Titolo originale | The Wolfman |
Anno | 2010 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Joe Johnston |
Attori | Benicio Del Toro, Anthony Hopkins, Emily Blunt, Hugo Weaving, Art Malik Geraldine Chaplin, Kiran Shah, Elizabeth Croft, David Sterne, Sam Hazeldine, Olga Fedori, Branko Tomovic, Michael Cronin, Nicholas Day, Brigitte Millar, Richard James (II), Anthony Debaeck, Emily Parr, Cristina Contes, Andy Gathergood, Simon Merrells, Dianne Pilkington, Shaun Smith (II), Gemma Whelan, Mario Marin-Borquez, Asa Butterfield, David Schofield, Roger Frost. |
Uscita | venerdì 19 febbraio 2010 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,64 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 7 luglio 2010
Dopo il suo ritorno nelle sue terre ancestrali, un'uomo americano viene morso e poi maledetto da un licantropo. Ha vinto un premio ai Premi Oscar, In Italia al Box Office Wolfman ha incassato 4,4 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Lawrence Talbot rientra in seno alla famiglia dopo una lunga assenza e in una notte di luna piena. Fuori dalla sua tenuta, una bestia affamata e famelica abita i boschi del villaggio, visita le notti dei puritani e ne strazia i corpi. Vittima della mostruosa creatura cade pure il fratello di Lawrence, sposato alla bella e mite Gwen, che chiede aiuto e trova conforto in lui. Per fermare l'orrore e fare chiarezza sulla vicenda viene ingaggiato un ispettore di Scotland Yard, Alberline. Durante una "battuta di caccia", la bestia aggredisce e azzanna Lawrence riducendolo in fin di vita. Sopravvissuto al morso e fatalmente contagiato, il giovane Talbot si trasforma nelle notti di luna piena in un lupo, aggredendo e uccidendo gli abitanti del villaggio. Ricoverato in manicomio e poi fuggito, Lawrence verrà braccato da Alberline, deciso a porre fine ai suoi scempi. Gwen, perdutamente innamorata, tenterà invece di strapparlo alla licantropia con la forza dell'amore e dei suoi baci.
La più leggendaria e misteriosa fra tutte le creature della Universal è senza dubbio l'uomo lupo, nato nel 1941 dalla penna dello sceneggiatore Curt Siodmak e ispirato dalla mitologia e dal folclore. Privo di una fonte letteraria forte e della radicale alterità che caratterizzano il Dracula di Bram Stoker e la creatura di Frankenstein di Mary Shelley, l'uomo lupo non è un essere completamente altro e avulso dalla società umana, è piuttosto un uomo condannato dal Fato a una diversità intermittente, che lo colpisce nelle notti di luna piena.
Settant'anni e diverse variazioni sul tema dopo (Frankenstein contro l'uomo lupo, L'ululato, Un lupo mannaro americano a Londra), spetta a Joe Johnston rilanciare i licantropi, omaggiando la vecchia tradizione gotica e le gloriose produzioni "B" della Universal. Wolfman "restaura" make up e orrore, guardando alle versioni cinematografiche del romanzo "nero" ottocentesco, evidenziando una società che vieta l'esplicarsi delle forze inconsce e trasformando la tragedia greca del soggetto originale in tragedia shakespeariana. Al centro del film, si contendono scena, "trono" e fanciulla un padre e un figlio, un re e un principe, belve antropomorfe vittime della stesso male e della stessa inquietudine mostruosa.
Benicio del Toro, attore che interpreta un attore, è una sorta di Amleto, un eroe romantico sull'orlo del precipizio. Chiuso in se stesso e nella sua immobilità luttuosa (la morte dell'amata madre quando era soltanto un bambino), teme l'insorgere della passione che può trasformarlo in predatore omicida. Il suo personaggio, fondato sugli infiniti e ripetuti "essere o non essere", offre un aggiornamento efficace del principe danese, in lotta questa volta contro un genitore tangibile. Il padre di Anthony Hopkins, specializzato a partire da Hannibal Lecter in sdoppiamenti della personalità, è un aguzzino invasato, trincerato nel suo segreto e deciso a contendere il potere al figlio, di cui ingabbia letteralmente la spontaneità individuale. La tenuta dei Talbot è il paradiso e insieme la prigione morbosa che inscena la duplicità psicologica del protagonista, il conflitto e la manifestazione del tarlo segreto (ed ereditario) che divora la luminosa corazza dell'eroe.
