Titolo originale | Bu neng shuo de. mi mi |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Hong Kong, Taiwan |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Jay Chou |
Attori | Jay Chou, Lun-Mei Gwei, Kai-xuan Tseng, Anthony Chau-Sang Wong . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 17 febbraio 2021
Argomenti: Cantanti e pop star alla regia
Il debutto dietro la macchina da presa della pop star Jay Chou.
CONSIGLIATO SÌ
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Un talentuoso studente di pianoforte (Jay Chou), giovane, riservato, fin troppo chiuso, si trasferisce a Tamkang, una famosa scuola di musica, dove rimane folgorato da una misteriosa studentessa (Lunmei Kwai), mentre sulla sua vita incombono le ombrose pressioni dell'eccentrico padre (Anthony Wong Chau-Sang), unico parente rimastogli dopo la morte della madre. Fra i due liceali corre più amore che passione per il piano, trascorrono il tempo a punzecchiarsi simpaticamente e si lasciano andare a lunghi giri in bicicletta e a ora tristi, ora allegre, sonate in una polverosa aula di musica. Ma la ragazza nasconde un segreto che ha paura di rivelargli e, quando un'altra studentessa decisamente più carina (Kai-xuan Tseng) cercherà di attirare la sua attenzione, il delicato idillio si spezzerà, causando la scomparsa della tanto amata e impenetrabile pianista.
È sempre bello ritrovare un attore disinvolto come Jay Chou che ha la stessa qualità di certe osannate nuove stelle americane: sa essere cupo e un attimo dopo provocante. La nazionalità, giustamente, non conta! Ed è bellissimo ritrovare un veterano del cinema come Anthony Wong Chau-Sang. La forza del suo mito è appena appena opacizzata da quei piccoli tic, dalla nervosità acquisita con l'età e le durezze e mollezze del suo personaggio. I suoi scatti e le sue smorfie sembrano gli stessi, ma la caratterizzazione si è fatta più matura e sincera. Insieme, lui e Jay, sono una bella coppia padre-figlio e lui può ancora concedersi sullo schermo quel ghiribizzo di poter cantare e suonare gigioneggiando a più non posso. Il tono è melanconico. Forse troppo melanconico. Ma c'è il torpore dell'amore, dei dubbi sentimentali, di quel vivere sopra una nuvola che si rattrappisce o nasconde la realtà modificandosi con le note scandite da un pianoforte che non smetterà di suonare, anzi si farà più frenetico nel ritmo, proprio quando andrà incontro al grande colpo di scena soprannaturale.
La coraggiosa e lodevole opera prima di Jay Chou (che qui non solo è protagonista, ma anche regista, sceneggiatore e autore della colonna sonora) ha catturato le folle al box office asiatico, dimostrando che l'attore e musicista sa battere il ferro finché è caldo (era all'apice della sua carriera cinematografica quando l'ha diretto), ma ancora meglio sa imbastire una love story interessante, coinvolgente, intelligente e alleggerita dai soliti cliché (le pedalate in due sulla bicicletta), apparentemente senza sforzo, ma sorprendentemente piacevole. Pelle d'oca per gli effetti speciali. Da sottolineare che, intorno a lui, nei piccoli ruoli si possono notare i suoi amici, i membri della pop band taiwanese Nan Quan Mama, i collaboratori della sua casa discografica, il suo paroliere, la sua truccatrice e persino i suoi genitori!
Un plauso, dunque, a questo giovane attore che, negli esordienti panni di un regista, non poteva raccontare altrimenti questa storia fatta di brevi incastri rivelatisi come i tasti bianchi e neri di un pianoforte: ogni nota, una mossa del cuore ben nascosta.