Fame - Saranno famosi

Film 2009 | Commedia musicale, Film per tutti 120 min.

Regia di Kevin Tancharoen. Un film con Naturi Naughton, Collins Pennie, Kay Panabaker, Asher Book, Kherington Payne. Cast completo Titolo originale: Fame. Genere Commedia musicale, - USA, 2009, durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 9 ottobre 2009 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti - MYmonetro 2,06 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 27 ottobre 2009

Remake del celeberrimo film diretto da Alan Parker nel 1980. Come l'originale, questa moderna versione sarà incentrata sulla vita di alcuni studenti che frequentano una scuola di spattacolo a New York, dalle prove per l'ammissione fino al diploma. In Italia al Box Office Fame - Saranno famosi ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 1,7 milioni di euro e 271 milioni di euro nel primo weekend.

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Consigliato no!
2,06/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 1,80
PUBBLICO 2,38
CONSIGLIATO NÌ
Senza sudore e senza lacrime, tornano i giovani aspiranti artisti di New York in versione light.
Recensione di Edoardo Becattini
giovedì 8 ottobre 2009
Recensione di Edoardo Becattini
giovedì 8 ottobre 2009

Alla High School of Performing Arts di New York cominciano le audizioni per selezionare i nuovi astri nascenti del mondo dello spettacolo. Nell'arco di quattro anni, questi giovani aspiranti cantanti, ballerini, attori e registi, imparano l'arte e danno libero sfogo ai loro talenti. Sognano il successo e condividono affetti e paure. Lottano contro le decisioni dei propri genitori e osservano brillare oppure estinguersi tutte le loro aspirazioni.
Sono passati trent'anni da quando Alan Parker, su sceneggiatura di Christopher Gore e musiche di Michael Gore, decise di infrangere i sogni aurei del musical americano in quel che restava delle inquietudini giovanili della New Hollywood e della realtà suburbana della New York descritta da Scorsese e Schlesinger. Trent'anni in cui quel processo di commercializzazione e capitalizzazione delle ambizioni artistiche avviatosi proprio negli anni del film, ha trovato pieno compimento rendendo l'ambizione alla fama quanto mai estesa e liquida. Il nuovo Fame - Saranno famosi aggiorna all'era dei baby divi e dei vari American Idol il culto del film di Alan Parker, non tenendo a mente che il brand ha sviluppato nel tempo una costellazione di ufficiali e ufficiose declinazioni verso il teatro, il serial e il reality.
L'articolazione del film resta la stessa: scansione in cinque atti (le audizioni più i quattro anni di corso), ripartiti sommariamente fra il tempo dell'euforia e della spensieratezza dei primi anni e quello delle delusioni e del duro confronto con la realtà e i limiti del proprio talento del secondo biennio. Rimangono anche le canzoni più famose, come quella che da titolo al film e la struggente Out Here on My Own. Quel che cambia è l'operato del film. L'effetto di reale si adatta ai tempi e passa da una visione del multiculturalismo e della stratificazione sociale della New York a cavallo fra Seventies ed Eighties, a una New York spersonalizzata e ostaggio dell'universo del nuovo cinema hip hop (Save the Last Dance, Step Up). Anche i nuovi personaggi appaiono solo come un riciclo, un patchwork dei vari caratteri originali riorganizzati in modo casuale in "nuove" figure meno espressive, meno sfaccettate. Bambole esteticamente perfette e perciò apparentemente incapaci di sudare quanto gli sarebbe richiesto o di sporcare la loro innocenza. Difatti, perfino i drammi personali e le crude esperienze di vita si trasformano in questa nuova versione in capricci infantili, piccoli episodi che non lasciano tracce di sé. E se non lo fanno è soprattutto perché il giovane regista e coreografo Kevin Tancharoen si serve di un montaggio parallelo fra le storie dei ragazzi e le varie coreografie che il più delle volte non trova alcuna giustificazione se non quella di cercare di velocizzare la narrazione o di attenuare l'effetto drammatico di alcuni passi del percorso di formazione.
In proporzione, l'originale Fame di Alan Parker sta alla Coca Cola (di cui emula anche lo stile del logo), come il nuovo Fame sta alla Coca Light. Perso il sapore e l'effervescenza dei suoi protagonisti, Tancharoen si preoccupa unicamente di rimpiazzare quegli elementi più scabri come droga, violenza o omosessualità del film di Parker con qualche sfuocatura e qualche effetto di macchina a mano. Cioè, con l'estetica di un qualunque reality show danzerino di Mtv, cui da il suo contributo anche il doppiaggio italiano, in più di un'occasione palesemente fuori sincrono.