Eroso dall'interno, il giovane Lawrence crollerà sotto l'incendio delle passioni e rovinerà come la sua tenuta, sconfitto e spinto tra le braccia "del non essere" e dentro la sua prima notte di quiete.
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Lawrence Talbot(Benicio Del Toro), affermato attore teatrale nella Londra di fine '800, viene chiamato dal padre Sir John(Anthony Hopkins) per indagare sulla morte del fratello; ucciso nei boschi da un criminale oppure, secondo alcuni abitanti del villaggio, da una creatura demoniaca. Giunto a Villa Talbot, Lawrence conosce quella che doveva essere la promessa sposa del fratello, Gwen(Emily Blunt) [...] Vai alla recensione »
Mi aspettavo il solito film sui licantropi basato sui film del genere anni 40, è stato pensato per essere un classic quindi ovviamente prevedibile, ma se si vede il film ti prende gli attori sono carismatici...le atmosfere, io direi che è sopra le aspettative
"The Wolfman" di Joe Johnston presenta, non lo si nega, alcuni difetti, soprattutto se lo si paragona all'originale "The Wolf Man" del 1941: scene di violenza estrema, sangue sparso e carni dilaniate che possono risultare eccessive e disturbanti,poca suspense, la prima trasformazione in licantropo troppo imminente e finale molto veloce, ma per il resto è un ottimo horror-thriller a cui si possono [...] Vai alla recensione »
Lawrence Talbot (Benicio del Toro), attore di teatro, fa ritorno nella villa del padre (Anthony Hopkins) dopo anni di rottura e assenza; motivo: l'inaspettata morte del fratello causata da una bestia immonda che si nasconde nelle brughiere e nei boschi. Compito di Talbot sarà quello di indagare sullo straziante lutto, confortando così Gwen (Emily Blunt), moglie del deceduto.
Doveva essere la favola gotica piantata settanta lune dopo la grande epopea cult-horror della Universal. Ma c'è da scommettere che le carcasse mannare sapientemente dirette da Waggner nel 1941 si siano rivoltate nei loro sepolcri d'annata. Colpevole l’imputato Johnston, scialbo director di questo fumettone in toni foschi. Partiamo dal dilemma di fondo: si voleva un horror per [...] Vai alla recensione »
Lawrence Talbot ritorna nelle terre ancestrali per indagare sulla misteriosa morte del fratello, ucciso da una bestia affamata di sangue umano, alla quale però non si può dare un'identità ed è oggetto di discussione attorno alla famiglia Talbot e non solo. Arrivato alla villa del padre John ( Hopkins) dopo un'infanzia passata a Londra e conosciuta la moglie del fratello, [...] Vai alla recensione »
La ricca famiglia Talbot, già colpita anni prima dalla tragica scomparsa della signora Talbot madre di due figli, è nuovamente colpita da un atroce lutto: la morte del primogenito, disumanamente ucciso di notte nel bosco. Rientrato per il cordoglio, il secondo figlio Lawrence, mite attore di teatro, resta qualche giorno nella casa paterna, ormai avvolta dal dolore.
"Wolfman"(Joe Johnston, sceneggiatura di Amdrew Kevin Walker e David Self, 2010)parla di un attore teatrale britannico, da tempo impegnato negli USA, che a fine 1800 torna in patria per indagare sulla misteriosa morte del fratello, che era stato aggredito(pare)da una misteriosa creatura, forse il wolfman, alias licantropo. Tra pregiudizi, misteri di famiglia oltremodo tragici, altro, dovrà [...] Vai alla recensione »
BENICIO DEL TORO!, è, assieme alle atmosfere inglesi, cupe, ed ai costumi curatissimi, la ragione per cui questo film va visto. Non si tratta assolutamente di un b-movie; quelli esistevano negli anni '70. Gli effetti speciali oggi a disposizione della cinematografia, rendono impossibile definire un film di serie B. Se poi si vuol discutere sulla sua qualità intrinseca, è un [...] Vai alla recensione »
Non bastano gli effetti speciali strabilianti, i costumi curati e i bravi attori per realizzare un buon film. Solo i ragazzini che per la prima volta si accingono a vedere un film sul classico genere letterario in questione potrebbero parlarne bene. Ma come si fa a produrre film senza la minima attenzione per la sceneggiatura? La storia è infatti inesistente e priva di contenuti.
