | Da vedere 2007 |
MYmonetro | 3,33 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 15 ottobre 2009
A Natale nessuno dovrebbe stare a casa da solo. Un consiglio che la fotografa incinta Sarah non accetta, ritrovandosi inspiegabilmente nelle mani di una donna che non vuole altro che il suo bambino.
CONSIGLIATO SÌ
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Io vivo in pace dentro la mia casa, e intanto, lento e silenzioso, venendo chi sa da dove, l'avversario si scava la strada verso di me. Se sostituissimo a questa frase, tratta da "La tana" di Kafka, la parola "verso" con "dentro", calzerebbe a pennello nel descrivere la trama di questa pellicola. Dalla Francia più efferata, un gioiellino del gore per il grande schermo. Contesto, temi e recitazione si amalgamano in uno spettacolo (che molto deve alla drammaturgia teatrale del Grand Guignol) tra i più sanguinolenti della stagione.
Scenografia: la Parigi contemporanea degli immigrati che si rivolta nella banlieue, alla vigilia di Natale, microsocietà che al cinismo e al razzismo della borghesia francese risponde con violenza e rabbia. Poco lontano, la fotografa in stato interessante Sarah (Alysson Paradis, sorella minore di Vanessa Paradis e quindi cognata di Johnny Depp), che 4 mesi prima aveva provocato un terribile incidente stradale in cui è morto il suo fidanzato (mentre lei e il nascituro si sono miracolosamente salvati), diventa il centro delle brame aggressive e atroci di una scellerata e gelida donna che desidera ardentemente portarle via ciò che ha in grembo. E quando Sarah viene travolta da tanta brutalità si consegnerà inconsapevolmente nelle mani dell'ambigua signora in nero che non si fermerà di fronte a niente e a nessuno pur di arrivare al suo scopo.
Alexandre Bustillo e Julien Maury firmano così la loro opera prima, rappresentando senza un fuoricampo nelle scene più feroci e senza cedimenti moralistici il catastrofico assedio tipico degli slasher movies. Il tutto coadiuvati dall'ottimo livello della fotografia di Laurent Barés e dalle splendide interpretazioni della "preda" Paradis e della "carnefice" Dalle che nobilitano il film a livelli di eccellenza.
In un intollerabile miscuglio fra carne e sangue, ispirandosi a pellicole come The Hitcher - La lunga strada della paura (1986, la sequenza iniziale dell'incidente automobilistico ha gli stessi movimenti di macchina) e Halloween - La notte delle streghe (1978) di John Carpenter, lo spettatore non riesce più a staccare gli occhi dallo schermo - anche quando questo va a discapito della delicatezza del proprio stomaco -, perdendo totalmente di vista la domanda cruciale del film: perché quell'estranea è in casa di Sarah? Già, l'estranea. L'intrusa. Perché quello de À l'interieur è un dramma che non si consuma solamente "dentro" la pancia di Sarah, "dentro" la sua vita, "dentro le mura della sua casa, ma anche fuori, dove "gli altri" intrusi, gli immigrati, si scontrano contro la polizia, facendo riemergere nel nostro subconscio una delle paure primordiali che sono insite nella nostra psiche fin da quando veniamo al mondo: l'angoscia dell'estraneo.
À L'INTÉRIEUR disponibile in DVD o BluRay |
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Sangue, sangue, sangue, sangue.. e ancora sangue. Credo che un così elevato tasso di emoglobina non sia mai stato sparso in nessun'altro film. Perciò, voi dallo stomaco debole, evitatelo, anzi.. evitate tutti gli horror francesi, a partire da Frontiers, Alta tensione e Martyrs.. Il film, seppur con una trama semplicissima, funziona alla perfezione: le due attrici sono bravissime, [...] Vai alla recensione »
Ho visto il film in alta definizione. Ogni singolo microgrammo di sangue e follia sbattuto vividamente in faccia, senza via di scampo. Questo film è un capolavoro. Del cinema di genere horror e del cinema in generale, poichè descrive con un'estetica piena, compiuta e senza sbavature la fine di un mondo. Il mondo della speranza collegato a una nuova vita; il mondo dell'occidente [...] Vai alla recensione »
un horror particolare, che merita di essere visto sopratutto se la volontà è quella di conoscere il genere sotto ogni aspetto. qui siamo in francia, quindi la fotografia è perfetta e il tutto è molto più sottile e articolato che in un qualsiasi film americano. la trama è quella ma lo sviluppo è tutto diverso, incantevole: merita.
Oggi parliamo di un film che appartiene alla cosiddetta New Wave of french horror, ovvero quel gruppo di titoli francesi che all’inizio del nuovo millennio rappresenta quanto di più scioccante e gore riesca a fare in maniera intelligente il cinema di genere Made in France. Ricordiamo i film più rappresentativi di tale “movimento artistico” che sono Calvaire di Fabrice [...] Vai alla recensione »
La trama è un po’ complessa, va comunque spiegata per completezza: ci sono una donna incinta e una pazza che si massacrano di botte. Ottanta minuti di bravura e che sanno su cosa puntare spingendo l’estetica fino all’estremo oltrepassando la credibilità stessa di quanto accade, l’intrusa che ne farà passare alla protagonista di tutti i colori [...] Vai alla recensione »
Film violentissimo e sconcertante, la pellicola ha diversi pregi indiscutibili: solida regia, ottima fotografia, montaggio efficace, buona recitazione. Purtroppo pero’ ha anche un enorme difetto, che la penalizza in modo gravissimo: la totale inverosimiglianza, non solo di qualche scena o particolare o dettaglio, ma dell'intera vicenda, dall'inizio alla fine, e soprattutto della maggior [...] Vai alla recensione »
Facente parte di un filone di film francesi di cui si presenta come uno dei migliori, porta a chiedersi come ci si possa presentare a Cannes con una pellicola tanto frivola ed insulsa. Non parlo della regia o della colonna sonora che si mantengono costantemente di buon livello, salvando un'opera che altrimenti sarebbe di livello amatoriale, ma dell'orribile sceneggiatura.
