Anno | 2002 |
Genere | Azione |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Chris Eyre |
Attori | Harrison Lowe, Wes Studi, Adam Beach . |
MYmonetro | Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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CONSIGLIATO NÌ
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Un misterioso omicidio scuote la comunità Navaho dell'Arizona. Chee - nativo americano - si sente doppiamente coinvolto nel caso per dovere, in quanto poliziotto, e per casta, in quanto apprendista sciamano. Insieme all'ispettore Leaphorn (Wes Studi) scopre che la mira dell'assassino sono tre guaritori pellerossa. Le tracce e i simboli esoterici lasciati dal serial killer conducono al mito indiano degli skin walkers, spiriti dei defunti assetati di vendetta.
Frequente escamotage finalizzato a celare le crepe di soggetti prevedibili e anonimi, è l'ambientazione esotica. Collocare un non memorabile poliziesco lontano dalle grandi metropoli, sfruttando luoghi remoti caratterizzati da comunità a noi aliene, è un po' come aggiungere un forte ingrediente capace di ravvivare il sapore di un piatto insipido. Nel caso di Skinwalkers, l'espediente non è sufficiente a sviare l'attenzione da una struttura narrativa noiosa e anodina firmata James Redford, il figlio del più noto Robert.
Il motivo è sicuramente l'incapacità di immergere lo spettatore nel mondo tribale, nelle sue tradizioni, in quell'alone fumoso di mistero e cultura eterna. Fortunatamente lontana da una macchiettistica rappresentazione del pellerossa vestito di piume seduto a gambe incrociate, la descrizione della comunità indiana è la foto di una razza integrata, insieme moderna e antica. Il problema è infatti un mal assortito accostamento della routine quotidiana alle antiche tradizioni, come lo stesso mito degli skin walkers o i riti di guarigione sciamanici.
Ne esce indenne la fotografia: i canyon, la terra arsa e rossa come la pelle dei nativi, sono la scenografia naturale su cui viene dipinto il modesto soggetto. Il climax finale, noiosamente atteso lungo tutto il film per scoprire il volto dell'assassino, si rivela contorto e poco appagante.