IL mondo dei classici viene costantemente rivisitato da Holliwood e talvolta si generano mostri.Abbiamo visto Dracula, La Mummia, Frankenstein ed ora è toccato al popolo dei lunofagi. Il film parte con i migliori presupposti(scenario,trucco by Baker, musica e al limite anche la scelta dei personaggi)poi lo script si dissolve ed una luna interrogativa appare.
Avete un nemico? La vostra ragazza vi fa le corna? Vostra suocera vi stressa? Il vostro capo vi ha licenziato? Questo è un film adatto a loro, ma a nessun'altro; difficilmente ho visto un film così brutto, sotto ogni punto di vista. La sceneggiatura è ridicola quanto scontata, si capisce subito chi è il cattivo, e come andrà a finire la storia, i dialoghi sono penosi, vuoti, sciatti e privi di alcun [...] Vai alla recensione »
anthony hopkins, benicio del toro ed emily blunt sono grandi attori. speriamo che il film valga altrttanto!!!!!
Secondo me bisogna essere appassionati del genere per apprezzare un film,un pò come i film sui morti viventi che più o meno sono tutti uguali ma se sei un appassionato del genere ti piacciono comunque...
il film non è malvagio. bravi gli attori anche se hopkins si comporta in modo insolito fin dal principio e già si capisce tutto... l'uomo lupo è violento, veloce, crudele, e fin qui tutto bene. begli gli scatti (anche se sono un pò troppi e dopo un pò stufano). l'ululato è eccezionale............. ma porca miseria.........il licantropo! il mio mostro preferito! come hanno potuto rovinarlo così?????!!!!! [...] Vai alla recensione »
potete dirmi quale sono state le scene di wolfman ke vi hanno fatto piu paura??
Non aspettatevi un horror capolavoro dei primi anni 80 dove ci si doveva scervellare per trovare l'assassino....purtroppo è finita l'epoca del primo Dario Argento, non aspettatevi un thriller mozzafiato che ti tiene incollato alla poltrona dall'inizio alla fine tipo " Seven" o " I soliti sospetti", ma andate a vederlo perchè è veramente un bel film.
IL FILM A MIO MODO DI VEDERE E' UN BEL MISTO TRA FANTASTICO ED AZIONE, LA STORIA E' SEMPLICE E LINEARE...MA NON SERVE ALTRO PER RENDERLO INTERESSANTE, FORSE L'UNICA PECCA E' SEMPRE STA CAVOLO DI STORIA D'AMORE CHE GLI AMERICANI CI PROPINANO IN TUTTI I FILM....CMQ DA VEDERE
a mio giudizio è un film più che buono. ottima l'ambientazione e l'interpretazione attori, storia magari già nota, non può che piacere agli amanti del genere. anzi forse soddisfa anche chi ama gli horror vista la quantità di sangue consumata
Il film di Joe Johnston non passerà alla storia ed un peccato perché due interpretazioni sono stupende quelle di un Anthony Hopkins sornione e pieno d’ironia anche se crudelissimo, e quello della seducente Emily BluntPerfettamente a suo agio nell’età vittoria bella senza essere esuberante e sensuale senza essere sexy.
A me il film è piaciuto. Certo alcune cose nn sono molto originali ma cmq il film è un ottimo pop corn movie. LA scenografia è molto bella.mi ricorda molto quella di scherlockholmes. anche gli attori sono bravi. mi è piaciuta molto emily blunt che si sforza di nn far sembrare il suo personaggio come la solita fanciulla che và protetta.