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Senza sudore e senza lacrime, tornano i giovani aspiranti artisti di New York in versione light.
Valentina Neri

Uno slogan, questo, reso famoso nel film originale dall’insegnante di danza Lydia Grant, ovvero l’attrice Debbie Allen, diventata un simbolo di Fame così forte che i produttori l’hanno voluta anche in questo remake nei panni, stavolta, di Angela Simms, preside della scuola di talenti. La rinascita del film infatti tenta di miscelare la concezione di fama attuale, quella per cui basta essere su un social network per avere 15 minuti di popolarità, con il vecchio spirito legato al sacrificio che negli anni ’80 fece entusiasmare un’intera generazione grazie a balli, personaggi credibili e una canzone da Oscar come I’m gonna live forever. Risultato: non tutti quelli che sognano la celebrità riusciranno a raggiungerla. Una curiosità la scuola del film esiste davvero. Nota come l’istituto di Fame, la Hight School of Music & Art è stata fondata nel 1936 dal sindaco di New York, Fiorello La Guardia che voleva creare un luogo in cui gli studenti più talentuosi potessero imparare a mettere a frutto le proprie doti in una scuola pubblica.


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I genitori di Denise vogliono pianificare la vita della figlia, decidendo per lei il suo futuro. Che faresti al posto della ragazza?
Crescere significa anche aprirsi agli altri e affrontare i propri limiti e fare i conti col passato come sono costretti a fare Jenny e Malik se vogliono sfondare. Su quale paura o freno pensi di dover lavorare tu per affrontare meglio il futuro?
Non tutti quelli che sognano la fama riescono a ottenerla. Cosa vorresti fare tu nella vita?
Oggi si pensa che diventare popolari sia facile tra Internet e reality show. Che ne pensi?
Joy e Kevin sono una coppia di amici molto uniti a cui la vita riserva un destino diverso. Riusciresti a essere felice per il successo raggiunto da un tuo amico se tu non riuscissi altrettanto bene?

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 10 maggio 2015
trffoli

eh, chi non ricorda un film del genere, saranno famosi..., gli americani col loro, grande spirito dilibertà..., e visione futuristica, vedendo alcuni furbetti e qualcuno che aveva intitolato una trasmissione tv con l'utilizzo del marchio in modo distorto da quel che significa il talento e l'arte, sarebbe come fare un cenetta alla settimana non pagando e pensando a scapito dell'oste [...] Vai alla recensione »

domenica 18 ottobre 2009
Dragoneme

Questo film risulta, contrariamente alle intenzioni, particolarmente insipido e per nulla coinvolgente. La sensazione è che abbiano voluto mescolare insieme troppi personaggi, senza quindi riuscire a caratterizzarne o a dare spessore a nessuno. A ciò si unisce che le problematiche dei protagonisti sono degli insignificanti "drammi adolescenziali". Il film scorre di fronte agli dello spettatore senza [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 ottobre 2009
martalari

VISTO "FAME" CHE DELUSIONE !! A CONFRONTO STEP UP SEMBRA UN FILM DI BRIAN DE PALMA, UN'ALTRA DELUSIONE DOPO IL FILM NEMICO PUBBLICO CON J.DEPP UGUALMENTE DELUDENTE... In molti tornavano presto da scuola per vedere Saranno Famosi, chi impazziva per Leroy chi per gli altri. Storie di ragazzi e ragazze "pazzeschi" : fascino, appeal e talento da vendere che conquistavano tutti, tutti sognavano [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 ottobre 2009
emanu_lele

Non c'è molto da dire, un film che racconta una serie di storie senza però raccontarle veramente, si limita ad un'infinita introduzione. Doppiaggio veramente pessimo!

martedì 20 ottobre 2009
Lost876

Uno dei film più brutti che io abbia mai visto...è orrendo, il doppiaggio fa veramente schifo e non capisco il senso di questo film...è inutile!!!!!!

mercoledì 14 ottobre 2009
Lolciska

scusa ma il riferimento a nemico pubblico ke significa????? nn è il film giusto da paragonare a fame???????????? pensa prima di scrive ...poi secondo me nemico pubblico neanche l'avrai visto

giovedì 29 ottobre 2009
Cinemaniac

Quando la finiranno con sti filmetti di ballo?!

martedì 20 ottobre 2009
Laura189

Un consiglio a chi ha visto ed amato l'originale: state lontani da questo remake! E' un film insipido sia a livello cinematografico che musicale. Primo aspetto negativo il pessimo doppiaggio di una delle protagoniste da parte di Karima Ammar. Non c'è però solo questo aspetto negativo, c'è anche il fatto che non esiste una vera e propria storia, un tratteggio dei personaggi (per altro tutti scimmiottano [...] Vai alla recensione »

lunedì 31 maggio 2010
claudiorec

Il film non è neanche la brutta copia dell'originale! Imbarazzante!

sabato 13 marzo 2010
don64

Concordo con la maggior parte del Forum di Mymovie.Il film e' sconclusionato, insensato,lento,spento,monotono.Voto 6

domenica 15 novembre 2009
Giuseppev v

la trama non esiste! Quando è arrivata la fine mi sono detto: "perchè questa dovrebbe essere la fine?".