Dopo aver assistito al tragico incidente nel quale ha perso la vita suo marito e lei ha riportato lievi ferite, lo spettatore fa conoscenza di questa “lei”: si chiama Sarah, è una fotografa ed è in procinto di partorire; sebbene sia la vigilia di Natale Sarah declina l’invito a cena rivolto a lei da un’amica, preferendo trascorrere la serata da [...] Vai alla recensione »
Sarah, giovane donna incinta, provoca un incidente che costa la vita al proprio compagno. Dopo quattro mesi, la sera prima del parto, decide di trascorrere la notte lontana da tutti, vicina solo ai suoi pensieri. Il suo desiderio però non verrà mai esaudito, poiché qualcuno la sta spiando e pretende Sarah soddisfi le sue richieste o con le buone o con le cattive.
La pellicola di Bustillo, bel bene e nel male, è la cartina di tornasole di tutto l'horror francese contemporaneo (vale a dire "di sempre"): in positivo vanno evidenziate le qualità estetiche e realizzative dei film, in negativo l'incapacità di scrivere sceneggiature che reggano il lungometraggio. Qualunque sia il film ("A' L'intèrieur", [...] Vai alla recensione »
Inizio geniale, che fa presagire al capolavoro. Il seguito tradisce inesorabilmente. Nient'altro più che hostel, saw ecc..
- Contiene Spoiler - Un film molto violento, con molte scene splatter ereditate dal Grand Guignol, fatto probabilmente per piacere a chi di solito non ama gli horror. La recitazione è buona (l'entrata in scena di Beatrice Dalle è fantastica) la fotografia ottima, l'idea di partenza interessante, peccato che da metà in poi il film sia solo una galoppata di uccisioni alimentate dall'arrivo in scena [...] Vai alla recensione »
L'horror è ad alti livelli, così come la sceneggiatura semplice ma efficace e soprattutto incentrata con carattere sull'obbiettivo. Attori efficaci ed esaustivi che buttano fuori tutta la rabbia ed il dolore possibili. Grandiosa la scena della donna affacciata alla finestra per come è stata sfumata ed inserita. L'unica pecca, che sinceramente sembra quasi un errore [...] Vai alla recensione »
Non si capisce davvero che razza di film sia: sconcertante e privo di logica, è un susseguirsi di violenza scellerate e gratuite oltre i più accettabili limiti, fontane di sangue a volontà ma di una sceneggiatura sensata nemmeno l'ombra. Non riesce ( forse non volevano neppure farlo) generare paura o tensione, ma solo tanto, tantissimo schifo e qualche conato di vomito.
Premetto di aver apprezzato molto alcuni horror francesi contemporanei a questo, come "Martyrs" di Laugier. Ma qualcuno mi spieghi cos'abbia di apprezzabile o innovativo questo aborto - termine volutamente antifrastico rispetto al ridicolo finale - che spiazza per la sua qualità a dir poco infima, sotto ogni aspetto. Sceneggiatura pasticciata, piena di falle (e ce ne voleva, su un'ora e venti di film) [...] Vai alla recensione »
Esordio nel lungometraggio della coppia di registi francesi Alexandre Bustillo e Julien Maury. Dopo un inizio promettente l’atmosfera inquietante e la tensione delle prime sequenze si perdono ed il film scade brutalmente nello splatter più convenzionale da mattatoio non lasciando più niente all’immaginazione. Lunga serie di citazioni, dalla scena finale della Finestra sul cortile di Hitchcock, con [...] Vai alla recensione »
E' passato ormai un decennio dal periodo degli ultra-splatter cinematografici. In pochi anni pellicole come "Hostel" "Martyrs" "Frontiers", la saga di "Saw" "A serbian film", per non parlare della serie di "August underground" che è uno snuff mascherato. E la splendida accoppiata di Rob Zombie con Captain Spaulding& [...] Vai alla recensione »
Film intrigante e ben al di sopra di altri gore francesi (vedi Frontier), come altri film d'oltralpe paga un grosso debito al cinema d'autore e a quello di genere sia europeo che d'oltreoceano...italiani compresi. Un po' Haneke, un po' Fulci ma anche un po' Hooper e (perchè no) Ferreri, questo film ruota intorno ad un soggetto davvero interessante che trova nel parallelismo [...] Vai alla recensione »
La regia è completamente fuori dagli schemi. Nessuna concitazione, quasi totale assenza dei tipici espedienti del cinema horror. La violenza totale e devastante viene rappresentata con freddezza quasi clinica, e quindi senza alcun compiacimento o ammiccamento verso lo spettatore. Tutto ciò ha un potentissimo effetto disturbante perché le immaggini che scorrono implacabili sullo schermo raggiungono [...] Vai alla recensione »