Quando ho visto il trailer di questo film la prima cosa che ho detto è stata: "devo venirlo a vedere!" Il cast è eccezionale, la storia è bella, ma la coprotagonista donna è un po' scontata e tristemente esasperata, il personaggio di Opkins fa intuire subito tutta la storia, e poi assolutamente troppe budella, sangue a fiumi sembrava di guardare [...] Vai alla recensione »
Agile, veloce, letale. Metafora dell'inconscio disagio per la parte bestiale che si annida in tutti noi. Una fiaba nera su cui aleggia anche il dramma Shakespeariano. La notte, un ululato, la luna piena e il suo lato oscuro, da cui, forse, hanno origine molte umane e ancestrali paure. Un finale che non lascia dubbi sul bene e sul male che "dicotomizzano" gli esseri che abitano [...] Vai alla recensione »
Apprezzabile (e ben riuscita) l' immersione nell'atmosfera da nero ottocentesco anche grazie all'eccellente fotografia ; al pari i costumi. Meno comprensibile è invece la sceneggiatura, che dopo qualche accenno a motivi esoterici e gialli diverge inesorabile in un conflitto edipico totale ma alquanto dubbio. In un deja vue inquientante , inoltre, Anthony Hopkins ricicla vistosamente il personaggio [...] Vai alla recensione »
bel film...interessante... veloce, dinamico, anche se l'argomento è stato più volte trattato....questo film mi è piaciuto molto.
Tranne per Anthony Hopkins,la scelta del cast è completamente sbagliata...... E' improponibile che Benicio del Toro, emblema dell'uomo latino, abbia interpretato un personaggio "very british". Velo pietoso per Emily Blunt in quanto ha espressività pari a zero. Dialoghi mortalmente noiosi e poco spazio all'improbabile love-story.
Il regista di JURASSIC PARK III torna al cinema con un classico dell'horror. Finalmente, dopo due lunghi anni di lavoro, questo film ha preso forma e non ha deluso. Nonostante la semplice sceneggiatura, il tutto è ben sorretto da una grande messinscena dal grande impatto visivo. A tratti molto violento, è un film che tiene incollati alla poltrona come pochi altri, al giorno [...] Vai alla recensione »
Un film da vedere per gli amanti degli effetti speciali e per i curiosi... Una grande aspettativa, anche data dai grandi attori protagonisti in questo remake poco originale e "pompato" da esagerati quanto stancanti effetti speciali. Secondo un mio modesto, quanto soggettivo parere, questo film non ha sottolineato il valore di un grande del cinema come Benicio Del Toro, indubbiamete risultato [...] Vai alla recensione »
Peccato, peccato davvero, nonostante le premesse fossero più che buone. E' strano, infatti, trovarci di fronte a un film ottimo per la sua straordinaria ricostruzione di fine ottocento, i suoi bravissimi attori, gli eccezionali effetti speciali, le accattivanti e promettenti scene in tutto il primo tempo, capace però poi di scemare inesorabilmente nel nulla più totale a causa di una sceneggiatura scritta [...] Vai alla recensione »
un grande cast (la coppia del toro-hopkins è in grande spolvero) per una storia che tutti immaginiamo/conosciamo, è vero, però che riesce cmq a coinvolgere ed emozionare in questo cupo scenario della brughiera inglese (molto stile "cime tempestose", anche se qui non è il fantasma di catherine ad aggirarsi per la brughiera, bensì un nemico più pericoloso [...] Vai alla recensione »
Un film molto cupo, fatto bene, coinvolgente. La scenografia e la fotografia sono sublimi (in particolar modo la villa e il manicomio); gli interpreti molto convincenti. A parte qualche pecca del regista, e qualche punto meno chiaro nella sceneggiatura, nel complesso, mi è piaciuto molto. I dialoghi sono piacevoli, mai ridicoli o banali; è inoltre quanto mai interessante lo spessore "psic [...] Vai alla recensione »
che ti viene meglio del regista captain america era discreto,wolfman pessimo,ti salvi solo con jumanji.wolfman è un film diciamo "base" dove c'è solo l'idea di base,senza intreccio,trama articolata,personaggi seri,un film veramente piatto,e hollywoodd che vuole costantemente sequel,prequel e compagnia bella va a toccare film che erano già perfetti rovinando [...] Vai alla recensione »
io che di film di Licantropi e di Vampiri ne ho visti a bizzeffe, devo dire che sono letteralmente impazzita per questo film. Altro che di paura ne ho avuta e bellissima anche la scelta degli attori e delle scenografie. Ho apprezzato molto come è stata raccontata questa versione del film, che era diversa dall'originale. L'atmosfera e la suspense molto azzeccata.
