Titolo originale | The Oxford Murders |
Anno | 2008 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Spagna, Francia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Álex De la Iglesia |
Attori | Elijah Wood, John Hurt, Leonor Watling, Julie Cox, Anna Massey, Alex Cox Dominique Pinon, Jim Carter, Burn Gorman, Alan David, Tim Wallers, James Weber-Brown, Ian East, Charlotte Asprey, Tom Frederic, Danny Sapani. |
Uscita | venerdì 11 aprile 2008 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,62 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 novembre 2015
Un professore di matematica e logica e uno studente cercano di risolvere gli enigmi di un delitto, l'assassinio di un'anziana signora di Oxford. In Italia al Box Office Oxford Murders - Teorema di un delitto ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 528 mila euro e 224 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Martin è un giovane studente americano con la passione per la matematica e per un teorico in particolare, il professor Seldom. Giunto ad Oxford per conoscerlo, prende alloggio presso un'anziana ed eccentrica signora, la quale, due giorni dopo, viene trovata morta nel suo soggiorno. È solo il primo di una serie di omicidi e il primo di una sequenza di segni che l'assassino lascia dietro di sé, vittima dopo vittima. Il dottorato di Martin si trasforma, così, in un tirocinio sul campo: riusciranno lui e Seldom a indovinare la logica che sta dietro quelle morti, in modo da porre fine alla macabra sequenza?
Alex de la Iglesia, cineasta con una laurea in filosofia, si misura con il mystery vecchio stile, giocando con i suoi ingredienti strutturali, e intavola un intelligente "Cluedo" in cui ogni elemento rimanda ad un concetto, ogni ipotesi ad una visione possibile; d'altronde un simbolo non è che un segno che rimanda a qualcosa d'altro. L'impianto è quello del giallo classico, in cui il mistero viene chiarito dall'investigatore di turno attraverso la logica. Solo che è la logica stessa, qui, a finire sul banco degli imputati. Chi ha ragione: il giovane studente, fiducioso nel disegno che ordina silenziosamente il nostro agire, o il vecchio e cinico professore, per il quale la verità assoluta è irrimediabilmente irraggiungibile? La realtà ha un'essenza matematica e noi possiamo riuscire a decodificarla o la vita è semplicemente una fonte inesauribile di humour nero?
Come Sherlock Holmes e il fido Watson, Martin e Seldom guidano lo spettatore attraverso un percorso deduttivo, mescolano analisi logica e psico-logica, si fermano tra le braccia di una bella infermiera, sfiorano la deriva nel sottogenere psichiatrico, semplificano senza mai ingannare, memori degli errori rappresentati da altri "codici" cinematografici. Nonostante l'ispirazione matematica e la geometria delle vie di Oxford, il film trasuda passione (anche intellettuale) e sensualità (grazie al personaggio di Lorna); e se pecca un poco di presunzione, lo fa, in fondo, restando strettamente in tema.
Con Oxford Murders, lo spagnolo De la Iglesia, spalleggiato da due pedine coinvolte e coinvolgenti come Elijah Wood e John Hurt, ha trasformato quello che poteva restare un thriller dotto e nordico in una partita di domino: gioco meccanico, apparentemente innocuo, ma in verità capace di innescare reazioni a catena.
Una serie di omicidi. Una serie logica misteriosa. L’università di Oxford. Un vecchio professore di matematica. Un giovane tirocinante americano. Sono questi gli ingredienti del film di Álex De la Iglesia. Un thriller vecchio stile, compenetrato di elementi noir, a partire dalla location e dalla scenografia. Martin (Elijah Wood) si ritrova, suo malgrado, coinvolto nella caccia [...] Vai alla recensione »
«Cosa succede se buttiamo nel calderone matematica e serial killer?» Con questa domanda probabilmente si potrebbe riassumere il film «Oxford Murders», dato che, senza i lunghi ragionamenti logici in base a teoremi matematici, l'opera potrebbe essere benissimo un normale film giallo, con assassino da identificare, investigazioni e tutto quanto ci si aspetta solitament [...] Vai alla recensione »
"The Oxford Murders"(Alex de la Iglesia, dal romanzo di Guillermo Martnez, scneggiatura dello stesso la Iglesia, insieme a Guillermo Guerricaechevarria,2008) parla di uno studente"straniero"(made in the USA)che va a Oxford con l'intenzionate di laurearsi conb Arthur Seldom, insigne logico-,matematico e filosofo, ma la passione e l'intenzione si fondono con la volontà [...] Vai alla recensione »
Se la tesi del film è convincente e(per chi scrive, beninteso)accettabile, ossia la non adeguatezza della serialità logico-matematica rispetto al delitto(seriale o meno che esso sia)e , volendo, la sostanziale irrazionalità dei delitti e l'inesistenza del"delitto perfetto", non tutto quanto si vede nel film(il processo, dunque, che porta a verificare o a falsificare [...] Vai alla recensione »
Finalmente,dopo thriller scontati come"il dubbio" e filmacci vari,che al posto della trama hanno una lisca di pesce,esordisce un film poco sentito ma di grande successo. Dopo "il signore degli anelli",Elijah Wood trova la sua riscossa grazie all'apparente personaggio di Martin,ingenuo studente universitario,che si trova apparentemente coinvolto in una strana serie di omicidi.
