Anno | 1980 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 134 minuti |
Regia di | Federico Fellini |
Attori | Ettore Manni, Marcello Mastroianni, Anna Prucnal, Bernice Stegers, Donatella Damiani Lole Silvani, Mimmo Poli, Nello Pazzafini, Jole Silvani, Fiammetta Baralla, Gabriella Giorgelli, Umberto Zuanelli, Silvana Fusacchia, Alessandra Panelli, Bernice Stegers, Dominique Labourier, Loredana Solfizi, Sibilla Sedat, Marcello Di Falco, Helene G. Calzarelli, Catherine Carrel, Rosaria Tafuri, Carla Terlizzi, Katren Gebelein, Fiorella Molinari, Jill Lucas, Viviane Lucas, Sylvie Mayer, Meerberger Nahyr, Nadia Vasil, Sylvie Wacrenier. |
Tag | Da vedere 1980 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,66 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 dicembre 2012
Un cinquantenne donnaiolo, Snaporaz, abborda in treno una bella sconosciuta e la segue. Capita a un congresso femminista dove viene aggredito e dileggiato. Ha vinto 4 Nastri d'Argento, Al Box Office Usa La città delle donne ha incassato 7 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Un cinquantenne donnaiolo, Snaporaz, abborda in treno una bella sconosciuta e la segue. Capita a un congresso femminista dove viene aggredito e dileggiato. Fugge e arriva in casa di un campione di maschilisti fallocrati, Katzone, che ha amato un'infinità di donne, ma ora è anche lui sulla difensiva. Snaporaz rivive come in un incubo i suoi rapporti con l'altro sesso, dai primi turbamenti dell'infanzia alle esperienze sessuali, a un matrimonio ormai stanco. L'avventura è sempre più allucinante. Alla fine si sveglia: è stato tutto un sogno. Sul tema fisso della donna, Fellini improvvisa una variopinta cavalcata di immagini. C'è tanta carne al fuoco e non sempre di prima scelta, in compenso lo spettacolo è sempre all'altezza dei tempi belli. Un grande autore che forse non ha più nulla di nuovo da dire dopo trent'anni ad altissimo livello, ma che sa trattare a meraviglia la sua materia.
LA CITTÀ DELLE DONNE disponibile in DVD o BluRay |
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Fellini è uno di quei registi che ha sempre avuto il merito di dire le cose sotto forma di spettacolo, coloratissimo (nel senso più ampio) e, almeno nei suoi film migliori, per qualsiasi tipo di spettatore. In questo, che è una specie di rivolto del capolavoro "Casanova", egli rivela la struttura di fondo del suo cinema, cioè il procedere per visioni, che si andò [...] Vai alla recensione »
Nell’ambito della filmografia felliniana,“La città delle donne” è sicuramente l’opera in cui la piacevole ossessione del “Maestro” per i molteplici aspetti del femminile trova la sua massima e diretta espressione. Il vecchio Snaporaz nel seguire una signora da cui è irresistibilmente attratto si ritrova ad un congresso di femministe [...] Vai alla recensione »
si tratta di un ottimo film come al solito fellini si dedica all'onirico ed in alcune parti anche all'autobiografico sul personaggio di marcello mastroianni ovvero l'attore italiano più grande della storia del cinema italiano,il film è forte dell' interpretazione di mastroianni che da una mArcia in più ,bellissime le scenografie ed anche i dialoghi. [...] Vai alla recensione »
Un viaggio verso l'ignoto, verso il complesso pianeta chiamato Donna, nel quale Snaporaz ci si ritrova avvolto, incapace di fuggire via, impressionato ma al tempo stesso attratto da quel "triangolo" delle Bermuda, in grado di anestetizzare e risucchiare qualsivoglia essere umano. L'esaltazione delle immagini, e la costruzione di scene simboliche dal significato più che evidente [...] Vai alla recensione »
Bel film di Fellini, che con acume, e con la consueta ma amabilissima vena onirica, ironica, e circense, crea un vero e proprio ritratto della 'città delle donne', con infinita dolcezza, e soprattutto con coraggio e sincerità. Il film fu attaccato, alla sua uscita, dai movimenti femministi, che evidentemente non perdonavano alla pellicola il modo in cui venivano descritti i [...] Vai alla recensione »
Scritto con Bernardino Zapponi e Brunello Rondi, il film é un sogno, una sequenza di visioni che costituiscono un catalogo che, dalla verità alla farsa, dal soave al dolente, dal lirico al satirico, dal surreale al grottesco raccoglie moltissimi motivi delle opere precedenti felliniane. Il film ha la caratteristica di essere stato realizzato proprio durante l'esplosione del femminismo, che lo ha fatto [...] Vai alla recensione »
"La città delle donne" è un film su cui ci sarebbe da dire tantissimo, come del resto tutti i film del grande maestro Fellini. Mi limiterò qui a qualche osservazione impressionistica che salta all'occhio dopo la visione di questo film. Innanzitutto c'è da osservare che, per quanto riguarda l'aspetto contenutistico, è un film ricco ma non come [...] Vai alla recensione »
Sull'onda dei movimenti femministi dell'epoca,il duo Fellini-Mastroianni,alle soglie della terza età,ripercorre la storia del rapporto con l'altro sesso(rapporto tanto dell'uomo quanto loro personale)adattandoci i pezzi del repertorio abituale del regista:estetica circense,caratterizzazioni iperboliche,divagazioni stranianti e ovviamente la nostalgia dei tempi andati.
FF è stato il più grande regista del cinema mai esistito, l'unico il cui nome appariva sopra il titolo ma senza scrivere 'un film di...', l'unico il cui nome s'incorporava nel titolo; inutile mettersi a dire questo film non è come gli altri, F era sé stesso in tutto quel che faceva; era credo marzo dell'80, al jolly di Bologna, quando lo vidi, che [...] Vai alla recensione »
Farneticazione delirante di un autore celeberrimo e osannato a giusta ragione, ma che qui compie un passo falso,lasciandosi andare ad elucubrazioi cervellotiche e contorte.Non è certo il miglior Fellini,d'altronde non tutte le ciambelle vengono col buco. C'è di meglio
L'avevo visto trent'anni fa, mi era piaciuto poco,rivisto oggi mi e' piaciuto molto poco. Per dirla tutta mi sono addormentato. Quando un film invecchia come questo vuol dire che non ci sono contenuti validi.
Dondola ai sobbalzi del treno e s'ingolfa nel sonno la testa di Mastroianni. Lui ha cinquant'anni, la pelle liscia di dopobarba, gli occhiali da giornalista o da regista, l'aria di chi ha vissuto con fatica e innocenza. (A trent'anni viaggiava più scomodo sulle macchine d'assalto della Dolce vita, a trentatre frequentava per crisi morale i cardinali di Otto e mezzo nel fumo delle terme).
Ecco la favola, anzi, il “favolone”, come lo definisce Federico Fellini che ce lo racconta. Una favola quasi per bambini, se la si osserva in un certo modo, ma contemporaneamente anche una favola sottile, segreta, misteriosa, per adulti informati e provveduti, versati in filosofia, in letteratura, in psicoanalisi. Da guardarsi in tutti i sensi, da leggersi secondo tutte le sue molteplici letture, da [...] Vai alla recensione »