Se vi piace il genere, si lascia guardare. Ma non porta nulla di nuovo e non spicca in nulla ( trama, attori, emozioni, effetti )
Assolutamente non vale la pena di vedere questo film al cinema, a meno che, non siate grandi amanti degli effetti speciali. Le aspettative "alte" , anche date dagli attori protagonisti, non sono ben ripagate dalla visione di questo film.
Il film è appena appena visibile, pensavo qualcosa di meglio anche in relazione al voto medio di cui gode. é piuttosto banale, ridicolo e senza nulla che faccia uscire il pubblico soddisfatto dalla sala. Lo sconsiglio vivamente.
Sentivate il bisogno dell'ennesima pessima rivisitazione del mito del Licantropo? Personalmente no... Le presunte atmosfere gotiche ed il volto di Benicio Del Toro erano gli unici stimoli di questa pellicola dove tutto frana come un castello di carte sotto i colpi di una sceneggiatura risibile, personaggi mono-dimensionali quando non patetici, ed una regia che fa ricorso a tutti i più vecchi, [...] Vai alla recensione »
Il film mi è piaciuto abbastanza e non ha deluso le mie aspettative. Tuttavia alcuni difetti vi sono e potevano essere evitati. Ciò che non ho apprezzato sono stati i 20 secondi di salti da un palazzo all'altro; troppo digitali. Questi benedetti registi non riescono a restare più nell'ambito dell'accettabile. L'uomo che diventa lupo non acquisisce le doti di superman o dell'uomo ragno, bensì [...] Vai alla recensione »
Visto The wolfman sicuramente moltoooo violento con schizzi di sangue,decapitazioni e mutilazioni ma chi ama il genere lo apprezzera'.Non e' un capolavoro ma comunque interessante. Alcuni lo troveranno fichissimo e appassionante altri a tratti noioso.comunque scenografie e costumi impeccabili (del 3 volte oscar milena canonero).
Ci sono film troppo attesi che alla prima visione al cinema ti deludono, come mi è capitato con "Wolfman" di Joe Johnston, ispirato all'inarrivabile "L'uomo lupo" del 1941, classico dell'orrore Universal. In seguito, però, quasi per caso l'ho rivisto in Tv e una piacevole sensazione a poco a poco ha sgretolato il mio muro di pregiudizi, e mi sono accorto che quel film tanto bistrattato non è poi così [...] Vai alla recensione »
Solita storia, solito film, solite scene....trito e ritrito.....tra vampiri e lupi mannari non ne possiamo più!! Tanti attori per un film che offre solamente dei buoni effetti speciali!! Deludente!!
"The Wolfman" di Joe Johnston è un film che, non lo si nega, può presentare alcuni difetti: storia non originale, troppo imminente la trasformazione in licantropo, troppo veloce il finale e scene di violenza, di sangue sparso e carni dilaniate che possono risultare eccessive e disturbant. Ciononostante, è un ottimo horror-thriller a cui si possono benissimo attribuire [...] Vai alla recensione »
Film accettabile, ma immaginavo superiore. Notevole l'interpretazione di Del Toro azzeccatissimo e con faccia e pedigree giusti per la parte. Apprezzabili costumi e trucco, mentre la storia è più o meno sempre quella di tutti i film con la bestia feroce che terrorizza e uccide. Anche il finale lascia un pò a desiderare, affrettato per i miei gusti.
