Feast of Villains

Fu-gui lavora senza sosta percorrendo giorno e notte le strade di Pechino a bordo del suo furgone per le consegne, «Felicità Express». Suo padre è gravemente malato e non si possono permettere le costosissime cure ospedaliere. Quando le condizioni del padre peggiorano, Fu-gui è costretto a portarlo nel suo misero appartamento. Sconvolto, il ragazzo fa di tutto per trovare il modo di guadagnare di più e potersi occupare del padre. Un giorno legge un annuncio nei bagni pubblici: si offrono grandi somme di denaro in cambio di un rene. La cosa lo alletta ma tentenna: si tratta di pratiche illegali. Progetta allora di rubare parte del materiale che trasporta, ma all'ultimo momento cambia idea e non vedendo altre soluzioni si mette in contatto con i trafficanti di organi. A malincuore, affida il padre a un amico per andare a farsi operare. Arrivato all'appuntamento, alcuni uomini gli spiegano la prassi e gli requisiscono cellulare e carta di identità. Nei giorni che precedono l'operazione un uomo lo accompagna ovunque. Solo e senza più contatti con il mondo, a Fu-gui non resta altro che accettare il proprio destino, nella speranza di ottenere la somma promessa. Ancora non si è del tutto ripreso dall'intervento che gli restituiscono le sue cose insieme a una tessera bancomat con cui prelevare il denaro versato su un conto. Ma i soldi non ci sono. Disperato, vaga per giorni per la città e quando ritorna a casa scopre che il padre è morto. Ora dovrà occuparsi del suo funerale... PAN Jianlin denuncia con una certa ironia le situazioni senza via d'uscita in cui vengono a trovarsi i più disperati: spinti dalla miseria, sfruttati dai potenti, non sono più in grado di affrontare i momenti difficili con lucidità. Vuoti e rassegnati, se ne stanno in attesa della nuova disgrazia che si abbatterà su di loro.