Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Messico |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Gerardo Naranjo |
Attori | Daniel Giménez Cacho, Rebecca Jones, Martha Claudia Moreno, Juan Pablo De Santiago, Maria Deschamps . |
MYmonetro | 4,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Due adolescenti, Román e Maru, in rivolta al mondo degli adulti, decidono di scappare. Tra loro sboccia un sentimento sincero, che sarà duramente colpito dal confronto col mondo reale e con la loro fuga.
ASSOLUTAMENTE SÌ
|
A Guanajuato, una provincia del Messico, Roman, un quindicenne con fantasie violente e Maru, una giovane irrequieta e insoddisfatta, decidono di unire i loro destini e di scappare insieme, rifugiandosi in un luogo segreto; la loro ribellione è contro l'universo degli adulti e le sue costrizioni. La condivisione quotidiana degli spazi li porta a scoprire la loro sessualità e a maturare un sentimento intenso, un confuso amour fou. I familiari sono alla disperata ricerca dei fuggiaschi, eppure i due giovani perseguono nel loro progetto di fuga. Tutto sembra procedere per il meglio, fino al momento in cui Roman e Maru si misurano con la vita vera, uscendo nel mondo reale, ignari delle conseguenze dei loro gesti.
Secondo lungometraggio del regista messicano, Gerardo Naranjo, Voy a Explotar riflette la condizione esistenziale della giovane protagonista, che si sente "scoppiare" in una realtà dove tutto le sta stretto, in un contesto piccolo borghese, dove non riesce a comunicare e a vivere come desidererebbe. Per lei, Roman, un ragazzino che non ha ancora elaborato il lutto della madre, il quale odia profondamente i preti e il collegio dove un padre troppo impegnato nel proprio lavoro lo costringe a studiare, rappresenta una via di fuga, la possibilità di superare i confini, di andare "fino in fondo".
Adottando un registro antinaturalistico, spesso grottesco, Voy a explotar ha una scrittura originale, che nel seguire il flusso delle azioni e dei pensieri dei due giovani, ne registra i sussulti dell'animo, le inquietudini. Racchiusi nella loro benevola e ostinata ottusità, i familiari costituiscono quel mondo da cui i protagonisti prendono instancabilmente le distanze, quell'universo nel quale non si vorrebbe, forse, mai entrare a far parte, se non fuggevolmente. Evitando facili caratterizzazioni psicologiche, la pellicola restituisce bene quel senso di profondo smarrimento e di angoscia che pervade i ragazzi, quella strana carica adrenalinica che li spinge a vivere tutto a fior di pelle, eccessivamente, fino al momento in cui percepiscono che la loro avventura sta per terminare.
The boredom and nagging discontent that drive Roman (Juan Pablo de Santiago) and Maru (Maria Deschamps), the fugitive teenage sweethearts in Gerardo Naranjo’s small, jagged melodrama “I’m Gonna Explode,” is palpable enough to make you squirm at the memory of being trapped in the limbo of early adolescence. Roman, the neglected son of a Mexican government official in Guanajuato, has grandiose outlaw [...] Vai alla recensione »