Non sono un amante degli horror anzi, non li guardo mai ma siccome trattava di una storia di lupi mannari mi ha incuriosito e mi sono deciso a vederla (non al cinema). L'ambientazione mi è sembrata ben fatta come ad esempio la casa la città e gli abitanti. L'uomo l'upo di Benicio è stato fatto un po' strano sinceramente rispetto ad altri film e questo può [...] Vai alla recensione »
è stata proprio una delusione!!! la trama molto molto fiacca!!! la rappresentazione del lupo mannaro è stata orribile e ridicola. lo consiglio a chi ama soprattutto vedere sangue fioccare e budelle che volano. bello anche l'ambiente che è stato curato nei dettagli, ( ad esempio gli arredi delle case ottocentesche). con quel cast mi aspettavo qualcosina di +...
Di spaventi lo spettatore ne prende tanti. Gli effetti speciali sono ottimi. Bravi gli attori. Sembrerebbe che vada tutto liscio. Invece al film manca qualcosa, forse ha una trama un pò debole, scontata. E' un horror, doveva fare paura e ci riesce in pieno. Ma gli manca quel qualcosa che lo avrebbe reso un bel film. VOTO:6.5 (vivamente sconsigliato agli under14)
Mi aspettavo sinceramente un film migliore visto i due grandi attori che hanno recitato senza lode e senza infamie..la storia è classica senza nessuna novità,senza nessun colpo di scena e con un finale molto scontato...ho trovato invece molto bella l'ambientazione di un inghilterra sul finire dell'800,il paesaggio che da quel tocco di mistero ed i costumi veramente ben fatti.
Wolfman...beh cosa aspettarsi da un film del genere??...Siamo nell' Inghilterra di fine 800 Lawrence Talbot ritorna nella casa dove a passato la sua infazia che abbandono per motivi decisamente sopra le sue comprensioni di mente infatile...Il suo ritorno è causato dalla morte del fratello...una morte atroce dilaniato completamente da quello che sembra da un gigantesco animale(un orso) [...] Vai alla recensione »
Sinceramente, best seller come l'Uomo Lupo, Frankestein e Dracula, film che hanno fatto la storia dell'Horror, non meritano certi re-make. Vada bene per lo scenario e la figura del licantropo ma la trama è breve e scarna di contenuti... temo che qui la bestia sia tornata a miagolare più che a ululare ! ! !
un cast di grande rilievo non viene messo a frutto a causa di una conduzione del film piuttosto banale
La storia professionale di Anthony Hopkins è intimamente legata alla magia del cinema; solo il fantastico potere della celluloide avrebbe potuto portare un ragazzo gallese figlio di panettieri sul palcoscenico più importante del mondo per ricevere il premio più ambito. Il giovane Hopkins nasce nella zona industriale del Galles ma si innamora della recitazione. Niente destino da minatore ma presto tutti comprendono che sono di fronte a un predestinato: nel 1965 entra nella Royal Academy scelto dopo un'audizione con Laurence Olivier.
L'uomo lupo è l'ultimo dei mostri classici creati dalla Universal, ispirato dalla mitologia e dal folclore. Diversamente da Dracula e da Frankenstein, il licantropo di George Waggner non ha una fonte letteraria nobile ma nasce negli anni Quaranta dalla penna dello sceneggiatore Curt Siodmak. Settant'anni e incalcolabili lune piene dopo nella stessa brughiera si scatena una battuta di caccia contro il giovane Lawrence Talbot, straniero in patria e in famiglia, condannato dal Fato e dal morso di un mostro a scoprire le zone buie del suo essere.
Scavalcando le escursioni moderne di Roger Corman, John Landis e Joe Dante (autori dei miliari I Was a Teen Ager Werewolf, Un lupo mannaro americano a Londra, L'Ululato), The Wolfman si colloca in una via di mezzo che sta tra le brume colorate, barocche dell'inglese Hammer rivista da Tim Burton in Sleepy Hollow e quelle bianco/nero minimaliste della Universal anni 30/40.
