Anno | 2008 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | David Mamet |
Attori | Emily Mortimer, Alice Braga, Tim Allen, Joe Mantegna, Rodrigo Santoro, Ricky Jay Max Martini, David Paymer, Frank Trigg, Gene LeBell, Mike Goldberg, Rico Chiapparelli, Renato Magno, Enson Inoue, Dan Inosanto, Randy Clower, Rebecca Pidgeon, Ray Mancini, Ricardo Wilke, John Machado, Randy Couture, Scott Barry, Cyril Takayama, Luciana Souza, Cathy Cahlin Ryan, Jose Pablo Cantillo, Matt Cable, Chiwetel Ejiofor. |
Uscita | venerdì 5 settembre 2008 |
Distribuzione | Sony Pictures Italia |
MYmonetro | 3,17 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ambientato nel mondo dei combattimenti, nella zona occidentale di Los Angeles popolata da buttafuori e lottatori Redbelt racconta la storia di Mike Terry, insegnante di jiu-jitsu che ha scelto di condurre una vita onorevole. In Italia al Box Office Redbelt ha incassato 7,8 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Mike Terry , veterano della Guerra del Golfo, è un insegnante di Jiu-Jitsu che lavora alacremente nella propria scuola di arti marziali e autodifesa, essendosi sempre rifiutato di combattere a pagamento. Nonostante gli affari vadano male, la sua condotta è impeccabile, ma quando per una serie di eventi fa la conoscenza di un organizzatore di incontri e di una star del cinema, la sua vita cambia per sempre.
Stavolta David Mamet gioca in casa: il regista pratica da anni le arti marziali, e sa come trattare la materia di cui parla. RedBelt è un film sui valori, la spiritualità e la filosofia sottesa al concetto di Jiu-Jitsu, e non certo un film dove ci si picchia dal primo all'ultimo minuto, avvertenza questa necessaria per i cultori delle arti marziali che potrebbero travisare il contenuto del film. A questo si aggiungono i sempre scoppiettanti dialoghi, usciti da una penna stavolta particolarmente felice, che confermano l'abilità di Mamet nel costruire personaggi interessanti e nel dare spessore e profondità a una storia ricca (forse persino troppo) di colpi di scena, coincidenze e appuntamenti col destino. Nel cast, che offre una delle rare prestazioni "serie" del comico Tim Allen, spicca la bravura di Chiwetel Ejiofor, credibile nella parte assegnatagli e capace di mostrare con indubbia efficacia il dilemma vissuto da un samurai post moderno, da un vita rispettoso del codice di condotta ma adesso blandito dalle tentazioni economiche di competere nel circuito professionista delle arti marziali. Film sportivo ma non troppo, ricco di felici intuizioni (le tre palline bicolori) e di una grande prova di recitazione da parte del variegato cast, RedBelt conferma il talento di uno dei più celebrati drammaturghi del dopo guerra: non siamo ai livelli di Americani, ma stavolta ci siamo andati molto vicini.
Chi pratic arti marziali sa bene quale sia la distanza tra le "gare" e la filosofia che si cela dietro di esse e la difficoltà nel fare apprendere questo aspetto che, perlopiù, rimane sempre in secondo piano nella mentalità occidentale ma che riveste una grande importanza nelle discipline orientali. Il merito del regista David Mamet è quello di avere posto l'accento [...] Vai alla recensione »
Film azione con una discreta interpretazione ma con una trama poco chiara e inefficace all'attenzione del pubblico.Nel complesso un film azione lento e discreto.Voto 6
Non importa quanto sia critica la situazione, ci deve essere un modo, fosse anche l'unico possibile, per ribaltare la posizione soccombente di un lottatore rispetto all'avversario e portarla a proprio favore. La chiave di volta non è la solita morale manichea del bene che trionfa sempre sul male, tutt'altro. L'unica regola valida è "vinca il migliore".
In un mondo come quello moderno, dove tutte le ARTI MARZIALI si sono trasformate in "sport", sono pochi i maestri che seguono il codice del guerriero. Uno di questi è Mike Terry, un insegnante di ju jitsu e addestratore delle forze dell'ordine, non interessato alle competizioni (perchè "indeboliscono" a detta sua), nè ai soldi.
David Mamet. He's proved it repeatedly as a playwright (Glengarry Glen Ross, American Buffalo) and a filmmaker (House of Games, The Spanish Prisoner). So you sense a sting in Redbelt when Mamet zooms in on ethics in the person of Mike Terry (Chiwetel Ejiofor), a Gulf War veteran who runs a jujitsu studio in L.A. according to strict samurai code. To Mike, there's shame in competition, which puts him [...] Vai alla recensione »
Peer pressure is tough, especially when it's pervasive, grown-up and institutionalized. In samurai movies, as in westerns, the warrior is often faced with a choice between individual morality and fealty to the tribe. Individual morality tends to prevail until society can be established and impose order, though in contemporary samurai movies, like Jim Jarmusch's excellent "Ghost Dog," both choices can [...] Vai alla recensione »
In “Redbelt,”David Mamet has taken a sturdy B-movie conceit — a good man versus the bad world, plus blood — tricked it out with his rhythms, his corrosive words and misanthropy, and come up with a satisfying, unexpectedly involving B-movie that owes as much to old Hollywood as to Greek tragedy. That may sound like a perilous combination, but the film’s visual moderation, contained scale and ambition [...] Vai alla recensione »