Titolo originale | Zuo You |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Cina |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Wang Xiao-shuai |
Attori | Weiwei Liu, Zhang Jiayu, Yu Nan, Cheng Kaisheng, Zhang Chuqian . |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 17 novembre 2016
Lui e lei hanno divorziato e si sono risposati. La figlia nata dalla loro unione ha bisogno di un trapianto. Solo un fratello, che non c'è, potrebbe salvarla. Il film è stato premiato al Festival di Berlino,
CONSIGLIATO SÌ
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Mei Zhu e Xiao Lo sono stati sposati e hanno avuto una figlia, Hehe. Dopo poco però hanno divorziato e si sono entrambi risposati, Mei con un uomo semplice e teneramente affezionato a Hehe e Xiao con una hostess più giovane di lui. Proprio mentre Xiao Lo sta avendo problemi a causa dei ritardati pagamenti degli operai di un cantiere che dirige, gli giunge una telefonata della ex moglie che lo informa della leucemia che ha colpito la figlia. La chemio non dà risultati apprezzabili e a un certo punto il medico che l'ha in cura afferma che l'unica speranza per la bambina sarebbe il trapianto di midollo da un consanguineo. Risultando negativi gli esiti degli esami dei genitori sarebbe necessario un fratello. Mei Zhu giunge alla determinazione di fare un figlio in vitro con l'ex marito. Ma non si tratta di una decisione facile da far accettare ai rispettivi compagni.
Il regista del teso Biciclette di Pechino recupera interesse per le psicologie dopo il melodrammatico Shangai Dreams. L'ambito della megalopoli ormai devastata da casermoni anonimi sembra essergli più congeniale. Eccolo allora tratteggiare le reazioni dei protagonisti dinanzi a una situazione iniziale che avrebbe facilmente potuto scivolare nel feuilleton e che invece viene proposta con delicatezza. Proponendo una scelta che potrebbe, se non esercitata, distruggere una vita ma, se assunta, rovinare definitivamente due matrimoni Wang Xiaoshui sceglie una narrazione in cui la posizione di ognuno viene posta in rilievo con la giusta dose di disponibilità e di egoismo, di generosità e di sofferenza. Riesce nell'intento aggiungendo anche, fino alla fine, sottili ma precise annotazioni sulla Nuova Cina che non mancano di far riflettere.
L'altro film in gara, Zuo Yu (Crediamo nell'amore), ottavo lungometraggio del campione della sesta generazione Wang Xiaoshuai (Biciclette a Pechino) affronta più di petto un osso duro della contemporaneità, la Cina della modernizzazione sfrenata e senza scrupoli che va, inquinatissima ma felice, verso i Giochi Olimpici, cioè quella degli operai che non solo non dirigono più tutto, ma hanno notevoli [...] Vai alla recensione »