La leggenda del lupo mannaro affonda nella notte dei tempi, esiste nelle più antiche mitologie occidentali e orientali; e sebbene, già nell'antica Roma, si fosse interpretata la licantropia come malattia della psiche, la suggestione del «magari esiste veramente» è dura a morire, insomma il lupo mannaro fa parte del nostro immaginario, il che ci porta a essere naturalmente ben predisposti verso un film [...] Vai alla recensione »
Depuis que la saga Twilight les a remis au goût du jour (dans son deuxième volet), les loups-garous sont à la mode. Remake d'un film de George Waggner (1941), avec Lon Chaney et Bela Lugosi, Wolfman présente ces créatures terrifiantes comme étant le fruit d'une malédiction familiale. Toujours pas émancipé de son personnage d'Hannibal Lecter (le tueur en série du Silence des Agneaux), Anthony Hopkins [...] Vai alla recensione »
No fun either. And no real scares, which is more unforgivable. All the attention to technical detail (Rick Baker's makeup is aces) results in some graphic and gory transformation scenes as Benicio Del Toro gets bitten by a werewolf (no, not Taylor Lautner) while walking under a full moon and grows more hair than he did in Che. But the pacing is decidedly drag-ass.
Attenti al Lupo. Soprattutto quando c'è la Luna piena (e tu, diventi pallida... di terrore!). Wolfman, di Joe Johnston, ha un fine ben preciso: far balzare lo spettatore sulla sedia, come nei bei vecchi horror di una volta. Gli ingredienti ci sono tutti: il lupo (mannaro), le notti di plenilunio, la magione avita nel bel mezzo della campagna inglese, le stanze polverose e scure, con scale che scricchiolano [...] Vai alla recensione »
Here's the surprise of the new incarnation of "The Wolfman," starring Benicio Del Toro -- there isn't one. No bite either, or humor, or camp. And the real killer . . . almost no spine-tingling dread. So I guess this is a kind of a horror story after all. Also starring, and squandering, the talents of Anthony Hopkins, Emily Blunt and Hugo Weaving, the film is built around the ancient myth of the cursed [...] Vai alla recensione »
Remake del classico horror deI 1941 con l'indimenticato Lon Chaney Jr, "The Wolfman", interpretato e prodotto da Benicio Del Toro. E' lui l'attore Lawrence Talbot, che ha rotto con la nobile famiglia e si è trasferito in America: durante una tournèe londinese, torna a casa su input della fidanzata del fratello, Gwen Conliffe (Blunt), preoccupata dalla scomparsa dell'amato.
Dei recenti film sui licantropi, Wolfman («Uomo lupo») di Joe Johnston è il meno brutto. Sarà merito dello sfondo inglese e dell'ambientazione di un secolo fa, all'incirca quando nasceva (però in Italia) Montanelli, smembramenti, maledizioni, investigazioni e tutto l'armamentario del cinema dell'orrore riescono qui a scorrere senza troppi salti logici.
Wolfman, remake di Wolf Man di George Waggner (1941), avrebbe bisogno di Mr. Wolf di Pulp Fiction per risolvere i suoi numerosi problemi. Il film dell'artigiano Joe Johnston, sostituto del primo regista Mark Romanek a un mese dall'inizio delle riprese, perde il pelo e pure il vizio rispetto al classicone con Lon Chaney Jr. Fine '800. Larry Talbot, là scienziato qui attore, torna nel maniero inglese [...] Vai alla recensione »
È evidente fino dal logo in bianco e nero della vecchia Universal: Wolfman non aspira a essere l' attualizzazione di un mito horror (tipo "Van Helsing"), ma si pone come rivisitazione filologica di un cinema del tempo che fu. La sceneggiatura è un adattamento dell' Uomo lupo del 1941, scritto da Curt Siodmak e interpretato da Lon Chaney Jr. Al posto del quale c' è Benicio Del Toro, nella parte di Lawrence [...] Vai alla recensione »
Quando suo fratello sparisce nella brughiera inglese, tra sinistri ululati e lugubri profezie (Geraldine Chaplin entra nel Guinness dei ruoli da medium/gitana), il figliol prodigo Benicio lascia i teatri shakespeariani e torna al maleficio: la feroce maledizione di famiglia nel diroccato castello di campagna. Il bravo Del Toro mostreggia già con la barba incolta, figuriamoci quando libera la pupilla [...] Vai alla recensione »