Motherhood - Il bello di essere mamma

Eliza Welch vive a Manhattan, ha due figli (Lucas di 2 anni e Clara che proprio quel giorno ne compirà 6) e un marito piuttosto incline alle amnesie. La seguiamo dal risveglio sino a sera. Si dovrà occupare della colazione, portare fuori il cane, consegnare a scuola da Clara lo zainetto dimenticato, fare compere con un'amica incinta e in crisi, scontrarsi con i problemi del traffico, avere la tentazione di lasciarsi andare con un fattorino indiano molto più giovane di lei, andare a far spesa per la festa di compleanno, scoprire che sulla torta è stato scritto il nome in modo erroneo e tanti altri piccoli problemi della quotidianità. Tutto ciò conservando una forte passione per la scrittura.
Uma Thurman con questo film ha dovuto affrontare il primo flop di risonanza mondiale della sua carriera rischiando anche di finire nel Guinnes dei primati. Perché se negli States il film ha incassato solo 40mila dollari in Gran Bretagna ha toccato il vertice con un incasso di 88 sterline nel primo weekend di programmazione (12 spettatori). È inevitabile chiedersi il perché. La risposta sta forse in una delle affermazioni di un Grande della Storia del Cinema: Alfred Hitchcock. Il quale definiva alcuni film "kitchen sink movies", ovvero 'film del lavello della cucina'. Narrava di una giovane coppia che viveva modestamente, cenava in modo frugale, lavava le stoviglie nel lavello di casa e poi si affrettava per recarsi al cinema. Dove, una volta spente le luci della sala, poteva vedere sul grande schermo...una coppia che viveva modestamente, cenava in modo frugale, lavava le stoviglie nel lavello della cucina... Il Maestro del brivido affermava che questo tipo di opere avevano scarsa possibilità di appeal sul pubblico.
Motherhood si iscrive di diritto alla categoria. Intendiamoci non è un 'brutto' film. Ne abbiamo visti tanti di peggiori anche su temi analoghi. Il problema sta in quanto detto sopra aggravato dal fatto che il pubblico vuole che, prima o poi, un personaggio interpretato da Uma Thurman si liberi della quotidianità e diventi, almeno, una Super ex-ragazza se non un'eroina in nero alla Kill Bill. La maternità poi qui c'entra relativamente perché nell'arco della giornata che ci viene presentata i figli non hanno poi tutto questo spazio.
È semmai la frustrazione da 'casalinghitudine' a prevalere con tutti i rimpianti del caso. Se poi aggiungiamo che siamo a Manhattan, che può succedere che la strada in cui si abita sia bloccata per le riprese di un film e che ai giardini passi Jodie Foster con prole inseguita dai paparazzi... allora si può comprendere come la presa di distanza divenga ancora più netta. Così la tragicommedia finisce con il trasformarsi in un dramma. Al box office. 