L'idea era buona, e l'inizio ti stimola a continuare la visione, non a dormire. Ma il regista ha troppa fretta di arrivare alla fine, non da adeguata importanza ai particolari e alla musica di sottofondo. Recitato così così. E' un film senza infamia e senza lode. Da vedere certo! Ma non da rivedere. Peccato perchè con quella trama si poteva fare di più.
Sono stato catturato da questo film, da un trailer che dava l'idea di un bel thriller con un' po' di noir... sono rimasto colpito da un buon inizio, molto stile poliziesco british, ma mi son detto: matematica, filosofia, omicidi, potrei guardare finalmente qualcosa di buono del genere sopracitato MA NO! Confesso a meta' del film ho avuto anche un abbiocco di 10 minuti, ho resistito giusto per vedere [...] Vai alla recensione »
film privo di idee che vorrebbe essere un noir ma rimane un soporifero polpettone indigesto. prende spunti da altri film che trattano di teoremi matematici, ma qui sono trattati in maniera ipocrita e inutile. attori appena sufficienti solo per il fato che non sanno dove andare a parare in una sceneggiatura pressoche inesistente. voto3/10 inutile.
È la ragione per la quale Álex de la Iglesia ha voluto fare Oxford Murders. Poter arrivare alla scoperta dell'assassino attraverso concetti matematici. Non c'è maniera di scoprire chi sia l'omicida se non si conosce (e si applica) il teorema delle proposizioni infinite. "Tutto parte dalla domanda iniziale" ha spiegato il regista di fronte a un'attentissima platea di giornalisti che si è riunita al suo cospetto questa mattina a Roma.
I significati segreti dei numeri? Possono spalancarci le porte d'una realtà. Così un professore di matematica e logica (John Hart) a Oxford appoggia tale teoria del suo allievo (Elijah Wood). Quando ci scappa il morto, i due indagano litigando: lo studente dice che con la logica si spiega tutto, il docente è contrario a ogni ragionamento. E mentre indagano altri delitti si compiono, con un pizzico [...] Vai alla recensione »
Due più due fa quattro. Soprattutto se è il numero dei cadaveri che si lascia dietro un presunto serial killer. Siamo a Oxford, c'è un professore tanto fascinoso quanto tronfio (John Hurt) che incontra e si scontra con un dottorando americano un po'troppo sicuro di se (Elijah Wood). Dopo una dotta dissertazione sulle serie numeriche e le loro potenzialità, diventano alleati in un'indagine matematico [...] Vai alla recensione »
Uno studente americano e il prof di logica suo idolo si incontrano a Oxford, al capezzale della filosofia che sopravvive aggrappata alla matematica e della prima vittima di un assassino che segue una misteriosa sequenza da decifrare. L'occhiuto Frodo Wood scruta tra numeri e formule anche quando si sfoga con lo squash o cosparge l'amata di allupati spaghetti.
Mathématique du crime (publié chez Robert Laffont, collection "Pavillons poche"), solide polar de Guillermo Martinez, argentin disciple de Borges, est à l'origine de ce divertissement ambitieux. Un étudiant en mathématiques y débarque à Oxford et trouve un jour sa logeuse assassinée. Ce crime est bientôt suivi d'autres, annoncés par un symbole dont la signification échappe à la police.
L'americano Martin (Elijah Wood), studente di matematica, va in trasferta a Oxford per preparare la tesi con il professor Arthur Seldom (John Hurt), luminare di Logica. Appena arrivato, però, la padrona di casa, amica di Seldom, viene ritrovata assassinata. È solo il primo omicidio di una serie. Il killer anticipa i suoi delitti lasciando foglietti con alcuni simboli.
I conti non tornano proprio. Oxford Murders mette in scena la presunta scienza esatta della detection come un teorema che si scontra con l'inafferrabilità della verità. Il film è una variazione del classico mystery britannico che esplicitando la struttura matematica di questo tipo di intrighi narrativi tenta di radiografare – niente di meno – le articolazioni che le rendono possibili.
Un thriller con tre o quattro cose speciali: gli edifici e i portici universitari di Oxford, brutti ma rassicuranti; uno che si uccide con una sparachiodi; la presenza invadente della matematica (dev'essere un trend, succede lo stesso e anche di più nel prossimo 21 diretto da Robert Luketic con Kevin Spacey), con la serie di Fibonacci, i simboli pitagorici, l'ultimo teorema di Dormat eccetera; il mutamento [...] Vai alla recensione »
«Adesso pure i film danno i numeri. Dopo le folle romane al festival della Matematica, dopo il successo dei libri di Piergiorgio Odifreddi, dopo i giochi e i disagi di cifre nella vita quotidiana, la matematica arriva al cinema. 1 film si popolano di teorie («Attribuire alla matematica la struttura della realtà è un errore»), della serie di Fibonacci o dell'ultimo teorema di Fermat, del cambio di variabilit [...] Vai alla recensione »