domenica 8 novembre 2009
Andrea Evangelisti

se si potessero dare 0 stelle!!! ma cos'è lo chiamate film voi questo,è di una noia assurda da addormentarsi!!! uno dei film più brutti diquesti 9 anni!!!

martedì 3 novembre 2009
Ava88

Non ho parole per descrivere questo film, nel senso negativo ovviamente! Non si guarda, è palloso, insensato senza trama nè bravura. Vogliamo parlare del doppiaggio? ahahahaha nemmeno mia nonna sarebbe riuscita a doppiarlo così male, mi spiegate dove cavolo sono andati a cercarle quelle voci? Bah!!

lunedì 4 giugno 2012
lupodelupis

... lo si guarda in lingua originale. Il doppiaggio è veramente terrificante. La voce di Denise è il peggio. Dovrebbero proibire di fare doppiare chi non è un professionista. Cmq non regge l'originale nemmeno per 5 minuti.

domenica 18 ottobre 2009
Alfiere

Sono molto d'accordo con il critico E. Beccattini, ci sono sostanziali differenze tra il film originale e questo remake. In effetti molti temi importanti, sono solo accennati, ma se amate la musica il film è da vedere. Almeno molto meglio di certe commedie demenziali o gli horror splatter che dilagano. Sicuramente c'è molta estetica, molta forma e poca sostanza, ma dal momento che i ragazzi non guarderanno [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
giovedì 8 ottobre 2009
Tirza Bonifazi Tognazzi

Nel 1980 Alan Parker portava sul grande schermo un'opera cinematografica che sarebbe vissuta per sempre, proprio come suggeriva la canzone che si guadagnò il premio Oscar. Fame entrò nell'immaginario dei teenager che sognavano il successo sulla base del talento e del sudore e diede vita a una fortunata serie televisiva che si esaurì dopo sei stagioni. Il mito degli studenti della celebre High School of Performing Arts ebbe un fortissimo ascendente sui giovani aspiranti ballerini/cantanti/attori di quegli anni ma creò, nel tempo, un pericoloso precedente televisivo, soprattutto in Italia: talent [...]

Frasi
Sii te stesso e gridalo al mondo.
Una frase di Denise (Naturi Naughton)
dal film Fame - Saranno famosi
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Maurizio Cabona
Il Giornale

«Il successo che sognate costa. Qui si comincia a pagare». Sante parole di un insegnante di Fame («Fama», non «Fame»!) di Kevin Tancharoen. Siamo nella solita scuola newyorkese di canto, danza e recitazione, fabbrica di artisti veri, non quelli delle tv italiane, dove spesso il successo si raggiunge non proprio con il sudore. Il titolo originale è lo stesso dell'archetipo di Alan Parker (in Italia: [...] Vai alla recensione »

Thomas Sotinel
Le Monde

On rencontre à New York une branche des hominidés qui s'est séparée du reste de l'espèce, il y a un peu plus d'un quart de siècle. Ses représentants sont jeunes, vêtus de justaucorps et capables de lever les jambes très haut tout en chantant à tue-tête, ils sont mus par un instinct aussi puissant que celui qui provoque les migrations de gnous ou de caribous.

Alessio Guzzano
City

Non è il remake del fortunato film di Alan Parker (1980) che vinse gli Oscar obbligatori (colonna sonora e canzone), fece risorgere il musical, generò una serie tv e degenerò negli amici di defilippi&garrison più che del talento (con rare eccezioni: ieri Karima, che qui doppia la cantante nera, oggi una conturbante Loredana). E' il suo revival, aggiornato all'epoca del rap, di Alicia Keys e YouTube. [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Perché rifare un film che, nel suo genere, era già perfettamente riuscito? Viene da chiederselo davanti a questo remake del Saranno famosi di Alan Parker, classe 1980. Poi però, vedendo le modifiche apportate alla trama e allo stile del film, si comincia a capire: l'edizione 2009 è pensata per la generazione dei talent show e girata secondo un'estetica forgiata interamente dai video di Mtv e dalle [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Purtroppo il prototipo di Alan Parker di tre decenni fa è responsabile di tutte le mostruose degenerazioni real-televisive che affermano l' esatto contrario del suo messaggio: che basta "figurare" per "essere". Tuttavia, malgrado ciò e forse proprio per riaffermare il senso vero e originario del fortunatissimo cliché, questo remake affidato alla regia di un coreografo è la migliore risposta agli insulti [...] Vai alla recensione »

Andy Webster
The New York Times

Of course. After three “High School Musical” installments, “Bandslam” and the Fox series “Glee,” “Fame” — the 1980 film that spawned a stage show and a television series or two — was due for a makeover. The new version, like the first, covers four years at a New York performing-arts high school. And while the movie, the feature debut of the choreographer and video director Kevin Tancharoen, suffers [...] Vai alla recensione »

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